personale santità. In un raccoglimento profondo, accanto al Tuo Cuoremisericor<strong>di</strong>oso, in questi esercizi spirituali matura la mia anima. Espostaai puri raggi del Tuo amore, la mia anima ha cambiato la sua asprezza edè <strong>di</strong>ventata un frutto dolce e maturo. Ora posso essere totalmente utilealla Chiesa con la mia personale santità, che darà palpiti <strong>di</strong> vita a tutta laChiesa, poiché tutti formiamo in Gesù un organismo solo. Per questom'impegno perché il terreno del mio cuore produca buoni frutti, anche senessun occhio umano li potrà mai scorgere. Verrà un giorno però in cuiapparirà evidente che molte anime si sono nutrite e si nutriranno <strong>di</strong>questi frutti. O Amore eterno, che accen<strong>di</strong> in me una nuova vita, una vitad'amore e <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a, sostienimi con la tua grazia, affinché iocorrisponda degnamente alla Tua chiamata, in modo che si compia nelleanime per mio mezzo quello che Tu stesso hai stabilito. Mio Dio, già vedoil bagliore delle aurore eterne. Tutta la mia anima si slancia verso <strong>di</strong> Te, oSignore, nulla più mi trattiene nè mi lega alla terra. Aiutami, Signore, asopportare pazientemente il resto dei miei giorni. L'offerta del mio cuorearde ininterrottamente davanti alla Tua Maestà, ma in modo cosìsilenzioso, che solo il Tuo occhio, o Dio, la vede, nessun altro occhio è ingrado <strong>di</strong> poterla scorgere. O mio Signore, benché io sia presa da tantecose, benché quest'opera mi stia a cuore, benché desideri il trionfo dellaChiesa e la salvezza delle anime, benché mi colpiscano tutte lepersecuzioni dei Tuoi fedeli, benché mi faccia soffrire ogni caduta <strong>di</strong>un'anima, tuttavia al <strong>di</strong>sopra <strong>di</strong> tutto questo ho nell'anima una paceprofonda, che né i trionfi né i desideri né le contrarietà sono in grado <strong>di</strong>far vacillare, poiché Tu, o Signore e mio Dio, sei per me al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong>tutte le cose che puoi permettere che avvengano. Ottavo giorno. O mioSignore, me<strong>di</strong>tando su tutti i benefici accanto al Tuo Sacr.mo Cuore, hosentito la necessità <strong>di</strong> una particolare gratitu<strong>di</strong>ne per tante grazie ebenefici ricevuti da Te. Desidero immergermi nel ringraziamento davantialla <strong>di</strong>vina Maestà, durare in una preghiera <strong>di</strong> ringraziamento per settegiorni e sette notti, mentre all'esterno assolverò a tutti i miei impegni, mail mio spirito sarà incessantemente davanti al Signore e tutte le pratiche<strong>di</strong> pietà saranno imbevute <strong>di</strong> spirito <strong>di</strong> ringraziamento. La sera permezz'ora starò in ginocchio nella mia cella a tu per tu col Signore. Dinotte ogni volta che mi sveglierò m'immergerò in una preghiera <strong>di</strong>ringraziamento. Con questo voglio ricompensare almeno in piccola parteper i tanti benefici ricevuti da Dio. Tuttavia, affinché tutto questo fossepiù gra<strong>di</strong>to agli occhi <strong>di</strong> Dio, e togliesse a me anche l'ombra del dubbio,sono andata dal mio <strong>di</strong>rettore spirituale e gli ho esposto il desiderio cheha sentito la mia anima <strong>di</strong> immergersi in questo ringraziamento. Hoottenuto il permesso per tutto, a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non sforzarmi nellapreghiera <strong>di</strong> notte quando mi sveglio. Con quanta gioia sono tornata alconvento! E il giorno dopo ho iniziato questo grande ringraziamento conl'atto della rinnovazione dei voti religiosi. Tutta la mia anima si è339immersa in Dio e da tutto il mio essere è uscita una fiamma <strong>di</strong>riconoscenza e <strong>di</strong> ringraziamento verso Dio. Le parole non sono statemolte, poiché i benefici <strong>di</strong> Dio come fuochi ardenti hanno infiammato lamia anima e tutte le sofferenze ed i <strong>di</strong>spiaceri sono stati come legnagettata sui fuoco, senza la quale il fuoco si sarebbe spento. Ho chiamatotutto il cielo e la terra ad unirsi al mio ringraziamento. Sono terminati gliesercizi spirituali, questi bei giorni <strong>di</strong> permanenza a tu per tu col SignoreGesù. Questi esercizi spirituali li ho fatti come desiderava Gesù e comemi aveva detto il primo giorno degli esercizi, cioè nella più grandeserenità ho me<strong>di</strong>tato sul benefici <strong>di</strong>vini. Non avevo mai fatto esercizispirituali così in vita mia. Con questa pace la mia anima si è rafforzatapiù profondamente che con scosse ed emozioni. Nei raggi dell'amore hovisto ogni cosa così come è nella realtà. Uscendo da questi esercizi misento completamente trasformata dall'amore <strong>di</strong> Dio. O Signore, <strong>di</strong>vinizzale mie azioni, affinché acquistino meriti per l'eternità e sebbene la miadebolezza sia grande, confido nella potenza della Tua grazia, che misosterrà. Gesù mio, Tu sai che fin dai miei primissimi anni ho desiderato<strong>di</strong>ventare una grande santa, cioè ho desiderato amarTi con un amoretanto grande, quale finora nessun'anima ha avuto verso <strong>di</strong> Te. All'inizioera un mio desiderio segreto noto soltanto a Gesù. Oggi non riesco acontenerlo nel mio cuore e vorrei gridare al mondo intero: Amate Dio,poiché Egli è buono e grande è la Sua Misericor<strong>di</strong>a. O giorni comuni epieni <strong>di</strong> grigiore, vi osservo con occhio solenne e festivo! Quanto è grandee solenne il tempo che ci dà la possibilità <strong>di</strong> raccogliere meriti per ilpara<strong>di</strong>so eterno! Comprendo come lo utilizzerebbero i santi.30.X.1937. Oggi, secondo giorno del ringraziamento, nel corso dellecerimonie religiose, durante la santa Messa, ho visto Gesù in un aspetto<strong>di</strong> grande bellezza, che mi ha detto: «Figlia Mia, non ti ho<strong>di</strong>spensata dall'agire». Ho risposto: «Signore, è debole la mia manoper tali opere». «Sì, lo so, unita alla Mia destra, compirai tutto.Tuttavia sii obbe<strong>di</strong>ente, sii obbe<strong>di</strong>ente ai confessori. Io daròloro la luce, con la quale debbono guidarti». « Signore, io avrei giàvoluto dare inizio all'opera nel Tuo nome, ma Don S. rimanda ancora ».Gesù mi ha risposto: «Lo so, pertanto fa' quello che è in tuopotere, ma non ti è permesso tirarti da parte».1.XI.1937. Oggi dopo i vespri c'è stata la processione al cimitero. Io nonho potuto andarci perché ero <strong>di</strong> servizio in portineria, ma questo non miha affatto impe<strong>di</strong>to <strong>di</strong> pregare per quelle care anime. Quando laprocessione dal cimitero è tornata in cappella, la mia anima ha avvertitola presenza <strong>di</strong> molte anime. Ho compreso la grande giustizia <strong>di</strong> Dio ecome ognuno debba pagare fino all'ultimo centesimo. Il Signore mi hadato l'occasione <strong>di</strong> esercitarmi nella pazienza per mezzo <strong>di</strong> una persona340
che ha con me la stessa mansione. E così lenta, che non avevo ancoravisto una persona lenta come lei. Inoltre bisogna armarsi <strong>di</strong> tantapazienza per ascoltare le cose noiose che racconta.3.XI.1937 Questa mattina sono venuti alla porta del convento cinque<strong>di</strong>soccupati che volevano entrare a tutti i costi. Suor N., dopo essersi datada fare con loro per un bel po', non essendo riuscita a mandarli via, èvenuta in cappella dalla Madre e la Madre ha or<strong>di</strong>nato a me <strong>di</strong> andarealla porta. Ero ancora abbastanza lontano dalla porta e già migiungevano i loro forti colpi. Tutto ad un tratto sono stata presadall'incertezza e dal timore; non sapevo se aprir loro o rispondereattraverso lo spioncino come Suor N. Improvvisamente ho u<strong>di</strong>to unavoce nell'anima: «Vai e apri la porta e parla con loro con la stessadolcezza con la quale parli con Me». Ho aperto subito la porta e misono avvicinata al più minaccioso ed ho cominciato a parlare con lui conuna tale dolcezza e serenità, che loro stessi non sapevano più che fare edhanno cominciato anche loro a parlare con gentilezza ed hanno detto:«Se il convento non può darci lavoro, non c'è niente da fare». E se nesono andati in pace. Ho avvertito chiaramente come Gesù, che un'oraprima avevo ricevuto nella santa Comunione, abbia agito sui loro cuoriservendosi <strong>di</strong> me. Oh, che gran bene è agire sotto l'ispirazione <strong>di</strong> Dio!Oggi mi sentivo peggio ed ero entrata dalla Madre Superioracoll'intenzione <strong>di</strong> chiedere il permesso <strong>di</strong> andare a coricarmi. Però primache le chiedessi il permesso <strong>di</strong> coricarmi, la Madre Superiora mi ha detto:«Sorella, veda <strong>di</strong> arrangiarsi da sola in portineria, poiché le prendo laragazza per i cavoli, dato che non c'è nessuno per quel lavoro». Horisposto: «Va bene» e sono uscita dalla stanza. Quando sono giunta inportineria, mi sono sentita stranamente forte e per tutta la giornata sonorimasta al mio lavoro e mi sono sentita bene. Ho sperimentato il poteredella santa obbe<strong>di</strong>enza.10.XI.37. Quando la Madre mi mostrò l'opuscolo in cui ci sono lacoroncina, le litanie e la novena, la pregai <strong>di</strong> lasclarmelo per poterlovedere bene. Mentre lo sfogliavo, Gesù mi fece conoscere interiormente:«Già molte anime sono state attirate al Mio amore da questaimmagine. La Mia Misericor<strong>di</strong>a agisce nelle anime tramitequest'opera». Seppi così che molte anime avevano sperimentato lagrazia <strong>di</strong> Dio. Sono venuta a sapere che alla Madre Superiora capiteràuna croce abbastanza pesante, insieme a sofferenze fisiche, ma nondurerà a lungo.Mi era venuta l'idea <strong>di</strong> non prendere la me<strong>di</strong>cina a cucchiai interi, mapoco alla volta, poiché era cara. In quello stesso istante udìi una voce:«Figlia Mia, questo modo <strong>di</strong> agire non Mi piace. Pren<strong>di</strong> congratitu<strong>di</strong>ne tutto quello che ti do tramite i superiori e in questo341modo Mi piacerai <strong>di</strong> più».Quando venne a mancare Suor Domenica, la notte verso l'una venne dame e mi fece capire che era morta. Pregai fervorosamente per lei. Lamattina le suore mi <strong>di</strong>ssero che era morta, risposi che lo sapevo poichéera venuta da me. La suora infermiera mi pregò <strong>di</strong> dare una mano avestirla. Mentre rimasi con lei, il Signore mi fece conoscere che soffrivaancora in purgatorio. Raddoppiai le mie preghiere per lei, ma nonostanteil fervore col quale prego sempre per le suore defunte, mi sbagliai neigiorni e, invece <strong>di</strong> offrire tre giorni <strong>di</strong> preghiere come prescrive la regola,io per errore ne offrii due. Il quarto giorno mi fece conoscere che ledovevo ancora delle preghiere e che ne aveva bisogno. Formulaiimme<strong>di</strong>atamente l’intenzione <strong>di</strong> offrire un giorno intero per lei, e nonsolo quel giorno, ma <strong>di</strong> più, secondo quanto mi suggeriva l'amore delprossimo. Dato che Suor Domenica, dopo morta, appariva molto bella enon dava l'impressione del cadavere, alcune suore espressero il dubbioche fosse in letargo ed una suora mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> andare con lei a metterleuno specchietto davanti alla bocca per vedere se si appannava, poiché seera viva, si sarebbe appannato. Fui d'accordo e facemmo come avevamodetto, ma lo specchietto non si appannò, anche se a noi sembrava che sifosse realmente appannato. Il Signore però mi fece conoscere quanto ciòGli fosse <strong>di</strong>spiaciuto, e venni ammonita severamente a non agire maicontro la convinzione interiore. Mi umiliai profondamente davanti alSignore e Gli domandai perdono. Vedo un certo sacerdote, che Id<strong>di</strong>o amamolto e satana o<strong>di</strong>a tremendamente, poiché guida ad un'elevata santitàmolte anime e tiene in considerazione unicamente la gloria <strong>di</strong> Dio.Chiedo a Dio che non venga meno la sua pazienza <strong>di</strong> fronte a coloro chelo contrastano continuamente. Satana, dove non può nuocere<strong>di</strong>rettamente, si serve degli uomini.19.XI.1937 Oggi, dopo la santa Comunione, Gesù mi ha detto quantodesidera venire nel cuore degli uomini. «Desidero unirMi con leanime umane; la Mia delizia è unirMi con le anime. Sappi,figlia Mia, che quando nella santa Comunione vengo in uncuore umano, ho le mani piene <strong>di</strong> grazie <strong>di</strong> ogni genere edesidero donarle all'anima, ma le anime non Mi prestanonemmeno attenzione, Mi lasciano solo e si occupano d'altro.Oh, quanto è triste per Me che le anime non conoscanol'Amore! Si comportano con Me come con qualche cosainerte». Ho risposto a Gesù: «O Tesoro del mio cuore, unico oggetto delmio cuore e completa delizia della mia anima, desidero adorarTi nel miocuore come sei adorato sul trono della Tua gloria eterna. DesideroricompensarTi almeno in piccola parte col mio amore per la freddezza <strong>di</strong>un così gran numero <strong>di</strong> anime. O Gesù, ecco il mio cuore che è per Te una<strong>di</strong>mora, alla quale nulla ha accesso: Tu riposa in esso come in un bel342
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