17.XII.1936. Ho offerto la giornata o<strong>di</strong>erna per i sacerdoti. Oggi hosofferto più <strong>di</strong> qualunque altro giorno, sia interiormente cheesteriormente. Non pensavo che si potesse soffrire tanto in un giornosolo. Ho cercato <strong>di</strong> fare l'ora santa, durante la quale il mio spirito haassaporato l'amarezza dell'Orto degli Ulivi. Lotto da sola sostenuta dalSuo braccio contro ogni genere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, che mi si posano davanticome muri incrollabili; tuttavia ho fiducia nella potenza del Suo Nome enon ho paura <strong>di</strong> nulla. In questa solitu<strong>di</strong>ne Gesù stesso è il mio Maestro.Egli stesso mi educa e mi ammaestra, sento che mi trovo sotto l'influsso<strong>di</strong> una Sua attività particolare. Per i Suoi inesplicabili <strong>di</strong>segni e<strong>di</strong>nsondabili decreti, mi unisce a sé in modo speciale e mi permette <strong>di</strong>penetrare in segreti impensabili. C'è un segreto che mi unisce al Signore,<strong>di</strong> cui nessuno deve essere messo a conoscenza, nemmeno gli angeli. Ebenché io volessi rivelarlo, non saprei come esprimermi; e tuttavia vivo<strong>di</strong> questo e vivrò in eterno. Questo segreto mi <strong>di</strong>fferenzia dalle altreanime qui in terra e nell'eternità.O giorno luminoso e bello, nel quale si adempiranno tutti i miei desideri!O giorno agognato, che sarai l'ultimo della mia vita! Sono lieta perl'ultimo tocco che il mio Artista <strong>di</strong>vino darà alla mia anima, che conferiràalla mia anima una bellezza particolare, che mi <strong>di</strong>stinguerà dalla bellezzadelle altre anime. O gran giorno, nel quale si confermerà l'amore <strong>di</strong> Dioin me! In quel giorno per la prima volta canterò davanti al cielo ed allaterra l'inno della Misericor<strong>di</strong>a infinita del Signore. Questa è la mia operae la missione assegnatami dal Signore fin dalla fondazione del mondo.Affinché il canto della mia anima sia gra<strong>di</strong>to alla Santissima Trinità,guida e plasma la mia anima Tu stesso, o Spirito <strong>di</strong> Dio. Mi armo <strong>di</strong>pazienza ed attendo la Tua venuta, o Dio Misericor<strong>di</strong>oso; ed in quanto aitremen<strong>di</strong> dolori ed ai timori dell'agonia in quei momento, più che in ognialtro, confiderò nell'abisso della Tua Misericor<strong>di</strong>a e Ti ricorderò, oMisericor<strong>di</strong>oso Gesù e dolce Salvatore, tutte le promesse che mi hai fatto.Questa mattina ho avuto una specie <strong>di</strong> avventura; mi si era fermatol'orologio e non sapevo quando dovevo alzarmi e mi <strong>di</strong>spiacevatralasciare la santa Comunione. Era sempre buio, perciò non potevoorientarmi per sapere quand'era l'ora <strong>di</strong> alzarmi. Mi sono vestita, ho fattola me<strong>di</strong>tazione e sono andata in cappella, ma era ancora chiusa e c'eraovunque un gran silenzio. Mi sono immersa in preghiera, specialmenteper gli ammalati. Adesso vedo che gli ammalati hanno bisogno <strong>di</strong> tantepreghiere. Finalmente la piccola cappella venne aperta. Ho fatto fatica apregare, poiché mi sentivo fortemente esausta e, dopo la santaComunione, tornai subito nella mia stanzetta d'isolamento.Improvvisamente vi<strong>di</strong> il Signore che mi <strong>di</strong>sse: « Sappi, figlia Mia, cheMi è gra<strong>di</strong>to l'ardore del tuo cuore, e come tu desideriardentemente unirti a Me nella santa Comunione, così anch'iodesidero donarMi tutto a te. E come ricompensa per il tuo zelo203ardente, riposa accanto al Mio Cuore ». In quel momento il miospirito sprofondò nel Suo Essere, come una goccia in un oceanosconfinato annegò in Lui, come nell'unico suo tesoro. Fu allora checonobbi che il Signore permetteva certe <strong>di</strong>fficoltà per la Sua maggiorgloria.18.XII.1936. Oggi ero abbattuta poiché è già una settimana che nonviene nessuno a farmi visita. Quando mi sono lamentata col Signore, miha detto: « Non ti basta che vengo Io ogni giorno a farti visita? ».Chiesi perdono al Signore e scomparve l'abbattimento. O Dio, o mioSostegno, mi basti Tu. Questa sera sono venuta a sapere che una certaanima aveva bisogno delle mie preghiere; ho pregato con fervore, ma hoavvertito che era ancora troppo poco, quin<strong>di</strong> ho continuato più a lungo. ilgiorno dopo ho saputo che proprio a quell'ora era entrata in agonia unacerta anima e l'agonia era durata fino al mattino. Ho saputo anche cheera passata attraverso dure battaglie. In modo misterioso Gesù mi faconoscere che un'anima agonizzante ha bisogno delle mie preghiere.Sento quello spirito che mi chiede in modo vivo e chiaro <strong>di</strong> pregare. Nonsapevo che ci fosse una tale unione fra le anime. Spesso è il mio AngeloCustode che me lo <strong>di</strong>ce. il Bambino Gesù, durante la santa Messa, è lagioia della mia anima. Spesso lo spazio non esiste per me, vedo un certosacerdote che lo fa scendere sull'altare. Con grande nostalgia attendo ilNatale vivo, l'attesa assieme alla Madonna. O Luce eterna, che vieni suquesta terra, illumina la mia mente e rafforza la mia volontà, affinchénon venga meno nei momenti delle prove impegnative. La Tua luce<strong>di</strong>sperda ogni ombra <strong>di</strong> dubbio, la Tua onnipotenza operi attraverso me.Confido in Te, o Luce increata. Tu, o Bambino Gesù, mi sei d'esempio nelcompiere la volontà del Padre Tuo, Tu che hai detto: « Ecco Io vengo afare la Tua volontà », fa' che anch'io adempia fedelmente in tutto lavolontà <strong>di</strong> Dio. O Bambino Divino, conce<strong>di</strong>mi questa grazia. O mio Gesù,l'anima mia prova nostalgia per i giorni delle prove, ma quando la miaanima è offuscata, non lasciarmi sola, stringimi fortemente a Te. Mettiuna custo<strong>di</strong>a alle mie labbra, affinché il profumo delle sofferenze siaconosciuto e gra<strong>di</strong>to soltanto da Te. O Gesù misericor<strong>di</strong>oso, con qualeardente desiderio Ti sei affrettato verso il Cenacolo, per consacrare l'ostiache debbo prendere durante la mia vita. Hai desiderato, o Gesù,<strong>di</strong>morare nel mio cuore; il Tuo Sangue vivo si unisce al mio sangue. Chipuò comprendere quest'intima unione? Il mio cuore racchiudel'Onnipotente, l'Incomprensibile. O Gesù, donami la Tua vita <strong>di</strong>vina; ilTuo Sangue puro e generoso pulsi nel mio cuore con tutta la Sua forza. Tidono tutto il mio essere. Trasformami in Te e ren<strong>di</strong>mi idonea a compierein tutto la Tua santa volontà e a contraccambiarTi il mio amore. O miodolce Sposo, Tu sai che il mio cuore non conosce nessuno all'infuori <strong>di</strong>Te. Hai aperto nel mio cuore un abisso insaziabile <strong>di</strong> amore per Te; dal204
primo istante che Ti ho conosciuto, il mio cuore Ti ha amato e si èimmerso in Te, come nell'unico suo oggetto d'amore. Il Tuo amore puro eonnipotente sia uno stimolo ad agire. Chi concepisce e comprende afondo l'abisso <strong>di</strong> Misericor<strong>di</strong>a che è scaturito dal Tuo cuore? Hoconosciuto per esperienza quanta invi<strong>di</strong>a c'è anche nella vita spirituale.Riconosco che sono poche le anime veramente gran<strong>di</strong>, pronte acalpestare tutto ciò che non è Dio. O anima, fuori <strong>di</strong> Dio non troverai labellezza. Oh, che base fragile ha chi s'innalza a danno degli altri! Cheper<strong>di</strong>ta!19.XII.1936. Questa sera ho avvertito nella mia anima che una certapersona aveva bisogno delle mie preghiere. Ho cominciato subito apregare e improvvisamente ho conosciuto nel mio intimo e sentito lospirito che me lo chiedeva. Ho pregato tanto a lungo, finché mi sonosentita tranquilla. La coroncina è un grande aiuto per gli agonizzanti.Prego spesso secondo un'intenzione che vengo a conoscere interiormentee prego tanto a lungo, finché nella mia anima avverto che la preghiera haottenuto il suo effetto. Specialmente ora che sono qui in quest'ospedale,sperimento un'intima unione con gli agonizzanti che, all'inizio della loroagonia, mi chiedono <strong>di</strong> pregare. Id<strong>di</strong>o mi ha dato un contatto misteriosocon gli agonizzanti. Dato che la cosa succede abbastanza spesso, ho avutomodo <strong>di</strong> verificare anche l'ora. Oggi, alle un<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sera, sono statasvegliata all'improvviso ed ho sentito chiaramente che c'era accanto a meuno spirito che chiedeva preghiere; ad<strong>di</strong>rittura una forza sconosciuta miha costretta a pregare. La mia visione è puramente spirituale, per mezzo<strong>di</strong> una illuminazione improvvisa che in quel momento Dio mi trasmette.Prego tanto a lungo, finché sento la tranquillità nell'anima. Non durasempre a lungo allo stesso modo; capita qualche volta che dopo una «AveMaria» sono già tranquilla ed allora recito il «De Profun<strong>di</strong>s» e non pregooltre. E alle volte capita che recito tutta la coroncina e solo allora arriva latranquillità. Ed ho constatato anche che, quando mi sento costretta apregare per un tempo più lungo e provo un'inquietu<strong>di</strong>ne interiore,l'anima affronta lotte più accanite ed un'agonia più lunga. Il modo usatoper verificare l'ora è il seguente: ho l'orologio e controllo l'ora; il giornodopo mi parlano della morte <strong>di</strong> quella persona. Domando l'ora, checorrisponde alla lettera, e lo stesso è per l'agonia. Mi <strong>di</strong>cono: « Oggi èmorta la tale persona, ma così subito e si è addormentatatranquillamente ». Capita che la persona morente si trovi nel secondo onel terzo pa<strong>di</strong>glione, ma per lo spirito lo spazio non esiste. Mi capita <strong>di</strong>venire a conoscere le stesse cose anche a qualche centinaia <strong>di</strong> chilometri<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. Mi è capitato più <strong>di</strong> una volta con parenti e familiari ed anchecon consorelle e con anime che in vita non avevo conosciuto affatto. ODio d'infinita Misericor<strong>di</strong>a, che mi permetti <strong>di</strong> recare sollievo e aiuto agliagonizzanti con le mie povere preghiere, sii benedetto tante migliaia <strong>di</strong>205volte, quante sono le stelle nel cielo e le gocce d'acqua in tutti gli oceani.La Tua Misericor<strong>di</strong>a ti suoni da tutta l'estensione della terra e s'innalzifino ai pie<strong>di</strong> del Tuo trono, per esaltare questo Tuo massimo attributo,cioè la Tua in<strong>di</strong>cibile Misericor<strong>di</strong>a. O Dio, questa sconfinata Misericor<strong>di</strong>arapisce in una nuova estasi le anime sante e tutti gli spiriti celesti. Queipuri spiriti s'immergono in un sacro stupore, adorando l'incomprensibileMisericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio che li rapisce in una nuova estasi; la loro adorazioneavviene in maniera perfetta. O Dio eterno, quanto ardentemente desideroadorare questo Tuo massimo attributo, cioè la Tua insondabileMisericor<strong>di</strong>a. Vedo tutta la mia piccolezza e non posso paragonarmi agliabitanti del para<strong>di</strong>so, che, in una santa ammirazione, esaltano laMisericor<strong>di</strong>a del Signore, ma anch'io ho trovato un modo perfetto peradorare questa inconcepibile Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio. O Gesù dolcissimo, cheTi sei degnato <strong>di</strong> permettere a me misera <strong>di</strong> conoscere la Tua insondabileMisericor<strong>di</strong>a. O Gesù dolcissimo, che hai amabilmente voluto che ioparlassi al mondo intero della Tua inconcepibile Misericor<strong>di</strong>a, ecco oggiprendo in mano questi due raggi, che sono scaturiti dal Tuo Cuoremisericor<strong>di</strong>oso, cioè il Sangue e l'Acqua e li spargo su tutta la faccia dellaterra, affinché ogni anima sperimenti la Tua Misericor<strong>di</strong>a e, dopo averlasperimentata, l'adori per i secoli infiniti. O Gesù dolcissimo, che nellaTua inconcepibile benevolenza Ti sei degnato <strong>di</strong> unire il mio miserocuore al Tuo Cuore misericor<strong>di</strong>osissimo, ecco col Tuo Cuore adoro Dionostro Padre, come nessun'anima l'ha mai adorato.21.XII.1936. Nel pomeriggio c'è sempre una ra<strong>di</strong>o accesa, perciòavverto la mancanza del silenzio. Fino a mezzogiorno, continuaconversazione e chiasso. Mio Dio, mi ero rallegrata per il silenzio, perparlare solo col Signore, ma qui è tutto l'opposto. Adesso però non mi<strong>di</strong>sturba più niente, né le conversazioni né la ra<strong>di</strong>o. In una parola, niente.La grazia <strong>di</strong> Dio ha fatto in modo che, quando prego, non so nemmenodove mi trovi; so soltanto che la mia anima è unita al Signore e così mipassano i giorni in questo ospedale.Resto ammirata per le tante umiliazioni e sofferenze che affronta quelsacerdote per la causa; lo vedo in momenti particolari e lo sostengo conla mia indegna preghierà. Soltanto Dio può dare un tale coraggio, poiché<strong>di</strong>versamente l'anima cederebbe. Ma vedo con gioia che tutte queste<strong>di</strong>fficoltà contribuiscono a procurare una maggior gloria <strong>di</strong> Dio. il Signorenon ne ha molte <strong>di</strong> queste anime. O eternità infinita, tu illumini gli sforzidelle anime eroiche, dato che la terra ripaga questi sforzi conl'ingratitu<strong>di</strong>ne e con l'o<strong>di</strong>o. Queste anime non hanno amici, sonosolitarie. In quella solitu<strong>di</strong>ne si rafforzano, attingono la forza soltanto daDio; sia pure con umiltà, ma anche con coraggio affrontano tutte letempeste che s'abbattono su <strong>di</strong> loro. Essi, come quelle querce alte come ilcielo, sono irremovibili e solo in questo c'è il loro unico segreto:206
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