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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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mi o<strong>di</strong>ano", pensò Cassie. "Ci sarà Diana al mio fianco". Quel semplice<br />

pensiero faceva passare tutto il resto in secondo piano.<br />

Quel giorno Diana sembrava particolarmente bella: indossava una giacca<br />

<strong>di</strong> pelle verde scamosciata con nastrini <strong>di</strong> seta blu e un paio <strong>di</strong> pantaloni<br />

sbia<strong>di</strong>ti, quasi bianchi. Al collo portava una collana con una pietra color<br />

latte dai riflessi bianchi e blu. Cassie era orgogliosa <strong>di</strong> entrare a scuola con<br />

lei.<br />

Nei corridoi si accorse <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> strano. Era <strong>di</strong>fficile fare più <strong>di</strong> tre<br />

passi senza che qualcuno le fermasse.<br />

«Oh, ciao, Diana! Hai un minuto?». «Diana! Sono così felice <strong>di</strong><br />

vederti...». «Diana, mi stai facendo impazzire. Vuoi almeno pensarci, per<br />

quanto riguarda questo fine settimana?» (questo lo <strong>di</strong>sse un ragazzo). Tutti<br />

volevano parlare con Diana, e chi non aveva nulla da <strong>di</strong>rle si limitava ad<br />

ascoltare.<br />

Diana, osservò Cassie, non ignorava nessuno. Gli unici che allontanava,<br />

ma sempre con un sorriso, erano i ragazzi che le chiedevano <strong>di</strong> uscire.<br />

Qualcuno lanciava occhiate nervose a Cassie, ma nessuno si scansò o<br />

pronunciò qualche cattiveria. A quanto pareva, Diana aveva il potere <strong>di</strong><br />

neutralizzare persino Faye.<br />

Qualche minuto prima che suonasse la campanella, Diana si allontanò<br />

dalla ressa e accompagnò Cassie alla lezione <strong>di</strong> inglese. Non solo entrò<br />

con lei, ma si sedette nel posto accanto a quello <strong>di</strong> Cassie e chiacchierò<br />

affabilmente con lei, ignorando tutti quelli che la guardavano.<br />

«Dovremmo organizzare un'altra pizza, questa settimana», <strong>di</strong>sse con<br />

voce chiara e vivace. «E ho già parlato con Laurel <strong>di</strong> come potremmo<br />

ridecorare la tua camera, sempre che a te vada. Laurel ha un certo gusto<br />

artistico. E poi penso che dovresti passare al mio corso <strong>di</strong> storia. È<br />

all'ultima ora, e l'insegnante, la professoressa Lanning, è davvero<br />

grande...».<br />

Diana continuò a parlare, apparentemente incurante del resto della<br />

classe. Ma Cassie riusciva a sentire qualcosa che le ribolliva dentro come<br />

il bicarbonato sul fondo <strong>di</strong> una bottiglia <strong>di</strong> acqua gassata. Quelle stesse<br />

ragazze che la scorsa settimana l'avevano evitata ed erano scappate al suo<br />

passaggio, adesso stavano ascoltando avidamente il monologo <strong>di</strong> Diana,<br />

annuendo come se anche loro stessero prendendo parte alla conversazione.<br />

«Be', è meglio che adesso vada. Ci ve<strong>di</strong>amo alle un<strong>di</strong>ci e un quarto per il<br />

pranzo», <strong>di</strong>sse Diana.<br />

«Dove?», chiese Cassie andando quasi nel panico. Non aveva mai visto<br />

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