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Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

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na, appartenevano quasi esclusivamente alla parentela dei da Fino. Il committente<br />

era quasi sempre Giovannino del fu Simone di dominus Simone, che<br />

ordinava un numero variabile di pezze di lana ad altri membri della famiglia.<br />

Il quadro appare un po’ più chiaro se ci interroghiamo sull’identità degli assuntori.<br />

Ci accorgiamo così che coloro che prendevano le commesse erano sempre<br />

capifamiglia, erano cioè titolari di uno dei fuochi dei da Fino. E, oltretutto,<br />

non di fuochi qualsiasi, ma probabilmente dei fuochi più estesi e allargati.<br />

Gli assuntori, infatti, erano a quanto pare i membri più anziani e autorevoli<br />

della parentela.<br />

Troviamo infatti in questo ruolo gli unici due figli superstiti di dominus Ardengo,<br />

Rainaldo e Venturino detto Persino, che alla fine degli anni ’60, probabilmente<br />

per l’età avanzata, rappresentavano un vero e proprio punto di riferimento<br />

per tutti i da Fino, e agivano spesso in rappresentanza dell’intera parentela.<br />

Troviamo poi Comino del fu Ser Bono, che prese commesse fino al<br />

marzo del 1468, ma risulta defunto già nel novembre dello stesso anno. Comino<br />

era a capo di un fuoco composto da tre nuclei familiari, quelli dei figli<br />

Bartolomeo, Persino e Oberto, che rimasero uniti anche dopo la sua morte.<br />

Piuttosto attivo come assuntore fu anche Persivalle del fu dominus Bertolino,<br />

anch’egli probabilmente responsabile di una famiglia allargata composta<br />

dai nuclei familiari dei suoi figli; Persivalle risultava capofamiglia già nel<br />

1447, ed è dunque plausibile che avesse figli in età adulta già coniugati 118 .<br />

L’ipotesi più probabile è che questi personaggi facessero poi lavorare la lana<br />

alla schiera di uomini, ma soprattutto di donne, ragazzi e ragazze che avevano<br />

sotto la propria tutela. Come è noto, nelle cosiddette «protoindustrie»<br />

rurali la maggior parte delle operazioni necessarie per la produzione di tessuti<br />

di lana non veniva svolta da manodopera specializzata, ma all’interno<br />

della famiglia contadina, nel tempo libero dalle occupazioni agricole, che erano<br />

ben lontane dall’assorbire l’intera capacità lavorativa di tutti i membri del<br />

gruppo familiare 119 . Nel caso dei da Fino, sembra quasi che la parentela abbia<br />

trovato il modo di sfruttare in modo economicamente efficiente i tratti distintivi<br />

dei suoi comportamenti familiari: la forte tenuta dell’autorità paterna<br />

e l’assenza quasi totale dell’emancipazione dei figli adulti, elementi che tendevano<br />

a produrre, in caso di lunga sopravvivenza del capofamiglia, fuochi molti<br />

estesi e affollati. Venturino-Persino, Rainaldino, Comino e Persivalle si<br />

comportavano come veri e propri imprenditori, la cui forza lavoro era costituita<br />

però dalla loro famiglia, una famiglia molto allargata e articolata composta<br />

da uomini e donne di ogni età.<br />

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