ene<strong>di</strong>zione Lo vi<strong>di</strong> sotto un aspetto <strong>di</strong> grande bellezza. Gesù mi guardòamabilmente e <strong>di</strong>sse: « Figlia Mia, non aver paura dellesofferenze. Io sono con te». Una notte ero <strong>di</strong> turno e soffrivo moltointeriormente per il fatto <strong>di</strong> dover <strong>di</strong>pingere quell'immagine e non sapevoproprio che decisione prendere, dato che era un continuo volermi farcredere che si trattava <strong>di</strong> un'illusione, mentre un sacerdote aveva dettoche forse Id<strong>di</strong>o voleva essere adorato per mezzo <strong>di</strong> quella immagine;quin<strong>di</strong> bisognava darsi da fare per <strong>di</strong>pingerla. Ma la mia anima era moltostanca. Quando entrai nella cappellina, avvicinai il capo al tabernacolo, ebussai <strong>di</strong>ssi: « Ve<strong>di</strong>, Gesù, quante <strong>di</strong>fficoltà ho nel dover <strong>di</strong>pingerequell'immagine ». E sentii una voce dal tabernacolo: « Figlia Mia, letue sofferenze non dureranno a lungo ». Un giorno vi<strong>di</strong> duestrade: una strada larga cosparsa <strong>di</strong> sabbia e <strong>di</strong> fiori, piena <strong>di</strong> allegria, <strong>di</strong>musica e <strong>di</strong> vari passatempi. La gente andava per quella strada ballando e<strong>di</strong>vertendosi. Giungono alla fine, ma non s'accorgono che è finita. Allafine <strong>di</strong> quella strada c'era uno spaventoso precipizio, cioè l'abissoinfernale. Quelle anime cadevano alla cieca in quella voragine; manmano che arrivavano, precipitavano dentro. E ce n era un così grannumero, che era impossibile contarle. E vi<strong>di</strong> un'altra strada, o meglio unsentiero, poiché era stretto e cosparso <strong>di</strong> spine e <strong>di</strong> sassi e la gente cheandava per quella strada aveva le lacrime agli occhi ed era piena <strong>di</strong>dolori. Alcuni cadevano sulle pietre, ma si alzavano subito eproseguivano. Ed alla fine della strada c'era uno stupendo giar<strong>di</strong>no pieno<strong>di</strong> ogni felicità e tutte quelle anime vi entravano. Subito, fin dal primomomento, <strong>di</strong>menticavano i loro dolori. Quando ci fu l'adorazione dalleSuore della Famiglia <strong>di</strong> Maria, <strong>di</strong> sera con una delle nostre Suore andai aquell'adorazione. Subito, appena entrai nella cappella, la presenza <strong>di</strong> Dios'impadronì della mia anima. Pregai così, come in certi momenti, senza<strong>di</strong>re una parola. Ad un tratto vi<strong>di</strong> il Signore che mi <strong>di</strong>sse: « Sappi che,se trascuri <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere quell'immagine e tutta l'opera dellaMisericor<strong>di</strong>a, nel giorno del giu<strong>di</strong>zio risponderai <strong>di</strong> un grannumero <strong>di</strong> anime ». Dopo queste parole del Signore, una certaapprensione entrò nella mia anima e anche timore. Non riuscivo atranquillizzarmi da sola. Quelle parole mi risuonavano nelle orecchie. «Si, nel giorno del giu<strong>di</strong>zio universale dovrò rispondere non solo <strong>di</strong> mestessa, ma anche <strong>di</strong> altre anime». Queste parole mi erano penetrateprofondamente nel cuore. Quando tornai a casa entrai nel piccolo Gesù,cad<strong>di</strong> con la faccia a terra davanti al SS.mo Sacramento e <strong>di</strong>ssi al Signore:« Farò tutto quello che è in mio potere, ma Ti prego, Tu rimani semprecon me e dammi la forza <strong>di</strong> fare la Tua santa volontà, poiché Tu puoitutto ed io da sola niente ». Da qualche tempo mi capita <strong>di</strong> sentirenell'anima quando qualcuno prega per me; lo sento imme<strong>di</strong>atamente e asua volta quando qualche anima mi chiede preghiere, sebbene non me lo<strong>di</strong>ca, io lo sento egualmente nell'anima. Lo sento in questo modo: avverto51un'inquietu<strong>di</strong>ne, come se qualcuno mi chiamasse; poi quando pregoriacquisto la pace. Una volta avevo un gran desiderio <strong>di</strong> accostarmi alla S.Comunione, ma avevo un certo dubbio e non mi accostai. Per questomotivo soffrii tremendamente. Mi sembrava che il cuore mi si spezzassedal dolore. Quando mi de<strong>di</strong>cai ai miei impegni col cuore pienod'amarezza, Gesù apparve improvvisamente accanto a me e mi <strong>di</strong>sse: «Figlia Mia, non tralasciare la S. Comunione, se non quando seiben consapevole <strong>di</strong> essere caduta gravemente. All'infuori <strong>di</strong> ciònon ti trattenga alcun dubbio dall'unirti a Me nel Mio misterod'amore. I tuoi piccoli <strong>di</strong>fetti spariranno nel Mio amore, comeuna pagliuzza gettata in un grande incen<strong>di</strong>o. Sappi questo, cheMi rattristi molto quando ometti <strong>di</strong> riceverMi nella S.Comutuone ». La sera, quando entrai nella piccola cappellina u<strong>di</strong>inell'anima queste parole: « Figlia Mia, me<strong>di</strong>ta su queste parole.“ed in preda all'angoscia, pregava più a lungo”» (cfr. Lx 22,44).Quando cominciai a riflettere più a fondo, molta luce penetrò nella miaanima. Compresi <strong>di</strong> quanta perseveranza nella preghiera abbiamobisogno e che da tale faticosa preghiera <strong>di</strong>pende talvolta la nostrasalvezza. Quando andai a Kiekrz a sostituire per poco tempo unaconsorella, un pomeriggio attraversai l'orto e mi fermai sulla riva del lagoe rimasi a lungo assorta pensando a questo elemento della natura. Ad untratto vi<strong>di</strong> presso <strong>di</strong> me Gesù, che mi <strong>di</strong>sse amabilmente: « Ho creatotutto questo per te, Mia sposa, e sappi che tutte le bellezze sononulla in confronto a quello che ti ho preparato nell'eternità».L'anima mia fu inondata da una gioia così grande, che rimasi là fino allasera e mi sembrò d'esserci rimasta solo un breve momento. Quel giornol'avevo libero e destinato al ritiro spirituale <strong>di</strong> un giorno, perciò avevopiena libertà <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carmi alla preghiera. Oh! quanto è infinitamentebuono Dio; c'insegue con la Sua bontà. Il più delle volte mi capita che ilSignore mi concede le grazie più gran<strong>di</strong>, proprio quando io non me leaspetto affatto. O Ostia santa, Tu sei chiusa per me nel calice d'oro,affinché nel gran deserto dell'esIlio, io transiti pura, immacolata, intatta;me lo conceda la potenza del Tuo amore. O Ostia santa, <strong>di</strong>moranell'anima mia, amore purissimo del mio cuore, la Tua luce <strong>di</strong>sperda letenebre. Tu non rifiuti le grazie ad un cuore umile. O Ostia santa, deliziadel para<strong>di</strong>so, sebbene nasconda la Tua bellezza e Ti presenti a me in unabriciola <strong>di</strong> pane, la fede forte squarcia questo velo. Il giorno dellacrociata, il quinto <strong>di</strong> ogni mese, è capitato il primo venerdì. E il miogiorno, quello in cui debbo stare <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a davanti a Gesù. In quelgiorno ho il compito <strong>di</strong> riparare per tutti gli insulti e le mancanze <strong>di</strong>riguardo verso il Signore, <strong>di</strong> pregare perché in quel giorno non vengacommesso alcun sacrilegio. Il mio spirito in quel giorno era infiammato<strong>di</strong> un amore particolare verso l'Eucaristia. Mi sembrava <strong>di</strong> esseretrasformata in una fiamma. Quando, per prendere la S. Comunione, mi52
avvicinai al sacerdote che mi dava Gesù, una seconda Ostia finì su <strong>di</strong> unamia manica e io non sapevo quale prendere. Essendo io rimasta unattimo sopra pensiero, il sacerdote spazientito fece un movimento con lamano perché la prendessi. Quando presi l'Ostia che mi porgeva, l'altra micadde nelle mani. Il sacerdote andò dall'altra parte della balaustra a<strong>di</strong>stribuire la S. Comunione e io tenni Gesù nelle mie mani per tutto queltempo. Quando il sacerdote si avvicinò <strong>di</strong> nuovo, gli <strong>di</strong>e<strong>di</strong> l'Ostia cadutaperché la mettesse nella pisside, dato che in un primo momento, quandoavevo preso Gesù, non avevo potuto <strong>di</strong>rgli che un'altra era caduta, primad'aver inghiottito. Mentre tenevo l'Ostia nelle mani, sentii un tale impetod'amore, che per tutto il giorno non potei né mangiare, né riprendereconoscenza. Dall'Ostia sentii queste parole: « Desideravo riposarenelle tue mani, non solo nel tuo cuore » e all'improvviso in quelmomento vi<strong>di</strong> Gesù Bambino. Ma quando si avvicinò il sacerdote, vi<strong>di</strong> <strong>di</strong>nuovo l'Ostia. O Maria, Vergine Immacolata, Puro cristallo per il miocuore, Tu sei la mia forza, o àncora potente, Tu sei lo scudo e la <strong>di</strong>fesa deideboli cuori. O Maria, Tu sei pura ed impareggiabile, Vergine e Madreinsieme. Tu sei bella come il sole, senza alcuna macchia, Nulla èparagonabile all'immagine della Tua anima. La Tua bellezza haaffascinato il Tre volte Santo, Sceso dal cielo, abbandonando il tronodella Sua sede eterna, E prese corpo e sangue dal Tuo cuore,Nascondendosi per nove mesi nel cuore della Vergine. O Madre, oVergine, nessuno riesce a comprendere che l'immenso Id<strong>di</strong>o <strong>di</strong>ventauomo, Solo per amore e per la Sua insondabile Misericor<strong>di</strong>a. Per meritoTuo, o Madre, vivremo con Lui in eterno. O Maria, Vergine Madre ePorta del cielo, Attraverso Te ci è venuta la salvezza, Ogni grazia sgorgaper noi dalle Tue mani E solo la Tua fedele imitazione mi farà santa. OMaria, o Vergine, o Giglio più bello, il Tuo Cuore è stato il primotabernacolo per Gesù sulla terra, Perché la Tua umiltà è stata la piùprofonda E per questo sei stata innalzata sopra i cori degli angeli e sulsanti. O Maria, dolce Madre mia, Affido a Te l'anima, il corpo ed il miopovero cuore. Sii la Guar<strong>di</strong>ana della mia vita E soprattutto nell'ora dellamorte, nell'ultima battaglia. G.M.G. Gesù confido in Te. Anno 1937, meseI, giorno I. Annotazione per il controllo dell'anima. Esame particolare:unirmi a Cristo misericor<strong>di</strong>oso. Pratica: il silenzio interiore, strettaosservanza del silenzio.<strong>LA</strong> COSCIENZA. Gennaio. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie, 41,sconfitte, 4. Giaculatoria: E Gesù taceva! Febbraio. Dio e l'anima,silenzio. Vittorie, 36, sconfitte, 3. Giaculatoria: Gesù confido in Te!Marzo. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie, 51, sconfitte, 2. Giaculatoria:Gesù infiamma d'amore il mio cuore. Aprile. Dio e l'anima, silenzio.Vittorie, 61, sconfitte, 4. Giaculatoria: Con Dio posso tutto. Maggio. Dio el'anima, silenzio. Vittorie, 92, sconfitte, 3. Giaculatoria: Nel suo Nome è53la mia forza. Giugno. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie, 64, sconfitte, 1.Giaculatoria: Tutto per Gesù! Luglio. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie, 62,sconfitte, 8. Giaculatoria: Riposa Gesù nel mio cuore. Agosto. Dio el'anima, silenzio. Vittorie, 88, sconfitte, 7. Giaculatoria: Gesù Tu sai...Settembre. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie, 99, sconfitte, 1. Giaculatoria:Gesù nascon<strong>di</strong>mi nel tuo Cuore. Ottobre. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie,41, sconfitte, 3. Giaculatoria: O Maria, uniscimi a Gesù. Novembre. Dio el'anima, silenzio. Vittorie, sconfitte, Giaculatoria: Gesù mio, misericor<strong>di</strong>a.Dicembre. Dio e l'anima, silenzio. Vittorie, sconfitte, Giaculatoria: Tisaluto, Ostia viva. G.M.G. Anno 1937ESERCITAZIONE GENERALE: Per ogni volta che il mio pettorespira, per ogni volta che batte il mio cuore, per ogni volta che pulsa ilsangue nel mio organismo, per altrettante migliaia <strong>di</strong> volte desideroesaltare la Tua Misericor<strong>di</strong>a, o Trinità Santissima. Desidero trasformarmitutta nella Tua Misericor<strong>di</strong>a ed essere il riflesso vivo <strong>di</strong> Te, o Signore. Cheil più grande attributo <strong>di</strong> Dio, cioè la Sua incommensurabileMisericor<strong>di</strong>a, giunga al mio prossimo attraverso il mio cuore e la miaanima. Aiutami, o Signore, a far si che i miei occhi siano misericor<strong>di</strong>osi,in modo che io non nutra mai sospetti e non giu<strong>di</strong>chi sulla base <strong>di</strong>apparenze esteriori, ma sappia scorgere ciò che c'è <strong>di</strong> bello nell'anima delmio prossimo e gli sia <strong>di</strong> aiuto. Aiutami a far si che il mio u<strong>di</strong>to siamisericor<strong>di</strong>oso, che mi chini sulle necessità del mio prossimo, che le mieorecchie non siano in<strong>di</strong>fferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo.Aiutami, o Signore, a far si che la mia lingua sia misericor<strong>di</strong>osa e nonparli mai sfavorevolmente del prossimo, ma abbia per ognuno una parola<strong>di</strong> conforto e <strong>di</strong> perdono. Aiutami, o Signore, a far sì che le mie manisiano misericor<strong>di</strong>ose e piene <strong>di</strong> buone azioni, in modo che io sappia fareunicamente del bene al prossimo e prenda su <strong>di</strong> me i lavori più pesanti epiù penosi. Aiutami a far sì che i miei pie<strong>di</strong> siano misericor<strong>di</strong>osi, in modoche io accorra sempre in aiuto del prossimo, vincendo la mia indolenza ela mia stanchezza. il mio vero riposo sta nella <strong>di</strong>sponibilità verso ilprossimo. Aiutami, Signore, a far si che il mio cuore sia misericor<strong>di</strong>oso,in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo. A nessunorifiuterò il mio cuore. Mi comporterò sinceramente anche con coloro <strong>di</strong>cui so abuseranno della mia bontà, mentre io mi rifugerò nelMisericor<strong>di</strong>osissimo Cuore <strong>di</strong> Gesù. Non parlerò delle mie sofferenze.Alberghi in me la Tua Misericor<strong>di</strong>a, o mio Signore. Tu Stesso mi or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>esercitarmi nei tre gra<strong>di</strong> della misericor<strong>di</strong>a. Primo: l'opera <strong>di</strong>misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> qualunque genere essa sia. Secondo: la parolamisericor<strong>di</strong>osa; se non potrò con l'azione lo farò con la parola. il terzogrado è la preghiera. Se non potrò <strong>di</strong>mostrare la mia misericor<strong>di</strong>a né conl'azione, né con la parola, posso sempre farlo con la preghiera. Lapreghiera l'estenderò anche là, dove non posso giungere fisicamente. O54
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digiunato, avrei ottenuto il sollie
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