L'architettura militare di Gabriello Busca, milanese ... - mura di tutti
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Xx,<br />
Del! Architettura Militare.<br />
Si <strong>di</strong>/corrono alcune co fé contro, l'opinione del Tatritio nefirn<br />
MEntre<br />
Tara/clli utilitari. Cap. 1 1 1.<br />
Ioandau 1 rìuedendo quefK mìci fcn ttì , i qua'i per le fbpraue*<br />
nuteoccupationi della guerra erano fiati per molti anni dametralafciati,<br />
lai venne veduta vn opera nuoua <strong>di</strong> Paralelli militari. Li<br />
quafi parendomi anzi paradoifi., che paralelli con debnliilìmi fondamenti<br />
> anzi con neiTuno,& fenza alcuna viua ragione fui per non farne altro<br />
conto. Confìderato poi che <strong>di</strong>rittamente fi opponeuano à quefta,profen*ìo<br />
ne. Et che.gli errori femfnati fc troppo -crelcere (ì lafciano molto <strong>di</strong>fficili X<br />
fucllere riefeano; mi rifolfi rifpondere alcuna cofa alle molte, chefaa-dettc intorno<br />
allcfortitìcationi^&airartiglieriajafciandomo te altre impertinenze,<br />
che ha fcritte delle cole Militari, comenon appartenenti al preiense <strong>di</strong>feorfo.<br />
Et certamente non è da mcrauigliarle , che Annibale fi dole:Tc con Antioco<br />
«iella prefuntion <strong>di</strong> Formione, che folle lta r o tanto ar<strong>di</strong>to <strong>di</strong> pai lare della<br />
guerra alla prefenzaLua, Se coachiudcre cofe» che egli non harebbe ofato d i affamare.<br />
Se^<strong>di</strong>rofsi Annibaledel ragionare <strong>di</strong> Formione, che hauerebbe fatto<br />
yedendo quelli Par-alelliV Perche il parlare non può nuocere che a pochi ,-che<br />
ijono prefenti-: ma le cofe male fcritte partano alle 'mani <strong>di</strong> moltifsime perfoce,&<br />
a molte era, &:à tutte nuocciono. Riprende l'opinione de Principi dì<br />
confidare tanto nelle fortezze , nelle quali non poifrmo con ragione , alcuna<br />
fperan^a fondare. Percioche non fono buone da guerra Offenfiua; né da Prc-<br />
; ucntiuarrren©da Diiier!lua,&:bcne poco da Di fen ima. Nelle quali operacioni<br />
con fific tutto il frutto, & i! fine della guerra. Le prime tré tiene egli per ferme,<br />
& indubitabili. Perche non fi potfono Je fortezze muoucreda luogo per ire ad<br />
offendere l'inimico, òpreuenirlo, ò<strong>di</strong>uenirlo , SiiocrcdcuacheeMe fojfero<br />
come le cale de TartanVcV: de Sciti che fi potettero firaisìcare a quella , & aqll'altra<br />
parte, ouero come la Bote <strong>di</strong> Diogene. Et con tutto c.ò che elle muouerenonfì<br />
polsino fi mofircrd.che elle ion huo e a tutte 'eopcrationiche egì<br />
nega. "Ma in prima è eli ine :liero <strong>di</strong>re alcuna cola iopra quella ientéza, che egli<br />
allega a quello propoli to; accertando non ellere mai futa letta , ne intefa da<br />
Principi ri' Italia. NciLaqual <strong>di</strong>ce efferepiù fortezze, che in tutte le altre Provincie<br />
dell' Europa. Nonfapendoquante-ne fieno ih Francia , quante né'paefi<br />
bafsi dcl'aFiancira, &qtiantcancera nella Alemagna. Lafcnten/aèìa ffguente,<br />
che Tlus in £r-niis.& vii tot quamin iK-anibus auxitti eR. Per la quale ien' enza<br />
fi mcr.'-uig'ia , che <strong>tutti</strong>con ogni loro Au<strong>di</strong>o , & cura fi fieno voltia fabricare<br />
forte ^~e fe.i/a niuaa ò lì poco giouamento; che ri (petto alla fpefael eriefeonodannofe<br />
, non che lenza frutto, N: i Principi potranno con più ragione <strong>di</strong>re<br />
<strong>di</strong> haucrla letta, 8£ meglio <strong>di</strong> lui intefa, & .molto <strong>di</strong>lui-nveraulgliarii Lettore,<br />
& Filoibfo che non bahbi.rfappiutociò che ella voglia lignificare. Viene a inferire<br />
quella lentezza chea farevna fortezza tre cofe vi firichieddeno, le mu<br />
J<br />
Taglie le a-r.nc, ex! il va'ort ; e gli huomini. Perche le <strong>mura</strong>glie, & 'e arnie, fono<br />
cofe morte cv hanno b t 6 no dello fpirito chele m'uoua, & - iurfichi- Et<br />
•quello è fl valo.cdcgliliU'jmìai. Perche non bafiache dentro» i fi* fto'hm mi-<br />
T.ia !.. a