I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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più forte <strong>di</strong> quanto sembri. Avrei scommesso che non saresti arrivata alla<br />
fine della cerimonia».<br />
«Non sono certa <strong>di</strong> avercela fatta», bisbigliò Cassie. Desiderava<br />
<strong>di</strong>speratamente sedersi per rior<strong>di</strong>nare le idee. Erano successe così tante<br />
cose, e in così poco tempo... Ma l'importante era che adesso anche lei<br />
faceva parte del gruppo. Persino Faye l'aveva accettata. Quello era un<br />
fatto, e nessuno poteva cambiarlo.<br />
«Va bene», <strong>di</strong>sse Diana pacatamente. «Il rituale d'iniziazione è<br />
terminato. Di solito, dopo la cerimonia <strong>di</strong>amo un party o qualcosa del<br />
genere, ma...». Guardò Cassie e alzò le mani. Cassie annuì. Un party<br />
sarebbe stato fuori luogo. «Credo che dovremmo sciogliere formalmente il<br />
circolo e tenere una riunione. Così potremo informare Cassie <strong>di</strong> quel che le<br />
serve sapere».<br />
Ci furono cenni <strong>di</strong> assenso all'interno del cerchio e un respiro<br />
simultaneo. Diana prese una manciata <strong>di</strong> sabbia e la versò sulla linea<br />
<strong>di</strong>segnata a terra. Gli altri la imitarono, fino a che le tracce del cerchio<br />
sparirono. Poi tutti si sistemarono tra le candele ancora accese: chi si<br />
sedette sulla sabbia, chi sulle rocce che affioravano dal terreno. Nick<br />
rimase in pie<strong>di</strong>, una sigaretta a penzolargli tra le labbra.<br />
Diana attese che calasse il silenzio, poi si voltò verso Cassie con il volto<br />
serio e gli occhi gravi. «Adesso che sei una <strong>di</strong> noi», <strong>di</strong>sse semplicemente,<br />
«credo sia giunto il momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>rti chi siamo».<br />
Cassie trattenne il respiro. Da quando si era trasferita a New Salem,<br />
l'aveva investita un mare <strong>di</strong> eventi misteriosi e bizzarri: le domande che le<br />
frullavano nella testa erano tantissime, e adesso, finalmente, avrebbe<br />
ascoltato le risposte. Ma, stranamente, non era sicura che ne avesse<br />
bisogno. Da quando l'avevano trasportata lì, quella notte, un mucchio <strong>di</strong><br />
pensieri si erano accumulati nella sua testa. Centinaia <strong>di</strong> piccole stranezze<br />
su New Salem, centinaia <strong>di</strong> piccoli enigmi che non era stata in grado <strong>di</strong><br />
risolvere. In qualche modo, il suo cervello aveva cominciato a collegare<br />
tutti gli elementi e adesso...<br />
Guardò i volti che la circondavano, illuminati dalla luna e dalle<br />
fiammelle guizzanti <strong>delle</strong> candele.<br />
«Penso», scandì Cassie, soppesando ogni parola, «<strong>di</strong> saperlo già».<br />
L'onestà la spinse ad aggiungere: «O almeno in parte».<br />
«Davvero?». Faye inarcò le sopracciglia. «Allora perché non lo <strong>di</strong>ci tu a<br />
noi?».<br />
Cassie guardò Diana, che annuì. «Be', per cominciare», <strong>di</strong>chiarò<br />
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