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Non fiction<br />

Philip K. Dick<br />

In Pursuit of Valis<br />

Selections from the “Exegesis”<br />

L’Exegesis (“esegesi”) è lo sterminato manoscritto di circa ottomila pagine che<br />

Dick andò componendo, notte dopo notte, nell’arco degli ultimi otto anni della<br />

sua vita, e che gli fu ispirato dagli eventi iniziati tra il febbraio e il marzo del<br />

1974 (da lui indicati con “2-74”, “3-74”, o “2-3-74”). Dopo questa data Dick,<br />

oltre a completare due romanzi sostanzialmente già scritti (Un oscuro scrutare e<br />

Deus Irae) compose solo altri tre romanzi, VALIS, Divina invasione e La trasmigrazione<br />

di Timothy Archer, oltre a una prima versione del primo, che però è<br />

un’opera sostanzialmente autonoma e venne pubblicata postuma col titolo di<br />

Radio libera Albemuth. Di questi romanzi, VALIS (steso nel 1978 ma pubblicato<br />

nel 1981) è l’unico che contiene materiali direttamente tratti dall’Exegesis,<br />

sparsi nel corso del libro e riuniti in gran parte in un’appendice al libro intitolata<br />

Tractatus: Cryptica Scriptura. Oltre a questo, l’unico altro testo che Dick pensò<br />

per una pubblicazione è il saggio Cosmogony and Cosmology (contenuto nel<br />

volume Mutazioni). Tutto il resto dell’Exegesis ha la forma di appunti, riflessioni,<br />

considerazioni a uso personale, e non concepiti per essere pubblicati. Ma il<br />

valore di questo abnorme testo per la comprensione dell’opera dickiana è fondamentale.<br />

In esso Phil non solo passa in rassegna ogni sorta di ipotesi e teorie<br />

che valgano a spiegare il “2-3-74” (ipotesi e teorie anche diverse, ma tra cui naturalmente<br />

è di gran lunga prevalente l’ipotesi della teofania, cioè di una diretta<br />

e personale manifestazione, o rivelazione divina), ma si impegna in una serrata<br />

rilettura di tutta la sua opera precedente, per rintracciare nei romanzi e nei racconti<br />

scritti prima del 1974 una qualche prefigurazione delle ipotesi cosmologiche,<br />

antropologiche e filosofiche suscitate in lui dal “2-3-74”. E delinea idee,<br />

trame e progetti per opere future.<br />

Da questa sterminata congerie di materiali, che sarebbe evidentemente impubblicabile<br />

integralmente, Lawrence Sutin ha tratto una scelta di poco più di<br />

250 pagine, ordinata in otto capitoli (“Resoconti diretti di esperienze personali”,<br />

“Esplorazioni teoriche”, “Sulle sue tecniche di scrittura e la ricerca creativa<br />

della verità”, “Interpretazioni delle sue opere”, “Schemi di trame ed esplorazioni<br />

per work-in-progress”, “Problemi politici ed ecologici”, “Due autoesami”,<br />

“Tre parabole per concludere”). Il libro è arricchito da una prefazione dello<br />

stesso Sutin, un’introduzione di Jay Kinney, editore della rivista “Gnosis”, e<br />

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