19.05.2013 Views

Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

di entrare rapidamente in possesso del denaro risparmiandosi tutte le difficoltà,<br />

le opposizioni e le controversie sollevate dalla riscossione: queste ricadevano<br />

interamente sugli appaltatori, e non incrinavano il consenso interno. Tutte<br />

queste considerazioni spiegano perché la «limitazione» era, tra tutti gli aspetti<br />

dell’autonomia fiscale, quello al quale i distretti di montagna tenevano di<br />

più, e che bastava da solo a dare un senso alla loro condizione di «valli esenti».<br />

Non abbiamo fonti che ci consentano di verificare quale fosse l’effettivo<br />

guadagno che derivava ai Comuni dalla gestione autonoma dei dazi. Dagli<br />

atti relativi alla lite tra gli abitanti di Onore - i «vicini» di Onore, per usare il<br />

termine che si trova nei documenti - e la parentela dei da Fino veniamo a sapere<br />

che negli anni ’60 del Quattrocento la Val Seriana superiore versava alla<br />

Camera fiscale di Bergamo una «limitazione» di 4886 lire imperiali 12 . La circoscrizione<br />

comprendeva in quel momento 13 Comuni; non conosciamo la<br />

quota spettante a ognuno di essi della «limitazione» della valle, ma sappiamo<br />

che, come accadeva per i tributi diretti, e come era stabilito dall’estimo<br />

generale di valle, i Comuni di Clusone, Ardesio, Gromo, Gandellino, Castione,<br />

Onore, Cerete e Sovere pagavano da soli i tre quarti del totale.<br />

I da Fino sostenevano che, a fronte di un esborso di 4886 lire, la Val Seriana<br />

superiore ne intascasse per i dazi almeno 7000, con un notevole guadagno<br />

netto 13 . Come apparirà chiaro dai prossimi capitoli, i da Fino avevano in<br />

questa occasione un forte intento polemico, ed è dunque certo che esagerassero<br />

volutamente la portata degli interessi coinvolti nella faccenda dei dazi. È pur<br />

vero, tuttavia, che i «vicini» di Onore non contestarono mai questa cifra, e<br />

che, per risultare credibile alle diverse autorità che le due parti coinvolsero<br />

nella disputa - il Vicario di valle, il Podestà e il Capitano di Bergamo, gli Auditori<br />

nuovi, gli Avogadori del Comune e i Consigli veneziani -, essa non doveva<br />

essere del tutto inverosimile.<br />

I dazi erano insomma la principale fonte di entrate per le comunità della<br />

valle, e dunque, per le élite locali, un fondamentale strumento di consenso.<br />

Con gli introiti derivati dall’appalto dei dazi tali élites potevano far fronte alle<br />

esigenze del Comune senza mettere le mani nelle tasche dei «vicini», e addirittura<br />

pagare parte delle imposte dirette e dei sussidi dovuti allo Stato veneziano,<br />

alleggerendo così gli oneri che ricadevano sulle famiglie iscritte all’estimo<br />

comunale, e conquistandosi la loro riconoscenza e la loro fedeltà. L’importanza<br />

dei dazi per gli equilibri, non solo economici ma anche politici, delle<br />

comunità della valle è un dato indispensabile per inquadrare la vicenda della<br />

lite tra la parentela dei da Fino e gli abitanti di Onore.<br />

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!