L'architettura militare di Gabriello Busca, milanese ... - mura di tutti
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TnmoLit.ro. Cap. LXXJCIV. ili<br />
<strong>di</strong>poi l'altra . Et fi debbe iiìu<strong>di</strong>are.. che quella <strong>mura</strong>glia lopra tutte le cofc<br />
fia in fermo & iìabi'e fondamento, r't le pietre che fé le metteranno» come<br />
per bai. fieno quanto fi pò ragra<strong>di</strong>fsiuie.F.tfia fattala <strong>mura</strong>glia non <strong>di</strong>ritta<br />
, Se a piombo : ma habbia buona pen<strong>di</strong>ta mafsimamente doue l'onde la<br />
percuotano. Perchel'o.idache vn poco rotta ritorna verìb il Mai e rincontrerà^<br />
ritarderà i'altre.che dopolei veniuano àproda.Et fri <strong>di</strong>loro rom<br />
pendoli fianchete r>tte alla <strong>mura</strong>glia arriuano.ApprelTo è<strong>di</strong>mcflierocon<br />
fiderare, all'impet >, &C alla furia de venti . Et peiò s hanno da volgere le<br />
hocche deportia venti pjù benigni, &: piùquieti;acciò,& l'entrate, de le vfcitc<br />
fieno libere,ìL.<br />
alle ripe del Porto. Accioche le naiiigroffe >(te cariche fi pofsino à quelle ac-<br />
collare. Lod'afi che il fondo fia netto, & purgato Né vi fieno herbe in > luogo<br />
alcuno. Perche auegna, che pare chearrecchinocommo<strong>di</strong>tàà fermarel'anchone,<br />
è non<strong>di</strong>meno maggiore il danno che ci apportano corrumpendola_j.<br />
purità dell'Aria, & nocendo à vafcelli, come fanno l'alighe, &: le altre herbs<br />
ohe vi nafcono.Concicfia cola, che generino con l'odore vermi moleftifsimf,,<br />
tignuole,& lembrici. Et quando auenga che fi putrefacciano caufano vapori<br />
peltilentij&mortali.Rendonoancoraiporti mal fani.&infermile déntro vi<br />
fi mifchieranno acque dolci. Et particolarmente quelle che piouute da! Cielo<br />
calano damonti. Sono però lodeuoli le fontane, & i nui d'acqua dolce, &:<br />
chiara , che faranno quiui vicine; per poter far acqua per mantenere i vafcelli.Ma<br />
per quanto alla fortezza d appartiene èftimato <strong>di</strong> molta importan-<br />
za fé vi farà vicino, ò monte, ò fcoglio notabile, dal quale Ci pò (fa fcoprire la<br />
venuta de nimici . E ranco pofsino i nauiganti drizzare il e orfoàqueJli .. Ec<br />
quando la natura non ci habbia porta tal commo<strong>di</strong>tà: fé gli proutdde cpil^.<br />
fare delle to; ri molto gran<strong>di</strong> all'imboccatura deJ porto. Sopra la quale riluca l<br />
tutte le notti vngramTifsima,& chiarifsirno finale. .<br />
Alqua!e'p< -fsmoinaui»-<br />
gann tormentati dalla fortuna neHaofcuritìdella notte drizzare il corfe lo»<br />
ro.Riu-.ngoa! propofito.McIte volte fabifogno fo^ttffcateilporto^mieer»ra,<br />
& m Ma: e. I mo<strong>di</strong> non ci danno fpatio <strong>di</strong> fare. fé reificati onireak ptr ?a^<br />
grettezza . Veto è, the ne anco fono tanto l'ottopo<strong>di</strong> aJe batterie come iit^..<br />
tetra.Et peiòlemoaftaliaipiù.dt'totnat)i,cke de b^louax<strong>di</strong>, Aliàp.a