L'architettura militare di Gabriello Busca, milanese ... - mura di tutti
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I $o 'Dell" Architettura Altlitare.<br />
dato,.S^ {palle, &fianchi,&:gola,fiacorrie fi voglia.il maggiore, & principale<br />
fondamcntodeiJa fortezza, èiipoflonel bclouardo. Hanno alcuni<br />
hauuto opinione che i belouar<strong>di</strong> foffero nng!iori,& più ikuri feparari da<br />
recinti,che ad elsi vnki.percioche quanto a membri.&laije pare i lue tanto<br />
fi poffono fp r buoni, quanto a i g t i. Non occorrendo fé non riportar<br />
li Unto più in,fuora>quanto pò* fa il follo, &: lafeparatione che rimane in<br />
fra elfo, Sé la Cortina. Et battuti &: rouinati,&: all'alta- i>& anco prelìjla ri-<br />
tirata è fatta. Ne altro occorrc,che <strong>di</strong> rompere il ponte, il quale anco leuatore<br />
li può fare. La <strong>di</strong> fum'on e in tu; te le colè tende a lo (truggimemo,& al<br />
la roti ina. Onde ne vennequella famofafenteozafe vuoi regnare kpara.Sc<br />
<strong>di</strong>ui<strong>di</strong>. Due ragionici danaoacanofeererimperfectione<strong>di</strong> cositatci e<strong>di</strong><br />
fici.Vnachele pavti'feparatepiù facilmente fi offendono che le vnite,^<br />
più facilmente fi vincono, L'altrache piti facilmeiKeda<strong>di</strong>fenfori lì abban<br />
donano^Vna fola ragione moffrataci da rifperien/.aprouaambidue.Si.acquiifanopiù<br />
facilmente.perche fono più debolijè gli <strong>di</strong> fé rifori non glipof<br />
fono molto fofienere per l'ifleffa debolezza. Sono più 'eboli per molte ra-<br />
gioni, prima<strong>di</strong> fabnica. perclie f fianchi non pollono farfi gagliar<strong>di</strong> al paro<br />
degli altroché è laprincipal parte del be'ouardo poi batturo,& afiaita<br />
to mancandogli vna gran parte 'e la piazza d'alto non può ter e: e tanta<br />
gente l'opra i! belouardb, ne rinforzare quel'ache vie fé nona' a sfilata.<br />
Ondefacilmenre-fonofuperati . &: ributtati . Et non combattono giainai<br />
quelli che fi trouano in fimi'i e<strong>di</strong>fici r eparati da gli altri con lì al'egrocuo<br />
rc.ne con animo tanto fìcuro,come quando <strong>tutti</strong> (ranno infìeme vniti, $C<br />
<strong>tutti</strong> corranola ideila fortuna. Etin oltre battendoli iìon fianchi e pal-<br />
le vanno a ferire nette porte, che vanno a be' ouar<strong>di</strong>.Onde fé gli intercide<br />
il loccorfo. Etoltre à quelle molte a' tre imperfettionf , che fé g i accom*<br />
pagnano ci leuano<strong>di</strong> dubio, che nonshabbiano da viare. Et però da attenerli<br />
a quelli che fi fanno congiontiaile cottine Nel fine d"l U'bro fene ve<br />
derà vn d'empio variato da <strong>tutti</strong> quelli, che fi Con vfati fin ad fiora. Quell i*<br />
chefi fanno gionti, fi^vnitialla<strong>mura</strong>glia, fi fono fatti <strong>di</strong> ire man. ere 10-<br />
tun<strong>di</strong>,<strong>di</strong> più fac£i'e,& <strong>di</strong> due fo'ejcome<strong>di</strong> prefen te fi vfano.I rotun''i furono<br />
vfati ne'primi tempi delle forti ficationf; feguendo il pan. re d'Alberto<br />
Durerò, ll'qualenon fi feoftand'o dalle regtjle <strong>di</strong> Viti uuiolcrifievn Trat-<br />
! tato della foi tifieatione; facendo i be'ouar<strong>di</strong> rorun<strong>di</strong>, ma mo to gran<strong>di</strong> fino<br />
à trecento pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro.Molte fortezze fono in Lamagnaconi be<br />
lousr<strong>di</strong>rotun<strong>di</strong>ancorchenontantogran<strong>di</strong> ne eoa' tanto artificio come<br />
«lai Durerò furono mofiratf.Etfouurernmi hauerne veduti alami intorno,<br />
alle mur.ig'rc vecchie <strong>di</strong> Milano molto gran<strong>di</strong> .ma <strong>di</strong>poi guafìi per !afeguente<br />
fortificar ione. &TÌB altri luoghi dello Statole ne vedono alcuni affai<br />
gran<strong>di</strong> Come a Como , &f" a Pizighitone. Et àGrei luogo forte della<br />
Borgogna le ne vede ancora vno ferrato dentro ad vn gran belouardomol<br />
to grande , &_ <strong>di</strong>crofTifTima <strong>mura</strong>glia. Debelouar<strong>di</strong> df più frccie non mi<br />
riccorda hauerne villo fé non in <strong>di</strong>fìegno,Che fare non fi debbiano rotun<br />
<strong>di</strong>, s'è <strong>di</strong>moiato al roue, che non <strong>di</strong> molte faccie quelle ragioni lo<strong>di</strong>rao<br />
ftrano. Quella forte <strong>di</strong> be ouar<strong>di</strong> è fiata introdotta da coloroa'quah pia-<br />
ce