essere utile a tutta la Chiesa. O Gesù, oggi la mia anima è come offuscatadalla sofferenza. Nemmeno un raggio <strong>di</strong> luce. La tempesta infuria e Gesùdorme. O mio Maestro, non Ti sveglierò, non interromperò il Tuo dolcesonno. Io credo che Tu mi stia fortificando, senza che io me ne accorga.Vi sono ore intere in cui Ti adoro, o Pane vivo, in una grande ari<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>spinto. O Gesù, l'amore puro non ha bisogno <strong>di</strong> consolazioni: si nutredella Tua volontà. O mio Sovrano, la Tua volontà è lo scopo della miaesistenza. Mi sembra che tutto il mondo sia al mio servizio e che <strong>di</strong>pendada me. Tu, o Signore, compren<strong>di</strong> la mia anima in tutte le sue aspirazioni.O Gesù, quando io stessa non posso cantarTi l'inno dell'amore, ammiro ilcanto dei Serafini, tanto amati da Te. Desidero, come fanno essi,immergermi in Te. Ad un simile amore nulla porrà un argine, poichénessuna forza ha potere su <strong>di</strong> lui. Esso è simile al fulmine che illuminal'oscurità, ma non rimane in essa. O mio Maestro, plasma Tu stesso lamia anima secondo la Tua volontà ed i Tuoi eterni inten<strong>di</strong>menti. Unacerta persona si è quasi assunta il compito <strong>di</strong> esercitarmi in vari mo<strong>di</strong>nella virtù. Un giorno mi prese nel corridoio e cominciò col <strong>di</strong>re che nonaveva l'autorità per farmi osservazioni, ma mi or<strong>di</strong>nò <strong>di</strong> fermarmi permezz'ora in pie<strong>di</strong> nel corridoio <strong>di</strong> fronte alla piccola cappellina e <strong>di</strong>attendere la Madre Superiora ed al suo ritorno, dopo la fine dellaricreazione, <strong>di</strong> accusarmi <strong>di</strong> svariate cose, che essa mi elencò, perché mene accusassi. Benché non ne avessi nell'anima la minima idea, tuttaviaubbi<strong>di</strong>i ed attesi per mezz'ora la Superiora. Ogni Suora che passavavicino a me, mi guardava ridendo. Quando mi accusai <strong>di</strong> fronte allaMadre Superiora, essa mi mandò dal confessore. Appena cominciai aconfessarmi, quel Sacerdote s'accorse subito che c'era qualche cosa chenon proveniva dalla mia anima e che io non avevo la più pallida idea <strong>di</strong>quelle cose e si meravigliò che quella persona avesse potuto giungere adare un or<strong>di</strong>ne simile. O Chiesa <strong>di</strong> Dio, tu sei la migliore delle madri. Tusola sai educare e far crescere le anime. Oh! quanto amore e quantavenerazione ho per la Chiesa, per la migliore delle madri. Una volta ilSignore mi <strong>di</strong>sse: « Figlia Mia, la tua fiducia ed il tuo amoreintralciano la Mia giustizia e non posso punire, perché Me loimpe<strong>di</strong>sci ». Oh! quanta forza ha un'anima piena <strong>di</strong> fiducia! Quandopenso ai voti perpetui ed a chi è Colui che desidera unirsi a me, questopensiero m'induce a me<strong>di</strong>tare su <strong>di</strong> Lui per ore intere. Come puòsuccedere questo? Tu sei Dio e io una Tua creatura. Tu sei il Reimmortale ed io una men<strong>di</strong>cante e la miseria in persona. Ma ormai ètutto chiaro per me, infatti questo abisso, Signore, lo colmano la Tuagrazia e l'amore. Quest'amore colmerà l'abisso che c'è fra Te, o Gesù, eme. O Gesù, quanto profondamente rimane ferita un'anima quando essacerca sempre <strong>di</strong> essere sincera ed invece l'accusano <strong>di</strong> ipocrisia e latrattano con <strong>di</strong>ffidenza. O Gesù, anche Tu hai sofferto questo, per dareuna riparazione al Padre Tuo. Desidero nascondermi in modo che63nessuna creatura conosca il mio cuore. O Gesù, solo Tu conosci il miocuore e lo possie<strong>di</strong> totalmente. Nessuno conosce il nostro segreto. Conuno sguardo ci compren<strong>di</strong>amo a vicenda. Dal momento che ci siamoconosciuti, sono felice. La Tua grandezza mi riempie completamente. OGesù, quando sono all'ultimo posto e più in basso anche delle giovanipostulanti, allora mi sento al posto adatto per me. Non sapevo che inquegli angoletti bui, il Signore avesse collocato tanta felicità. Adessocomprendo che anche in una prigione può erompere da un cuore purouna abbondanza d'amore per Te. Le cose esteriori non hanno significatoper un amore puro; esso supera tutto. Né le porte <strong>di</strong> una prigione, né leporte del cielo contano per lui. Esso giunge fino a Dio Stesso e nullariesce ad estinguerlo. Per lui non esistono barriere: è libero come un reed ha ovunque ingresso libero. La morte stessa deve piegare la testa <strong>di</strong>fronte a lui. Oggi è venuta da me una mia sorella carnale. Quando mi haesposto le sue intenzioni, sono rimasta <strong>di</strong> stucco. E mai possibile? È unacara e bella anima <strong>di</strong> fronte a Dio, ma un fitto buio è sceso su <strong>di</strong> lei e nonsapeva come cavarsela. Vedeva nero ovunque. il buon Dio l'ha affidata ame. Per due settimane ho potuto lavorare su <strong>di</strong> lei. Ma quanti sacrifici miè costata quell'anima, Dio solo lo sa. Per nessun'altra anima, come per lasua, ho portato al trono <strong>di</strong> Dio un così gran numero <strong>di</strong> sacrifici, <strong>di</strong>sofferenze e <strong>di</strong> preghiere. Sentii d'aver costretto Dio a concederle lagrazia. Quando penso a tutto questo, vedo un vero miracolo. Mi rendoconto del grande potere che ha la preghiera d'intercessione presso Dio.Ora, in questo tempo <strong>di</strong> Quaresima, sento la Passione del Signore nel miocorpo; tutto ciò che ha sofferto Gesù lo vivo profondamente nel miocuore benché all'esterno le mie sofferenze non trapelino affatto. Leconosce soltanto il confessore. Breve colloquio con la Madre Maestra.Quando le domandai alcuni particolari per progre<strong>di</strong>re nella vita interiore,quella santa Madre mi rispose a tutto con molta chiarezza <strong>di</strong> argomenti.Mi <strong>di</strong>sse: « Se lei, sorella, continuerà a cooperare così con la grazia <strong>di</strong>Dio, sarà solo ad un passo dalla stretta unione con Dio. Lei comprende inche senso lo <strong>di</strong>co. La sua caratteristica sia la fedeltà alla grazia delSignore. Non tutte le anime Id<strong>di</strong>o le conduce per una tale strada ».Pasqua <strong>di</strong> Risurrezione. Oggi durante la funzione pasquale, ho visto ilSignore Gesù in un grande splendore; si è avvicinato a me e mi ha detto:« Pace a voi, figlioli Miei! » ed ha alzato la mano ed ha benedetto. Lepiaghe delle mani, dei pie<strong>di</strong> e del costato non erano cancellate marisplendenti. Poi mi guardò con tanta amabilità ed amore che la miaanima s'immerse totalmente in Lui e mi <strong>di</strong>sse: « Hai preso tanta partealla Mia Passione, per questo avrai tanta parte alla Mia gloriaed alla Mia gioia». Tutta la funzione pasquale mi sembrò che durasseun solo minuto. Un misterioso raccoglimento s'impossessò della miaanima e continuò finché durarono le feste. L'amabilità <strong>di</strong> Gesù è cosìgrande, che non è possibile descriverla. Il giorno seguente, dopo la S.64
Comunione, u<strong>di</strong>i questa voce: « Figlia Mia, guarda l'abisso dellaMia Misericor<strong>di</strong>a e ren<strong>di</strong> onore e gloria a questa MiaMisericor<strong>di</strong>a e fallo in questo modo: riunisci tutti i peccatoridel mondo intero ed immergili nell'abisso della MiaMisericor<strong>di</strong>a. Desidero darMi alle anime. Desidero le anime,figlia Mia. Nel giorno della Mia festa, nella festa dellaMisericor<strong>di</strong>a, attraverserai il mondo intero e condurrai leanime avvilite alla sorgente della Mia Misericor<strong>di</strong>a, lo leguarirò e le fortificherò ». Oggi ho pregato per un animaagonizzante, che stava morendo senza i santi sacramenti, benché liavesse ardentemente desiderati. Ma ormai era troppo tar<strong>di</strong>. Si tratta <strong>di</strong>una mia parente, la moglie <strong>di</strong> uno zio paterno. Era un'anima cara a Dio.In quel momento non ci fu <strong>di</strong>stanza per noi. O voi, piccoli, insignificantisacrifici quoti<strong>di</strong>ani, siete per me come i fiori <strong>di</strong> campo che spargo ai pie<strong>di</strong>dell'amato Gesù. Talvolta queste minuzie io le paragono alle virtùeroiche, in quanto per la loro incessante continuità esigono eroismo.Durante le sofferenze non cerco aiuto dalle creature, ma Dio è tutto perme, benché qualche volta mi sembri che il Signore non mi ascolti. Allorami armo <strong>di</strong> pazienza e <strong>di</strong> silenzio, come la colomba che non si lamenta,né mostra dolore quando le tolgono i piccoli. Voglio volare alto nel calorestesso del sole e non voglio ristagnare in basso tra il fumo e la nebbia.Non mi stancherò, perché mi sono appoggiata a Te, mia Forza. Pregoardentemente il Signore che si degni <strong>di</strong> fortificare la mia fede, affinchénella grigia vita quoti<strong>di</strong>ana non mi regoli secondo considerazioni umane,ma secondo lo spirito. Oh! come tutto attira l'uomo verso la terra, ma unafede viva mantiene l'anima in una sfera più alta ed assegna all'amorproprio il posto che gli spetta, cioè l'ultimo. Cade nuovamente unatremenda oscurità sull'anima mia. Mi sembra <strong>di</strong> essere sotto l'influsso <strong>di</strong>illusioni. Quando sono andata a confessarmi, per attingere luce eserenità, non le ho trovate. Il confessore mi ha fatto venire ancora piùdubbi <strong>di</strong> quanti ne avessi prima. Mi ha detto: e Non riesco a conoscerequale potenza agisce in lei, forse Dio e forse anche lo spirito maligno ».Quando mi sono allontanata dal confessionale, ho cominciato a rifletteresulle sue parole. Più riflettevo, più la mia anima sprofondava nelletenebre. Che fare, Gesù? Quando Gesù mi si avvicinava amabilmente, ioavevo paura. Sei veramente Tu, Gesù? Da un lato mi attira l'amore,dall'altro mi allontana la paura. Che tormento! Non riesco a descriverlo.Quando andai a confessarmi <strong>di</strong> nuovo, ricevetti questa risposta: “Sorella,io non la capisco; è meglio che lei non si confessi da me”. Dio mio, iodebbo farmi tanta violenza per riuscire a <strong>di</strong>re qualche cosa della mia vitainteriore ed ecco la risposta che ne ottengo: « Sorella, io non la capisco».Quando ripartii dal confessionale, fui assalita da innumerevoli tormenti.Andai davanti al SS.mo Sacramento e <strong>di</strong>ssi: « Gesù, salvami! Ve<strong>di</strong> beneche sono debole ». Ad un tratto u<strong>di</strong>i queste parole: « Durante gli65esercizi spirituali prima dei voti ti darò un aiuto ». Rinfrancatada queste parole, presi ad andare avanti senza domandare consigli anessuno. Però avevo una tale mancanza <strong>di</strong> fiducia verso me stessa, chedecisi una volta per sempre <strong>di</strong> farla finita con questi dubbi. Per questoattendevo con ansia gli esercizi spirituali, che dovevano precedere i votiperpetui. Fin da alcuni giorni prima pregai senza posa il Signore perchéconcedesse lumi al sacerdote che mi doveva confessare, affinchéfinalmente decidesse in maniera categorica, si o no e già pensavo fra me:starò tranquilla una volta per tutte. Ma mi amareggiavo dubitando chequalcuno volesse ascoltare tutte quelle cose. Decisi tuttavia <strong>di</strong> nonpensarci affatto e <strong>di</strong> aver fiducia nel Signore. Mi risuonavano all'orecchioquelle parole: « durante gli esercizi spirituali ». È già tutto pronto.Domattina dobbiamo andare a Cracovia per gli esercizi. Oggi sono andatain cappella a ringraziare Dio per le innumerevoli grazie, che mi haconcesso durante questi cinque mesi. Il mio cuore era profondamentecommosso <strong>di</strong> fronte a tante grazie ed all'amorevole interessamento delleSuperiore. « Figlia Mia, sta' tranquilla. Prendo su <strong>di</strong> Me tutte lequestioni. Le risolverò Io Stesso con le Superiore e col confessore. Parlacon Padre Andrasz con la stessa semplicità e fiducia con la quale parlicon Me ». Oggi 18.IV.1933 siamo arrivate a Cracovia. Che gioia trovarmi<strong>di</strong> nuovo qui, dove ho imparato a fare i primi passi nella vita spirituale.La cara Madre Maestra sempre la stessa, gioiosa e piena d'amore per ilprossimo. Sono entrata un momento in cappella. La gioia mi ha inondatol'anima. Mi è venuto in mente in un istante tutto un mare <strong>di</strong> grazie, cheho ricevuto qui quand'ero novizia. Ed oggi ci siamo riunite tutte perandare per un ora in noviziato. Madre Maestra, Madre Giuseppina, ci harivolto alcune parole ed ha pre<strong>di</strong>sposto lo svolgimento degli esercizi.Quando ci ha detto quelle poche parole, mi è venuto davanti agli occhi ilgran bene che quella cara Madre ci ha fatto. Ho sentito nell'anima unagrande riconoscenza verso <strong>di</strong> lei. Una certa pena mi ha stretto il cuore alpensiero che sono qui in noviziato per l'ultima volta. Ormai debbo lottarecon Gesù, lavorare con Gesù, soffrire con Gesù, in una parola, vivere emorire con Gesù. Non ci sarà più la Maestra a seguirmi passo passo, a<strong>di</strong>struirmi, a mettermi in guar<strong>di</strong>a, ad ammonirmi, ad incoraggiarmi, ariprendermi. Da sola sento una strana paura. Gesù, pensa Tu a qualcosaper questo. Per la verità avrò comunque una Superiora, ma d'ora in poimi sentirò più sola. AL<strong>LA</strong> MAGGIOR GLORIA DI DIO.Cracovia,21.IV.1933 Esercizi spirituali <strong>di</strong> otto giorni prima deivoti perpetui. Oggi incomincio gli esercizi spirituali. Gesù, o mioMaestro, guidami Tu; <strong>di</strong>sponi <strong>di</strong> me secondo la Tua volontà. Purifica ilmio amore, affinché sia degno <strong>di</strong> Te. Fa' <strong>di</strong> me quello che desidera il TuoMisericor<strong>di</strong>osissimo Cuore. O Gesù, in questi giorni saremo faccia afaccia fino al momento della nostra unione. Mantienimi, Gesù, nel66
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