19.05.2013 Views

Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

za un pronunciamento davvero definitivo, e senza che la posizione delle due<br />

parti fosse davvero cambiata rispetto a quattro anni prima, quando tutto era cominciato.<br />

4. La lite: le logiche<br />

La prima impressione che si ricava dalla ricostruzione dell’andamento<br />

della lite è che quest’ultima, in teoria, avrebbe potuto continuare all’infinito.<br />

Non esisteva un numero predefinito di gradi di giudizio, dopo i quali una causa<br />

si doveva dichiarare formalmente conclusa, né una gerarchia ordinata di<br />

tribunali, magistrature locali e centrali e corti d’appello ai quali le parti fossero<br />

tenute a rivolgersi nelle diverse fasi processuali. La causa poteva essere riaperta<br />

in qualsiasi momento da qualsiasi ufficiale giudicante disposto a raccogliere<br />

la richiesta di uno dei contendenti.<br />

Nel corso del Quattrocento, per la verità, furono compiuti vari sforzi, da<br />

parte del governo veneziano, per riordinare la materia delle cause d’appello,<br />

per distinguere con maggiore precisione le competenze delle varie magistrature,<br />

per porre un limite al numero di ricorsi possibile nell’ambito di uno stesso<br />

processo 98 . Ma i tanti problemi che si presentavano ogni giorno nelle diverse<br />

realtà di uno Stato ormai molto esteso, le continue richieste di chiarificazione<br />

da parte di Rettori locali e ufficiali territoriali di ogni ordine e grado,<br />

le infinite proteste e le suppliche di comunità, famiglie e individui spingevano<br />

le autorità veneziane a tornare più volte, nel corso degli anni, sulla stessa<br />

questione. In molti casi ne risultavano pronunciamenti contraddittori, disposizioni<br />

contrastanti, pareri discordi, dettati dalle diverse opinioni esistenti all’interno<br />

del patriziato veneziano, ma anche dalla volontà di non scontentare<br />

nessuno e di non esacerbare i conflitti. Così i tanti avvocati ed esperti legali attivi<br />

in ogni angolo, anche il più remoto, dello Stato non avevano difficoltà a giocare<br />

con l’ambiguità della legge e ad aggirare i limiti imposti al diritto di appello.<br />

È piuttosto evidente che, nella lite tra i da Fino e i «vicini» di Onore, lo scopo<br />

principale dei due contendenti non fosse tanto o soltanto ottenere una sentenza<br />

favorevole, quanto piuttosto tenere la causa aperta con ogni mezzo, impedire<br />

in ogni modo che l’altra parte avesse l’ultima parola. Per ostacolare la<br />

chiusura della causa i due litiganti non esitarono a sfruttare con finezza e astuzia<br />

i conflitti che esistevano tra le magistrature veneziane e le tensioni inter-<br />

68

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!