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Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

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chivio di Bergamo. Quei documenti, ormai, erano entrati a far parte del quadro<br />

legislativo dello Stato, erano a disposizione di tutti. Certamente erano a disposizione<br />

dei bergamaschi; dagli anni ’60 del Quattrocento le comunità rurali<br />

del territorio avevano un’arma in più in caso di conflitto con i cittadini, potevano<br />

costringerli a pagare i dazi come tutti gli altri «vicini», potevano escluderli<br />

dal godimento delle rendite dei beni comunali, o almeno potevano trattare<br />

con loro da una posizione di maggiore forza. Ma il ricco materiale prodotto<br />

dalla nostra controversia era accessibile anche a tutti gli altri sudditi di Venezia.<br />

Nel dossier documentario della lite sono stati copiati anche due atti,<br />

uno del 20 luglio 1433 e uno del 24 gennaio 1441, riguardanti Padova 185 . Si tratta<br />

di una deliberazione del Consiglio dei Rogati e di un pronunciamento del<br />

Consiglio dei Dieci che, accogliendo le suppliche presentate dalla città, annullavano<br />

alcune intromissioni avanzate dagli Auditori nuovi, contrarie ai privilegi<br />

concessi alla comunità al tempo della dedizione a Venezia. Non c’è ragione<br />

di pensare che gli abitanti di qualche Comune del territorio di Padova non<br />

potessero servirsi per i loro scopi degli atti prodotti nei diversi momenti della<br />

controversia tra i da Fino e i «vicini» di Onore. Nell’ambito del dominio veneziano<br />

c’era una circolazione di idee e di documenti che davvero stupisce<br />

se si pensa alle condizioni dell’epoca, e che si spiega soltanto con un continuo<br />

scambio, un dialogo ininterrotto tra il centro e le periferie, stimolato proprio<br />

dai tanti conflitti, piccoli e grandi, che attraversavano ogni angolo del vasto territorio<br />

di Venezia.<br />

In conclusione, non è del tutto fuori luogo dire che la piccola storia che abbiamo<br />

narrato in queste pagine abbia effettivamente cambiato, almeno un po’,<br />

il grande Stato di Venezia.<br />

181 G. DA LEZZE, Descrizione di Bergamo e suo territorio, 1596, a cura di V. MARCHETTI e L.<br />

PAGANI, Bergamo 1988.<br />

182 «Item, statuerunt et ordinaverunt de incantando gratarolam illorum de Fine habitans (sic)<br />

in confinibus comunis de Fine, incipiendo in kalendis ianuarii anno suprascripto usque<br />

ad alium (sic) kallendas ianuarii proxime futuri, cum his pactis: quod incantator non possit<br />

facere pactum alicui persone nisi ad computum denariorum quatuor pro libra emptionis<br />

et venditionis et denariorum quinque pro quolibet pense formagii, et denariorum quinque<br />

pro quolibet pense carnis vendito sine pelle» (Statutum de l’Onore cit., p. 76).<br />

183 1<br />

ASBg, Archivio notarile, n . 556 2<br />

, VIII, 1468 maggio 12, carte non numerate.<br />

184 Statutum de l’Onore cit., p. 121.<br />

185 R 45-46.<br />

140

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