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Alma Poloni «ISTA FAMILIA DE FINE AUDACISSIMA ...

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III. LE RAGIONI <strong>DE</strong>L CONFLITTO.<br />

LE TRASFORMAZIONI ECONOMICHE<br />

<strong>DE</strong>LLA SECONDA METÀ <strong>DE</strong>L QUATTROCENTO<br />

1. Il contesto economico della seconda metà del Quattrocento<br />

Dopo avere analizzato le conseguenze della rottura dell’equilibrio locale,<br />

e lo sforzo fatto dai due contendenti per costringere l’altra parte a scendere a<br />

patti e ad accettare la definizione di un nuovo livello di equilibrio, è venuto il<br />

momento di chiederci quali fossero in fin dei conti le cause di tale rottura:<br />

quali ragioni determinarono negli anni ’60 del Quattrocento il logoramento<br />

dei rapporti tra la comunità di Onore e la parentela dei da Fino? Possiamo anticipare<br />

che non si trattò di cause chiaramente individuabili e facilmente enucleabili,<br />

ma piuttosto di una serie di frizioni, di contrasti, di microconflitti e di<br />

tensioni che si accumularono nel tempo e portarono infine a mettere in discussione<br />

le norme formali e informali sulle quali sino a quel momento si era retta<br />

la convivenza tra i da Fino e i «vicini» di Onore. Per capire queste tensioni<br />

è necessario ricostruire il contesto economico e sociale nel quale la nostra<br />

vicenda si svolse.<br />

I decenni a cavallo fra Tre e Quattrocento furono caratterizzati, nell’Italia<br />

settentrionale come in tutta Europa, da una forte stagnazione demografica,<br />

che mantenne la popolazione ai livelli, molto bassi, stabilitisi dopo le terribili<br />

epidemie di peste del 1348 e degli anni successivi 102 . L’economia era poco<br />

dinamica, gli scambi commerciali erano frenati dalla debolezza della domanda,<br />

determinata dalla stasi demografica. Gli studiosi di storia economica ipotizzano<br />

che nei primi decenni del Quattrocento il prodotto aggregato dell’Italia<br />

del Centro-Nord fosse molto più basso rispetto ai primi decenni del Trecento,<br />

quando la crescita economica basso medievale aveva raggiunto il suo apice.<br />

Essi ritengono però anche che il prodotto pro capite, al contrario, fosse<br />

all’inizio del XV secolo più alto che all’inizio del XIV 103 . Nel 1410-20, insomma,<br />

l’economia nel suo complesso era senza dubbio molto meno vivace che<br />

nel 1300-1310, ma le persone stavano meglio.<br />

Le ragioni di questo paradosso, del resto, non sono difficili da capire. Un<br />

numero di persone molto più basso che all’inizio del Trecento - si calcola che<br />

tra il 1300 e il 1400 l’Italia abbia perso circa il 30 % della propria popolazione,<br />

ma in alcune aree questa percentuale fu molto più alta - si spartiva la stes-<br />

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