I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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«Salite», gridò Diana. «Mio padre è al lavoro... come sempre».<br />
«Tieni», <strong>di</strong>sse Laurel fermandosi sulla porta. «Li ho raccolti per strada.<br />
Ho pensato che potessero piacerti». Diede a Diana un mazzo <strong>di</strong> fiori<br />
assortiti.<br />
«Oh, <strong>delle</strong> saponarie! Guardate che bel colore rosa! Le essiccherò per<br />
farci del sapone. E bocche <strong>di</strong> leone selvatiche e dolci meliloti. Vado a<br />
prendere un vaso».<br />
«Volevo portare <strong>delle</strong> rose per il tuo giar<strong>di</strong>no, ma le abbiamo usate tutte<br />
per purificare il teschio».<br />
Melanie sorrise a Cassie. «Allora, che ci <strong>di</strong>ce la nostra nuova strega?»,<br />
<strong>di</strong>sse, con una traccia <strong>di</strong> calore negli occhi grigi e fred<strong>di</strong>. «Totalmente<br />
confusa?»<br />
«Be', un po' sì. Cioè...». Cassie scelse a caso una <strong>delle</strong> cose che non<br />
comprendeva. «Come si purifica un teschio con le rose?»<br />
«Questo dovresti chiederlo a Laurel, è lei l'esperta <strong>di</strong> piante».<br />
«E a Melanie», <strong>di</strong>sse Laurel, «lei è l'esperta <strong>di</strong> pietre e cristalli, e questo<br />
è un teschio <strong>di</strong> cristallo».<br />
«Ma cos'è esattamente un cristallo?», chiese Cassie. «Credo <strong>di</strong> non<br />
sapere neppure questo».<br />
«Ok». Melanie si sedette alla scrivania, mentre Diana sistemava i fiori<br />
nel vaso. Laurel e Cassie si accomodarono sul letto. Cassie moriva dalla<br />
voglia <strong>di</strong> scoprire a quali ingre<strong>di</strong>enti facesse ricorso il circolo per mettere<br />
in pratica le sue magie. Anche se non avrebbe mai lanciato l'incantesimo<br />
che desiderava, restava pur sempre una strega.<br />
«Be', per qualcuno un cristallo non è che "acqua fossilizzata"», <strong>di</strong>sse<br />
Melanie, parlando con un finto tono <strong>di</strong> serietà. «L'acqua si combina con un<br />
elemento dandogli modo <strong>di</strong> crescere. Ma io preferisco pensare ai cristalli<br />
come a una spiaggia».<br />
Laurel sbuffò; Cassie sorrise. «Una spiaggia?»<br />
Melanie sorrise. «Sì. Una spiaggia è composta <strong>di</strong> sabbia e acqua, giusto?<br />
E la sabbia è composta <strong>di</strong> silicio. Nelle giuste con<strong>di</strong>zioni, il silicio si<br />
combina con l'acqua e forma anidride silicica, cioè quarzi <strong>di</strong> cristallo.<br />
Dunque, acqua più sabbia più alte temperature più pressione uguale<br />
cristalli. I resti <strong>di</strong> un'antica spiaggia».<br />
Cassie era incantata. «Ed è <strong>di</strong> questo che è fatto il teschio?»<br />
«Sì, <strong>di</strong> quarzo chiaro. Ci sono anche altri tipi <strong>di</strong> quarzo, <strong>di</strong> vari colori.<br />
L'ametista, per esempio, è viola. Laurel, per caso ne indossi?»<br />
«Che domande. A maggior ragione con la cerimonia <strong>di</strong> stanotte». Laurel<br />
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