Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La translatio per eccellenza è la metafora, che nei poeti del circolo<br />
federiciano è molto vincolata dal fatto che essi utilizzano un repertorio<br />
precostituito. Sappiamo come questa figura si sia dimostrata<br />
strumento efficacissimo in autori successivi mentre nei Siciliani, che<br />
vogliono approntare un sistema ben definito e comunque limitato, caratterizza<br />
scarsamente il singolo contesto. Infatti non è un caso che risulti<br />
perfettamente interscambiabile tra i diversi autori la tradizionalissima<br />
immagine di amore che brucia (si veda Il fuoco d’amore in Pagani<br />
1968:43-8), presente un po’ in tutti e ripetutamente. Soltanto presso il<br />
Notaro abbiamo:<br />
1. foco aio al cor<br />
2. fuoco amoroso<br />
3. mi ’ncendon la corina<br />
4. il foco d’amore<br />
5. incendo e coco<br />
6. ardendo ne la dolce fiamma<br />
7. ardendo il foco<br />
A questa va associato il correlativo per opposizione ghiaccio:<br />
torna in ghiaccio, gran gelata ecc. Anche i prestiti dal campo semantico<br />
relativo alla guerra sono ugualmente monotoni e generici e si riducono<br />
intorno al tema del colpo subìto e delle armi che lo provocano (si veda<br />
La potenza di Amore e l’amante in Pagani 1968:39-42): a lo cor m’ hai lanciata,<br />
Amore m’ ha feruto o ancora fere, lo dardo de l’ Amore sono esempi<br />
che troviamo in Giacomo. A queste vanno aggiunte metafore riguardanti<br />
il legame, la prigionìa e la lotta in genere che restano comunque<br />
in argomento. E se tante sono le allusioni botaniche, di lunghissima<br />
tradizione occitanica (aulente rosa col fresco colore, fior de l’orto, rosa fresca,<br />
rosa novella, fiore di rosa, ecc.), massiccia è anche la presenza del<br />
campo semantico astrale e luministico in genere, che ben altre interpretazioni<br />
avrà in Guinizzelli: in «Dolze coninzamento», stella rilucente al<br />
v. 6 potrebbe trattarsi di un semplice vocativo inserito in un contesto<br />
estremamente realistico grazie ai toponimi Agri e Messina e al dialogo<br />
diretto. Anche la Isplendiente/ stella d’albore (vv. 1–2) di Giacomino Pugliese<br />
sarebbe di repertorio in una canzone ben lontana da idealizza-<br />
140