I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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«È un rubino stellato», <strong>di</strong>sse Melanie. «Sono pietre rare, e quello in<br />
particolare è molto potente. È in grado <strong>di</strong> amplificare la passione – o la<br />
rabbia – molto rapidamente».<br />
C'era qualcos'altro che Cassie voleva chiedere. O meglio, che doveva<br />
chiedere, che lo volesse o no. «Che mi <strong>di</strong>te del calcedonio?», chiese con<br />
aria in<strong>di</strong>fferente. «Ha qualche pregio?»<br />
«Oh, sì. Ha un'influenza protettiva... Può proteggerti dalle brutture del<br />
mondo. Ora che ci penso, Diana, non ne hai dato...?»<br />
«Sì», <strong>di</strong>sse Diana, che era rimasta seduta alla finestra ad ascoltare in<br />
silenzio. Adesso stava sorridendo debolmente al ricordo <strong>di</strong> qualcosa. «Ho<br />
dato a Adam una rosa <strong>di</strong> calcedonio quando è partito in estate. È un tipo<br />
particolare <strong>di</strong> calcedonio», spiegò a Cassie. «È piatto e tondeggiante e al<br />
suo interno ha un motivo a spirali; ricorda i petali <strong>di</strong> una rosa. Al suo<br />
interno, sono incastonati piccoli cristalli <strong>di</strong> quarzo».<br />
"È qualcosa <strong>di</strong> simile a piccoli gusci <strong>di</strong> conchiglia sul dorso", pensò<br />
Cassie. Stava male. Persino il regalo <strong>di</strong> Adam apparteneva a Diana.<br />
«Cassie?». Guardavano tutte lei.<br />
«Scusate», <strong>di</strong>sse aprendo gli occhi e fingendo un sorriso. «Sto bene. Io...<br />
io credo <strong>di</strong> essere un po' nervosa per stanotte. Qualunque cosa faremo».<br />
Le tre ragazze <strong>di</strong>vennero imme<strong>di</strong>atamente solidali. Diana annuì con<br />
forza, mostrando più vivacità <strong>di</strong> quanta ne avesse mostrata da quando era<br />
arrivata Cassie. «Anch'io sono preoccupata», <strong>di</strong>sse. «È troppo presto. Non<br />
è ancora il momento... Ma non abbiamo scelta».<br />
Melanie si rivolse a Cassie: «Ve<strong>di</strong>, il teschio ha assorbito l'energia <strong>di</strong><br />
chiunque lo abbia utilizzato per ultimo. Come l'impronta <strong>di</strong> quello che è<br />
stato fatto, e <strong>di</strong> chi l'ha fatto. Noi vogliamo scoprire queste impronte. Ci<br />
concentreremo sul teschio e vedremo cosa ha da <strong>di</strong>rci. C'è la possibilità<br />
che non saremo in grado <strong>di</strong> attivarlo. A volte solo una determinata persona<br />
può farlo, o un co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> suoni, luci o movimenti. Ma se dovessimo<br />
riuscirci, e se ritenessimo che è sicuro, potremmo utilizzare la sua energia<br />
per scoprire <strong>delle</strong> cose. Come l'assassino <strong>di</strong> Kori».<br />
«Più grosso è il cristallo e più energia c'è al suo interno», <strong>di</strong>sse<br />
tetramente Diana. «E questo cristallo è enorme».<br />
«Ma perché la vecchia congrega gli ha dato la forma <strong>di</strong> un teschio?»,<br />
chiese Cassie.<br />
«Non è stata la congrega», <strong>di</strong>sse Melanie. «Non sappiamo chi sia stato<br />
l'artefice <strong>di</strong> questo teschio, ma <strong>di</strong> certo ha molto più <strong>di</strong> trecento anni. Ci<br />
sono altri teschi <strong>di</strong> cristallo sparsi per il mondo: il Teschio britannico<br />
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