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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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che ha con me la stessa mansione. E così lenta, che non avevo ancoravisto una persona lenta come lei. Inoltre bisogna armarsi <strong>di</strong> tantapazienza per ascoltare le cose noiose che racconta.3.XI.1937 Questa mattina sono venuti alla porta del convento cinque<strong>di</strong>soccupati che volevano entrare a tutti i costi. Suor N., dopo essersi datada fare con loro per un bel po', non essendo riuscita a mandarli via, èvenuta in cappella dalla Madre e la Madre ha or<strong>di</strong>nato a me <strong>di</strong> andarealla porta. Ero ancora abbastanza lontano dalla porta e già migiungevano i loro forti colpi. Tutto ad un tratto sono stata presadall'incertezza e dal timore; non sapevo se aprir loro o rispondereattraverso lo spioncino come Suor N. Improvvisamente ho u<strong>di</strong>to unavoce nell'anima: «Vai e apri la porta e parla con loro con la stessadolcezza con la quale parli con Me». Ho aperto subito la porta e misono avvicinata al più minaccioso ed ho cominciato a parlare con lui conuna tale dolcezza e serenità, che loro stessi non sapevano più che fare edhanno cominciato anche loro a parlare con gentilezza ed hanno detto:«Se il convento non può darci lavoro, non c'è niente da fare». E se nesono andati in pace. Ho avvertito chiaramente come Gesù, che un'oraprima avevo ricevuto nella santa Comunione, abbia agito sui loro cuoriservendosi <strong>di</strong> me. Oh, che gran bene è agire sotto l'ispirazione <strong>di</strong> Dio!Oggi mi sentivo peggio ed ero entrata dalla Madre Superioracoll'intenzione <strong>di</strong> chiedere il permesso <strong>di</strong> andare a coricarmi. Però primache le chiedessi il permesso <strong>di</strong> coricarmi, la Madre Superiora mi ha detto:«Sorella, veda <strong>di</strong> arrangiarsi da sola in portineria, poiché le prendo laragazza per i cavoli, dato che non c'è nessuno per quel lavoro». Horisposto: «Va bene» e sono uscita dalla stanza. Quando sono giunta inportineria, mi sono sentita stranamente forte e per tutta la giornata sonorimasta al mio lavoro e mi sono sentita bene. Ho sperimentato il poteredella santa obbe<strong>di</strong>enza.10.XI.37. Quando la Madre mi mostrò l'opuscolo in cui ci sono lacoroncina, le litanie e la novena, la pregai <strong>di</strong> lasclarmelo per poterlovedere bene. Mentre lo sfogliavo, Gesù mi fece conoscere interiormente:«Già molte anime sono state attirate al Mio amore da questaimmagine. La Mia Misericor<strong>di</strong>a agisce nelle anime tramitequest'opera». Seppi così che molte anime avevano sperimentato lagrazia <strong>di</strong> Dio. Sono venuta a sapere che alla Madre Superiora capiteràuna croce abbastanza pesante, insieme a sofferenze fisiche, ma nondurerà a lungo.Mi era venuta l'idea <strong>di</strong> non prendere la me<strong>di</strong>cina a cucchiai interi, mapoco alla volta, poiché era cara. In quello stesso istante udìi una voce:«Figlia Mia, questo modo <strong>di</strong> agire non Mi piace. Pren<strong>di</strong> congratitu<strong>di</strong>ne tutto quello che ti do tramite i superiori e in questo341modo Mi piacerai <strong>di</strong> più».Quando venne a mancare Suor Domenica, la notte verso l'una venne dame e mi fece capire che era morta. Pregai fervorosamente per lei. Lamattina le suore mi <strong>di</strong>ssero che era morta, risposi che lo sapevo poichéera venuta da me. La suora infermiera mi pregò <strong>di</strong> dare una mano avestirla. Mentre rimasi con lei, il Signore mi fece conoscere che soffrivaancora in purgatorio. Raddoppiai le mie preghiere per lei, ma nonostanteil fervore col quale prego sempre per le suore defunte, mi sbagliai neigiorni e, invece <strong>di</strong> offrire tre giorni <strong>di</strong> preghiere come prescrive la regola,io per errore ne offrii due. Il quarto giorno mi fece conoscere che ledovevo ancora delle preghiere e che ne aveva bisogno. Formulaiimme<strong>di</strong>atamente l’intenzione <strong>di</strong> offrire un giorno intero per lei, e nonsolo quel giorno, ma <strong>di</strong> più, secondo quanto mi suggeriva l'amore delprossimo. Dato che Suor Domenica, dopo morta, appariva molto bella enon dava l'impressione del cadavere, alcune suore espressero il dubbioche fosse in letargo ed una suora mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> andare con lei a metterleuno specchietto davanti alla bocca per vedere se si appannava, poiché seera viva, si sarebbe appannato. Fui d'accordo e facemmo come avevamodetto, ma lo specchietto non si appannò, anche se a noi sembrava che sifosse realmente appannato. Il Signore però mi fece conoscere quanto ciòGli fosse <strong>di</strong>spiaciuto, e venni ammonita severamente a non agire maicontro la convinzione interiore. Mi umiliai profondamente davanti alSignore e Gli domandai perdono. Vedo un certo sacerdote, che Id<strong>di</strong>o amamolto e satana o<strong>di</strong>a tremendamente, poiché guida ad un'elevata santitàmolte anime e tiene in considerazione unicamente la gloria <strong>di</strong> Dio.Chiedo a Dio che non venga meno la sua pazienza <strong>di</strong> fronte a coloro chelo contrastano continuamente. Satana, dove non può nuocere<strong>di</strong>rettamente, si serve degli uomini.19.XI.1937 Oggi, dopo la santa Comunione, Gesù mi ha detto quantodesidera venire nel cuore degli uomini. «Desidero unirMi con leanime umane; la Mia delizia è unirMi con le anime. Sappi,figlia Mia, che quando nella santa Comunione vengo in uncuore umano, ho le mani piene <strong>di</strong> grazie <strong>di</strong> ogni genere edesidero donarle all'anima, ma le anime non Mi prestanonemmeno attenzione, Mi lasciano solo e si occupano d'altro.Oh, quanto è triste per Me che le anime non conoscanol'Amore! Si comportano con Me come con qualche cosainerte». Ho risposto a Gesù: «O Tesoro del mio cuore, unico oggetto delmio cuore e completa delizia della mia anima, desidero adorarTi nel miocuore come sei adorato sul trono della Tua gloria eterna. DesideroricompensarTi almeno in piccola parte col mio amore per la freddezza <strong>di</strong>un così gran numero <strong>di</strong> anime. O Gesù, ecco il mio cuore che è per Te una<strong>di</strong>mora, alla quale nulla ha accesso: Tu riposa in esso come in un bel342

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