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LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA Diario di Santa Sr ...

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la prima domenica dopo Pasqua. L'umanità non troverà pacefinché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericor<strong>di</strong>a ».Una volta in cui ero tanto stanca e sofferente, ne parlai alla MadreSuperiora, ed ella rispose che dovevo familiarizzarmi con la sofferenza.Ascoltai quanto la Madre mi <strong>di</strong>sse e, subito dopo, lasciai la sua stanza. Lanostra Madre Superiora ha tanta carità per il prossimo e specialmenteper le suore inferme, come tutti riconoscono; per quanto mi concerneperò, stranamente Gesù permise che essa non mi capisse e mi mettessealla prova molto spesso a questo riguardo. Un giorno in cui mi sentivomolto male e andai al lavoro, mi pareva <strong>di</strong> venir meno ogni momento el'afa era tanto pesante che, a cagione del calore, si sarebbe sentito maleanche chi non lavorava. Che <strong>di</strong>re, quin<strong>di</strong>, quando si lavora e si è in cattivecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute? Così, prima <strong>di</strong> mezzogiorno sospesi il mio lavoro eguardai il cielo con grande fiducia e <strong>di</strong>ssi al Signore: « Gesù, copri il soleperché non riesco a sopportare più a lungo questo caldo ». E all'istante,strano a <strong>di</strong>rsi, una nuvoletta bianca copri il sole e dopo d'allora non siebbe più una così grande calura. Quando, poco dopo, cominciai arimproverarmi per non aver saputo sopportare l'afa e per aver chiestoche ne fossi sollevata, fu Gesù stesso che, in proposito, venne a ridarmi latranquillità.13 agosto 1936. Questa sera la presenza <strong>di</strong> Dio mi ha investito, in unattimo ho conosciuto la grande Santità <strong>di</strong> Dio. Oh, come mi haschiacciato la grandezza <strong>di</strong> Dio, poiché nello stesso momento hoconosciuto il mio abisso e la mia nullità! E stato un grande tormento,poiché alla conoscenza segue l'amore. L'anima si slancia impetuosamenteverso Dio e si trovano <strong>di</strong> fronte due amori: il Creatore e la creatura; unagocciolina che vuol misurarsi con l'oceano. In un primo istante la gocciavorrebbe racchiudere in sé l'oceano sconfinato, ma nello stesso momentoviene a conoscere che è una gocciolina ed allora è vinta e passa tutta inDio, come una goccia nell'oceano... Quest'attimo sulle prime è untormento, ma così dolce che l'anima che lo prova ne è felice. Attualmentefaccio un esame <strong>di</strong> coscienza particolare per rimanere unita a CristoMisericor<strong>di</strong>oso. Questo esercizio mi dà una forza misteriosa, il cuore èsempre unito a Colui che desidera e le azioni vengono regolate dallaMisericor<strong>di</strong>a che scaturisce dall'amore. Passo ogni momento libero aipie<strong>di</strong> <strong>di</strong> Dio nascosto nel tabernacolo. Egli è il mio Maestro, chiedo tuttoa Lui, con Lui parlo <strong>di</strong> tutto, li attingo forza e luce, li imparo tutto, <strong>di</strong> li mivengono i lumi sul modo <strong>di</strong> comportarmi col prossimo. Dal momento incui sono uscita dal noviziato, mi sono chiusa nel tabernacolo col mioMaestro Gesù. È stato Lui stesso ad attirarmi in questo fuoco <strong>di</strong> amorevivo, attorno al quale si concentra tutto.17925.IX.1936 Provo dei dolori alle mani, ai pie<strong>di</strong> e al fianco, nei puntidove Gesù venne trafitto. Sperimento particolarmente queste sofferenzequando m'incontro con un'anima che non è in stato <strong>di</strong> grazia. Alloraprego ardentemente affinché la Divina Misericor<strong>di</strong>a prenda possesso <strong>di</strong>quell'anima.29. IX.1936 Nel giorno <strong>di</strong> San Michele Arcangelo vi<strong>di</strong> questoCondottiero accanto a me, che mi <strong>di</strong>sse queste parole: « Il Signore mi haraccomandato <strong>di</strong> avere una cura particolare <strong>di</strong> te. Sappi che sei o<strong>di</strong>ata dalmale, ma non temere. Chi è come Dio? ». E scomparve. Io però sento lasua presenza ed il suo aiuto.2.X.1936. Primo venerdì del mese. Dopo la S. Comunioneimprovvisamente vi<strong>di</strong> Gesù che mi <strong>di</strong>sse queste parole: « Adesso so chenon Mi ami per le grazie né per i doni, ma perché la Miavolontà ti è più cara della vita. Per questo Mi unisco a te cosìintimamente come con nessun'altra creatura ». In un momentoGesù scomparve. La presenza <strong>di</strong> Dio inondò la mia anima; so <strong>di</strong> esseresotto lo sguardo <strong>di</strong> un Sovrano. M'immersi tutta nella gioia che provieneda Dio. Per tutto il giorno vissi in quell'immersione in Dio, senza alcunintervallo. Verso sera all'improvviso entrai in una specie <strong>di</strong> deliquio ed inuna strana forma <strong>di</strong> agonia. Il mio amore desiderava essere ugualeall'amore <strong>di</strong> quel Sovrano. Era attratto verso <strong>di</strong> Lui così violentementeche senza una specialissima grazia del Signore, sarebbe stato impossibilepoter sopportare un così enorme carico <strong>di</strong> grazia. Ma vedo chiaramenteche è Gesù stesso che mi sostiene, mi fortifica e mi rende idonea atrattare intimamente con Lui. In questo l'anima è attiva in un modosingolare.3.X.36. Oggi durante il rosario ad un tratto ho visto una pisside colSS.mo Sacramento. La pisside era scoperta e piuttosto abbondantementepiena <strong>di</strong> ostie. Dalla pisside uscì una voce: «Queste ostie sono statericevute da anime convertite dalle tue preghiere e sofferenze».E subito avvertii la presenza <strong>di</strong> Dio in maniera infantile. Mi sentiistranamente una bambina. Un giorno sentii che non sarei riuscita a starealzata fino alle nove, pregai perciò <strong>Sr</strong>. N. <strong>di</strong> darmi qualche cosa damangiare, perché andavo a coricarmi prima, dato che non mi sentivobene. <strong>Sr</strong>. N. mi rispose: «Lei, sorella, non è malata; hanno volutosemplicemente darle un po <strong>di</strong> riposo, fingendo che sia malata ». O mioGesù, e pensare che la malattia è talmente avanzata, che il me<strong>di</strong>co mi haisolato dalle consorelle affinché non si comunichi ad altre, ed ecco quicome viene giu<strong>di</strong>cata una persona. Ma va bene così. Tutto questo è perTe, o mio Gesù. Non voglio <strong>di</strong>lungarmi a scrivere <strong>di</strong> cose esteriori, perché180

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