questo, ma con Te posso tutto, o mio Maestro. Oh, quanto dolorosamenteferisce un sorriso ironico, allorquando si è parlato con grande sincerità!22 luglio. O mio Gesù, so che della grandezza dell'uomo dannotestimonianza le opere, non le parole, né i sentimenti. Le opere che sonvenute da noi, queste parleranno <strong>di</strong> noi. Gesù mio, non permettermi <strong>di</strong>fantasticare, ma dammi il coraggio e la forza <strong>di</strong> compiere la Tua santavolontà. O Gesù, se vuoi lasciarmi nell'incertezza, anche fino alla finedella vita, sia per questo benedetto il Tuo Nome.Giugno.O mio Gesù, sono enormemente contenta per il fatto che mi haiassicurato che questa Congregazione sorgerà. Non ho più alcun dubbioper questo, nemmeno l'ombra e vedo quale grande gloria darà a Dio. Saràil riflesso del più grande attributo che è in Dio, cioè la DivinaMisericor<strong>di</strong>a. Impetreranno incessantemente per sé e per tutto il mondola Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio ed ogni atto <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a emanerà dall'amore <strong>di</strong>Dio, <strong>di</strong> cui saranno ripiene. Si impegneranno per assimilare questogrande attributo <strong>di</strong> Dio e vivranno <strong>di</strong> esso e si daranno da fare perché glialtri lo conoscano ed abbiano fiducia nella bontà <strong>di</strong> Dio. QuestaCongregazione della Divina Misericor<strong>di</strong>a sarà nella Chiesa <strong>di</strong> Dio comeun alveare in un magnifico giar<strong>di</strong>no; nascoste, silenziose, le suorelavoreranno come api, per nutrire col miele le anime del prossimo e lacera verrà arsa in onore <strong>di</strong> Dio.29 giugno 1936. Padre Andrasz mi ha raccomandato <strong>di</strong> fare unanovena per conoscere meglio la volontà <strong>di</strong> Dio. Ho pregato con fervore,aggiungendo una mortificazione del corpo. Verso la fine della novena horicevuto una luce interiore e l'assicurazione che la Congregazione ci saràe che è gra<strong>di</strong>ta a Dio. Nonostante le <strong>di</strong>fficoltà e le contrarietà, nella miaanima è penetrata una completa tranquillità ed una forza dall'alto. Hoconosciuto che alla volontà <strong>di</strong> Dio nulla può opporsi, niente puòannullarla, ho capito che debbo compiere la volontà <strong>di</strong> Dio nonostante lecontrarietà, le persecuzioni, le sofferenze <strong>di</strong> ogni genere, nonostantel'avversione ed i timori della mia natura. Ho capito che ogni aspirazionealla perfezione ed ogni santità consiste nel fare la volontà <strong>di</strong> Dio. Ilperfetto adempimento della volontà <strong>di</strong> Dio è la maturità nella santità. Quinon c'è motivo <strong>di</strong> dubbio. Ricevere la luce <strong>di</strong> Dio, conoscere quello cheDio vuole da noi e non farlo, è un grande oltraggio alla Maestà <strong>di</strong> Dio.Una tale anima merita che Id<strong>di</strong>o l'abbandoni completamente; è simile aLucifero, che ricevette tanta luce, ma non eseguì la volontà <strong>di</strong> Dio. Unamisteriosa tranquillità è entrata nella mia anima, quando ho considerato171che, nonostante le gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, ho sempre seguito fedelmente lavolontà <strong>di</strong> Dio da me conosciuta. O Gesù, conce<strong>di</strong>mi la grazia <strong>di</strong> attuarela Tua volontà da me conosciuta, o Dio.14 luglio. Alle tre ricevetti una lettera. O Gesù, Tu Solo sai quello chesoffro, ma tacerò e non parlerò a creatura vivente, poiché so che nessunapuò consolarmi. Tu sei tutto per me, o Dio, e la Tua santa volontà è il mionutrimento, vivo già ora <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui vivrò nell'eternità. Ho unagrande venerazione per San Michele Arcangelo, egli non ebbe esempi nelcompiere la volontà <strong>di</strong> Dio, e tuttavia esegui fedelmente i desideri <strong>di</strong> Dio.13 luglio. Durante la <strong>Santa</strong> Messa mi sono offerta come <strong>di</strong>sposta a tuttoal Padre Celeste per mezzo del dolcissimo Cuore <strong>di</strong> Gesù; faccia <strong>di</strong> mequello che Gli piace; io da sola sono una nullità e nella mia miseria nonho nulla che sia degno <strong>di</strong> essere preso in considerazione, mi gettopertanto nel mare della Tua Misericor<strong>di</strong>a, o Signore.16 luglio. Imparo ad essere buona da Gesù, da Colui che è la bontàstessa, affinché possa essere chiamata figlia del Padre Celeste. Oggiprima <strong>di</strong> mezzogiorno mi è capitato un grande <strong>di</strong>spiacere. In talesofferenza ho cercato <strong>di</strong> unire la mia volontà alla volontà <strong>di</strong> Dio ed hoadorato Id<strong>di</strong>o col silenzio. Nel pomeriggio sono andata per cinque minutiall'adorazione, all'improvviso mi sono accorta che la piccola croce che hosul petto, era viva e Gesù mi ha detto: « Figlia Mia, la sofferenzasarà per te il segno che Io sono con te ». Dopo queste parole unagrande commozione entrò nella mia anima. O Gesù, o mio Maestro eDirettore spirituale, solo con Te riesco a parlare, con nessun altro è perme così facile il colloquio, come con Te, o Dio. Nella vita spirituale miterrò sempre stretta alla mano del sacerdote. Della vita dell'anima e dellesue necessità parlerò soltanto col confessore.4 agosto 1936. Un tormento interiore per oltre due ore... Agonia...Improvvisamente penetra in me la presenza <strong>di</strong> Dio, sento che passo sottol'autorità del Dio giusto; questa giustizia mi penetra fino al midollo delleossa, esternamente perdo le forze e la conoscenza. Ad un tratto vengo aconoscere la grande santità <strong>di</strong> Dio e la mia grande miseria, sorgenell'anima una tortura tremenda, l'anima vede che tutte le sue azioni nonsono senza macchie. Si sveglia nell'anima uno stimolo alla fiducia... el'anima con tutta la sua forza anela a Dio, ma vede quanto è misera equanto è vano tutto ciò che la circonda. E così <strong>di</strong> fronte a quella santità, opovera anima.172
13 agosto. Per tutto il giorno sono stata tormentata da terribIlitentazioni. Delle bestemmie premevano contro le mie labbra e provavoun avversione per tutto ciò che è santo e <strong>di</strong>vino, ma lottai per tutta lagiornata. Verso sera cominciò a sopraffarmi un'idea: « Perché parlare <strong>di</strong>ciò al confessore? Egli si metterà a ridere per questo ». L'avversione e losconforto s'impadronirono della mia anima e mi sembrava che in talestato non potessi in nessun modo accostarmi alla santa Comunione. Undolore così acuto colpi la mia anima, che per poco non gridai a gran vocein cappella. Tuttavia mi accorsi che c'erano le suore e decisi <strong>di</strong> andarenell'orto a nascondermi per poter almeno piangere forte. Maimprovvisamente Gesù stette vicino a me e <strong>di</strong>sse: « Dove inten<strong>di</strong>andare? ». Non risposi nulla a Gesù, ma riversai davanti a Lui tutta lamia sofferenza e cessarono tutte le insi<strong>di</strong>e <strong>di</strong> satana. Gesù mi <strong>di</strong>sse: « Lapace interiore che hai è una grazia ». E spari improvvisamente. Iomi sentii felice e tranquillizzata in modo misterioso. Per la verità far inmodo che possa tornare in un attimo una tranquillità così forte, questo inrealtà può farlo soltanto Gesù, Egli, l'Altissimo.7 agosto 1936. Quando ricevetti questo articolo sulla Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Dio insieme all'immaginetta, la presenza <strong>di</strong> Dio penetrò in me in modosingolare. Quando m'immersi nella preghiera <strong>di</strong> ringraziamento, ad untratto vi<strong>di</strong> Gesù in una grande luce, così come è <strong>di</strong>pinto ed al pie<strong>di</strong> <strong>di</strong>Gesù vi<strong>di</strong> Padre Andrasz e Don Sopocko. Tenevano entrambi la penna inmano, e dalla punta <strong>di</strong> entrambe le penne uscivano bagliori <strong>di</strong> fuoco,simili a lampi, che colpivano una gran folla <strong>di</strong> gente che era spinta non sodove nel suo cammino. Appena qualcuno veniva toccato da quel raggio, sistaccava dalla folla e allungava le braccia verso Gesù. Alcuni ritornavanocon grande gioia, e altri con grande dolore e rimpianto. Gesù guardavacon tanta amabilità sia gli uni che gli altri. Dopo un momento rimasisoltanto con Gesù e <strong>di</strong>ssi: « Gesù, pren<strong>di</strong>mi ormai, poiché la tua volontàsi è già compiuta ». E Gesù mi rispose: « La Mia volontà non si ècompiuta ancora tutta in te, soffrirai ancora molto, ma Io sonocon te, non temere». Parlo molto col Signore <strong>di</strong> Padre Andrasz eanche <strong>di</strong> Don Sopocko, so che quello che chiedo al Signore non me lorifiuta, ma concede loro quello che chiedo. Ho sentito e so quanto li amaGesù; non descrivo ciò nei particolari, ma lo so e me ne rallegroenormemente.15 agosto 1936. Durante la santa Messa, che celebrò Padre Andrasz, unmomento prima dell'elevazione, la presenza <strong>di</strong> Dio penetrò nella miaanima e la mia anima venne attratta verso l'altare. Ad un tratto vi<strong>di</strong> laMadonna col Bambino Gesù. Il Bambino Gesù teneva la mano dellaMadonna. In un momento il Bambino Gesù corse gioiosamente nelmezzo dell'altare e la Madonna mi <strong>di</strong>sse: « Guarda con quanta173tranquillità affido Gesù nelle sue mani così anche tu deviaffidare la tua anima ed essere come una bambina <strong>di</strong> fronte alui». Dopo tali parole la mia anima fu ripiena <strong>di</strong> una misteriosa fiducia.La Madonna era vestita con una veste bianca, singolarmente bianca,trasparente, sulle spalle aveva un manto trasparente color del cielo, cioècome l'azzurro, il capo scoperto, i capelli sciolti, stupenda, in<strong>di</strong>cibilmentebella. La Madonna guardava al Padre con tanta amabilità, tuttavia dopoun momento il Padre spezzò quello stupendo Bambino ed uscì veramentesangue vivo; il Padre s'inchinò ed assunse in sé quel Gesù vivo e vero. SeLo mangiò, non so come ciò avvenga. Gesù, Gesù, non riesco a starTiappresso, poiché Tu in un attimo mi <strong>di</strong>venti incomprensibile. La sintesidelle virtù è la volontà <strong>di</strong> Dio; chi adempie fedelmente la volontà <strong>di</strong> Dio,si esercita in tutte le virtù. In tutti i casi e le circostanze della vita adoro ebene<strong>di</strong>co la santa volontà <strong>di</strong> Dio. La santa volontà <strong>di</strong> Dio è l'oggetto delmio amore. Nelle profon<strong>di</strong>tà più segrete dell'anima vivo della volontà <strong>di</strong>Lui, ed all'esterno agisco in quanto conosco interiormente che tale è lavolontà <strong>di</strong> Dio. I tormenti, le sofferenze, le persecuzioni e le contrarietà <strong>di</strong>vario genere che provengono dalla volontà <strong>di</strong> Dio, mi sono più gra<strong>di</strong>ti cheil successo, le lo<strong>di</strong> e i riconoscimenti che vengono dalla mia volontà. Omio Gesù, buonanotte. La campanella mi invita al riposo. Gesù mio, ve<strong>di</strong>che agonizzo dal desiderio della salvezza delle anime. Buonanotte, mioSposo. Sono lieta perché sono più vicina <strong>di</strong> un giorno all'eternità e sedomani, Gesù, mi permetterai <strong>di</strong> svegliarmi, comincerò un nuovo innoper la Tua gloria.13 luglio [sic!]. Oggi durante la me<strong>di</strong>tazione mi è capitato <strong>di</strong> capire chenon debbo mai parlare delle mie esperienze interiori, che non debbotener nascosto nulla al <strong>di</strong>rettore spirituale, che debbo pregare Dio inmodo particolare, perché conceda luce al <strong>di</strong>rettore della mia anima. Domaggiore importanza alla parola del confessore, che a tutte leilluminazioni interiori che ricevo messe assieme.Nei tormenti più acuti affondo lo sguardo della mia anima in GesùCrocifisso. Non attendo aiuto dagli uomini, ma pongo la mia fiducia inDio; nella sua insondabile Misericor<strong>di</strong>a è tutta la mia speranza.Quanto più sento che Id<strong>di</strong>o mi trasfigura, tanto più desidero immergerminel silenzio. L'amore <strong>di</strong> Dio compie la sua opera nel profondo della miaanima; vedo che ha inizio la mia missione, quella che mi haraccomandato il Signore.Una volta che pregai molto i santi gesuiti, vi<strong>di</strong> improvvisamente il mioAngelo Custode, che mi condusse davanti al trono <strong>di</strong> Dio. Attraversaigran<strong>di</strong> schiere <strong>di</strong> santi, vi<strong>di</strong> molti volti noti, che avevo conosciuto dalleloro immagini, vi<strong>di</strong> molti gesuiti che mi domandarono: « Di cheCongregazione è quest'anima? ». Quando risposi, mi domandarono: «174
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