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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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cattedrale. E si stava aprendo... lentamente... Cassie era immersa nella luce<br />

colorata.<br />

"Ora! Entra!".<br />

Ma un urlo riecheggiò nel garage.<br />

Era un urlo <strong>di</strong> terrore, acuto e violento, che lacerò il silenzio. La porta si<br />

bloccò, e Cassie si sentì spinta all'in<strong>di</strong>etro. La porta prese a in<strong>di</strong>etreggiare,<br />

sempre più velocemente. Poi, un istante prima <strong>di</strong> essere sbalzata fuori dal<br />

teschio, Cassie vide un volto. Lo stesso volto <strong>di</strong> prima. Ma questa volta<br />

non in<strong>di</strong>etreggiava, anzi: stava andando verso <strong>di</strong> lei. Stava crescendo.<br />

Sempre più grande e più veloce... Avrebbe <strong>di</strong>strutto il cristallo. Avrebbe...<br />

«No!», urlò Diana.<br />

Nello stesso istante, Cassie avvertì una opprimente sensazione <strong>di</strong><br />

malvagità. Qualcosa che stava per arrivarle addosso a una velocità<br />

incre<strong>di</strong>bile. Qualcosa che andava fermata.<br />

Non seppe mai con esattezza quel che successe dopo. Sean era seduto<br />

accanto a Faye. Forse si era mosso; forse era andato nel panico e aveva<br />

cercato <strong>di</strong> darsela a gambe. In ogni caso ci fu un tafferuglio. Sembrava che<br />

Faye volesse fare qualcosa e che Sean stesse cercando <strong>di</strong> fermarla, o forse<br />

era il contrario. Stavano litigando. Diana urlava: «No, no!». Cassie non<br />

sapeva che fare.<br />

Faye sbandò in avanti e Cassie sentì venir meno la pressione del suo<br />

ginocchio contro il proprio. Il circolo era stato spezzato, e la candela <strong>di</strong><br />

Faye si era spenta.<br />

In quel momento anche le altre candele si spensero, come se una folata<br />

<strong>di</strong> vento avesse soffiato nel garage. Imme<strong>di</strong>atamente, Cassie avvertì che la<br />

cosa che stava andando verso <strong>di</strong> lei aveva ormai raggiunto i confini del<br />

cristallo. Si riversò fuori dal teschio e superò le candele spente e fumanti.<br />

Cassie non sapeva come fosse stata in grado <strong>di</strong> vederla – il garage era nero<br />

come la pece. Ma poteva sentirla. Riusciva a percepire quell'essere come<br />

costituito <strong>di</strong> un'oscurità più profonda del buio normale che colmava la<br />

stanza. La "presenza" le passò accanto a tutta velocità, sollevandole i<br />

capelli. La ragazza tese un braccio in avanti per proteggersi il volto, ma<br />

ormai la "cosa" era andata.<br />

Qualcuno piangeva debolmente nell'oscurità.<br />

Poi tornò la calma.<br />

«Accendete le luci», gemette qualcuno.<br />

All'improvviso, Cassie riuscì <strong>di</strong> nuovo a vedere. Adam era in pie<strong>di</strong><br />

accanto all'interruttore. Anche Diana era in pie<strong>di</strong>, il viso bianco e<br />

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