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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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nell'altro. O mio Gesù, se andrò, so quello che debbo sopportare e patire;sono d'accordo con ciò con piena consapevolezza e l'ho già accettato conun atto della mia volontà. Non m'importa quello che è racchiuso per mein questo calice, mi è sufficiente sapere che me l'ha dato la manoamorevole <strong>di</strong> Dio. Se mi richiami da questa strada e mi or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> restare,resterò nonostante tutte le sollecitazioni interiori. Se me le manterraiancora nell'anima e mi lascerai in questa agonia interiore anche fino allafine della vita, l'accetto con piena consapevolezza della volontà e conamorevole sottomissione a Te, o mio Dio. Se rimarrò, mi nasconderònella Tua Misericor<strong>di</strong>a, o mio Dio, così profondamente in modo chenessuno sguardo possa scorgermi. Nella mia vita desidero essere unincensiere pieno <strong>di</strong> fuoco nascosto; e Ti sia gra<strong>di</strong>to il fumo che s'innalzaverso <strong>di</strong> Te, o Ostia viva. Sento nel mio cuore che ogni piccolo sacrificiofomenta il fuoco del mio amore verso <strong>di</strong> Te, benché in modo cosìsilenzioso e nascosto, che nessuno riesce a vederlo. Quando <strong>di</strong>ssi allaMadre Generale che il Signore voleva che la Congregazione recitassequesta coroncina per placare lo sdegno <strong>di</strong> Dio, la Madre mi rispose cheper il momento non poteva introdurre queste nuove preghiere nonapprovate. « Ma, sorella, mi <strong>di</strong>a questa coroncina; forse durante qualcheadorazione si potrà recitare. Vedremo. Sarebbe bene che il reverendo dr.Sopocko stampasse un opuscoletto con la coroncina. In tal caso sarebbemeglio e più facile poterla recitare in Congregazione; mentre così è un po'<strong>di</strong>fficile ». Le anime sante in para<strong>di</strong>so esaltano la Misericor<strong>di</strong>a delSignore, poiché esse hanno sperimentato su <strong>di</strong> sé questa infinitaMisericor<strong>di</strong>a. Ciò che quelle anime fanno in para<strong>di</strong>so, io incomincio afarlo già su questa terra. Glorificherò Dio per la Sua infinita bontà em'impegnerò perché altre anime conoscano e adorino questainesprimibile ed inconcepibile Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio.Promessa del Signore: « La Mia Misericor<strong>di</strong>a avvolgerà in vita especialmente nell'ora della morte le anime che reciterannoquesta coroncina ». O mio Gesù, insegnami ad aprire le viscere dellaMisericor<strong>di</strong>a e dell'amore a tutti coloro che me lo chiedano. O Gesù, omia Guida, ammaestrami Tu, affinché tutte le mie preghiere ed azioniabbiano impresso il sigillo della Tua Misericor<strong>di</strong>a.18.XI.1936. Oggi ho cercato <strong>di</strong> fare tutte le mie pratiche <strong>di</strong> pietà primadella bene<strong>di</strong>zione, perché mi sentivo peggio del solito. Perciò subito dopola bene<strong>di</strong>zione sono andata a coricarmi. Però quando entrai indormitorio, conobbi all'improvviso interiormente che dovevo entrarenella cella <strong>di</strong> <strong>Sr</strong>. N. che aveva bisogno d'aiuto. Entrai subito in quella cellae <strong>Sr</strong>. N. mi <strong>di</strong>sse: « Che fortuna che Dio l'ha condotta qui sorella ». Eparlava con una voce così bassa che riuscii a capire a malapena. Mi <strong>di</strong>sse:« Sorella, mi porti per favore un po' <strong>di</strong> tè col limone, perché ho una gransete e non posso muovermi perché soffro molto ». Ed in realtà soffriva189molto ed aveva la febbre alta. Le feci il servizio e con quel po' <strong>di</strong> tè spensel'arsura delle sue labbra. Quando entrai nella mia cella, la mia animavenne avvolta da un grande amor <strong>di</strong> Dio e compresi quanto occorra fareattenzione alle ispirazioni interiori e seguirle fedelmente. E la fedeltà aduna grazia, ne attira altre.19.XI.1936. Oggi, durante la S. Messa, ho visto Gesù che mi ha detto: «Sta' tranquilla, figlia Mia; vedo i tuoi sforzi, che gra<strong>di</strong>sco molto». Ed il Signore scomparve ed era il momento <strong>di</strong> accostarsi alla S.Comunione. Dopo la S. Comunione all'improvviso vi<strong>di</strong> il Cenacolo ed inesso Gesù e gli Apostoli. Vi<strong>di</strong> l'istituzione del SS.mo Sacramento. Gesù mipermise <strong>di</strong> penetrare nel Suo intimo e conobbi la Sua grande Maestà enello stesso tempo il Suo grande abbassamento. Quella luce misteriosa,che mi permise <strong>di</strong> conoscere la Sua Maestà, mi svelòcontemporaneamente quello che c'è nella mia anima. Gesù mi fececonoscere l'abisso della Sua mitezza e della Sua umiltà e mi fece capireespressamente che vuole questo da me. Sentii lo sguardo <strong>di</strong> Dio nella miaanima, che mi riempì <strong>di</strong> un amore ineffabile, ma capii che il Signoreguardava con amore le virtù ed i miei sforzi eroici e conobbi che questoattirava Id<strong>di</strong>o verso il mio cuore. Per questo compresi che non erasufficiente che mi preoccupassi solo delle virtù normali; perciòm'impegno a praticare le virtù eroiche. Benché la cosa all'esterno sia deltutto normale, tuttavia <strong>di</strong>verso è il modo che solo l'occhio <strong>di</strong> Dio riesce ascorgere. O Gesù mio, quello che ho scritto è soltanto una pallida ombra<strong>di</strong> quello che comprendo nell'anima; e queste sono cose puramentespirituali. Ma per scrivere qualche cosa <strong>di</strong> quello che il Signore mi faconoscere, debbo usare dei termini che non mi sod<strong>di</strong>sfano affatto, poichénon rendono bene la realtà. La prima volta che ricevetti questa sofferenzafu così: dopo i voti annuali, un certo giorno mentre pregavo vi<strong>di</strong> ungrande bagliore e da quel bagliore uscirono dei raggi che m'investirono esubito provai un terribile dolore alle mani, ai pie<strong>di</strong> ed al costato e lepunture della corona <strong>di</strong> spine. Provavo questa sofferenza il venerdìdurante la santa Messa, ma durava un momento molto breve. La cosa siripeté per alcuni venerdì, ma in seguito non sentii alcun dolore fino almomento attuale cioè fino alla fine <strong>di</strong> settembre <strong>di</strong> quest'anno. Nel corso<strong>di</strong> questa malattia, il venerdì durante la santa Messa, sento che vengoinvestita dalla stessa sofferenza, che si ripete ogni venerdì e qualche voltaquando incontro un'anima che non è in stato <strong>di</strong> grazia. Benché la cosaavvenga raramente, la sofferenza dura pochissimo; ma è terribile e senzauna particolare grazia <strong>di</strong> Dio non potrei sopportarla. Esternamente nonho alcun segno <strong>di</strong> questa sofferenza. Quello che verrà in seguito non loso. Tutto per le anime...190

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