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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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solo se avessi quattro ruote e la frizione».<br />

«E poi è già prenotato», <strong>di</strong>sse Faye. Il suo sorriso ricordò a Cassie un<br />

felino pronto ad attaccare.<br />

«Ma se hai appena detto che a te interessa Jeffrey...».<br />

«Servono entrambi a qualcosa. Chiariamo una cosa, Suzan. Io e Nick<br />

abbiamo un... accordo. Quin<strong>di</strong> lascialo stare e scegliti un bell'esterno,<br />

ok?».<br />

Ci fu un momento <strong>di</strong> tensione, dopo <strong>di</strong> che la ragazza con i capelli<br />

biondo paglia scrollò le spalle. «Ok, allora vada per David Downey. E poi<br />

Nick non mi piaceva davvero. È un'iguana».<br />

Deborah alzò la testa. «Ma è mio cugino!».<br />

«È comunque un'iguana. Ci siamo baciati all'ultimo ballo studentesco,<br />

ed è stato come baciare un rettile».<br />

«Possiamo tornare ai nostri affari?», <strong>di</strong>sse Faye. «Chi c'è sulla lista<br />

nera?»<br />

«Sally Waltman», <strong>di</strong>sse subito Suzan. «Siccome è rappresentante <strong>di</strong><br />

classe crede <strong>di</strong> poterci tenere testa. E se gli soffi Jeffrey, andrà su tutte le<br />

furie».<br />

«Sally...», ripeté Faye tra sé. «Sì, dobbiamo pensare a qualcosa <strong>di</strong><br />

speciale per la nostra piccola Sally... Che succede, Deborah?».<br />

Deborah si era irrigi<strong>di</strong>ta e si era voltata verso la scuola. «Allarme<br />

intrusi», <strong>di</strong>sse. «Ha l'aria <strong>di</strong> essere una vera e propria delegazione».<br />

Anche Cassie si era accorta che un gruppo <strong>di</strong> studenti stava scendendo i<br />

gra<strong>di</strong>ni, procedendo verso <strong>di</strong> loro dall'entrata principale della scuola.<br />

Avvertì un'ondata <strong>di</strong> speranza. Forse, mentre Faye e le altre due erano<br />

occupate con loro, lei poteva filarsela <strong>di</strong> nascosto. Con il cuore che le<br />

batteva forte, guardò il gruppo che si avvicinava.<br />

Un ragazzo con le spalle larghe, che era davanti agli altri e che sembrava<br />

il leader, parlò:<br />

«Faye, la mensa è piena zeppa. Oggi mangeremo qui... Ok?». Il suo<br />

tono, aggressivo all'inizio, si era attenuato verso la fine, trasformando<br />

l'affermazione in una domanda.<br />

Faye lo guardò con indolenza, poi gli rivolse il suo solito sorriso pigro e<br />

meraviglioso. «No», <strong>di</strong>sse delicatamente. «Non è ok». E tornò a<br />

concentrarsi sul suo pranzo.<br />

«E perché?», urlò il ragazzo, cercando <strong>di</strong> mantenere un tono deciso.<br />

«L'anno scorso non ce lo impe<strong>di</strong>vi».<br />

«L'anno scorso», <strong>di</strong>sse Faye, «eravamo ancora matricole». Quest'anno<br />

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