I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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«No, lo scialle va bene», <strong>di</strong>sse Cassie infilando i pie<strong>di</strong> nu<strong>di</strong> sotto il<br />
corpo. «È bellissimo... È molto antico?»<br />
«Apparteneva alla bisnonna della mia bisnonna, se dobbiamo credere<br />
alle vecchie storie», <strong>di</strong>sse Melanie. «Di solito agli incontri vestiamo<br />
meglio. Possiamo indossare quel che vogliamo e a volte la cosa si fa<br />
stravagante. Ma stanotte...».<br />
«Già». Cassie annuì. "Melanie è più gentile del solito", pensò. Come<br />
Laurel e Diana. Dopo un attimo <strong>di</strong> confusione, capì.<br />
"Sono una <strong>di</strong> loro, adesso", rifletté, e per la prima volta la piena portata<br />
della cosa la colpì. Non era più un cucciolo raccolto dalla strada, ma un<br />
membro in piena regola del club.<br />
Sentì <strong>di</strong> nuovo le bolle <strong>di</strong> eccitazione e <strong>di</strong> euforia nelle vene. E una<br />
sensazione più profonda, <strong>di</strong> identificazione. Come se qualcosa dentro <strong>di</strong> sé<br />
annuisse e <strong>di</strong>cesse: "Sì, io l'ho sempre saputo".<br />
Guardò Melanie, che stava sorseggiando con calma il suo tè, e Laurel,<br />
che tentava <strong>di</strong> raddrizzare una candela sciolta. Poi contemplò Diana, che si<br />
trovava in <strong>di</strong>sparte con i fratelli Henderson, le tre teste bionde una accanto<br />
all'altra. Diana non provava imbarazzo a indossare il leggero chemisier<br />
bianco e i gioielli sofisticati. Sembrava che per lei fosse normale vestirsi a<br />
quel modo.<br />
"La mia gente", pensò Cassie. L'improvvisa sensazione <strong>di</strong> appartenenza<br />
– <strong>di</strong> amore – era talmente intensa che le vennero le lacrime agli occhi.<br />
Cercò con gli occhi Suzan e Deborah, assorte in una conversazione, poi si<br />
spostò su Faye, che ascoltava con un sorriso accomodante quello che un<br />
infervorato Sean stava raccontando, e poi su Nick, che a sua volta fissava<br />
in silenzio l'oceano, con in mano una lattina <strong>di</strong> qualcosa che non era una<br />
bibita gassata.<br />
"Persino loro", pensò. Era <strong>di</strong>sposta a impegnarsi con tutta se stessa, per<br />
legare anche con gli altri membri del club, con chiunque con<strong>di</strong>videsse il<br />
suo sangue. Anche con chi aveva provato a escluderla.<br />
Tornò a guardare Laurel, e scoprì che la ragazza magra e castana la stava<br />
guardando a sua volta, con un lieve sorriso <strong>di</strong> comprensione stampato in<br />
faccia.<br />
«Un mucchio <strong>di</strong> roba da affrontare tutta insieme, eh?», commentò<br />
Laurel, con l'aria <strong>di</strong> chi la sa lunga.<br />
«Sì, è vero. È un po' dura, ma anche molto eccitante».<br />
Laurel sorrise. «Allora, adesso che sei una strega», <strong>di</strong>sse, «qual è la<br />
prima cosa che farai?».<br />
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