I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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e un muso allegro. Cassie sentì sciogliersi la rigida maschera <strong>di</strong> imbarazzo<br />
che aveva indossato fino ad allora e cominciò a ridere.<br />
Poi, incapace <strong>di</strong> trattenersi, alzò gli occhi verso il proprietario<br />
dell'animale. Incontrò il suo sguardo.<br />
In seguito, Cassie avrebbe ripensato spesso a quel momento, il momento<br />
in cui lei aveva alzato la testa verso <strong>di</strong> lui e lui aveva chinato il capo verso<br />
<strong>di</strong> lei. I suoi occhi erano tra il grigio e l'azzurro, come il mare in tempesta,<br />
misteriosi. Aveva un volto particolare: non una bellezza convenzionale, ma<br />
affascinante e intrigante, con zigomi alti e un'espressione decisa.<br />
Orgoglioso, in<strong>di</strong>pendente, arguto, sensibile: tutto allo stesso tempo. Mentre<br />
guardava Cassie, il suo sorriso amaro si addolcì e una scintilla balenò in<br />
quegli strani occhi, come il sole che risplende sulle onde.<br />
Solitamente Cassie era timida con i ragazzi, soprattutto con quelli che<br />
non conosceva, ma in questo caso aveva <strong>di</strong> fronte solo un povero mozzo<br />
che lavorava sulle navi da pesca; si sentì <strong>di</strong>spiaciuta per lui, voleva essere<br />
carina e, in realtà, non poteva farne a meno. Così, quando sentì che stava<br />
per restituirgli la stessa espressione intensa e contraccambiare il suo<br />
sorriso, non fece nulla per trattenersi. In quel momento era come se lei e il<br />
ragazzo stessero con<strong>di</strong>videndo un segreto, qualcosa che nessun altro sulla<br />
spiaggia potesse comprendere. Il cane si <strong>di</strong>menò eccitato, come se la cosa<br />
riguardasse anche lui.<br />
«Cassie», sibilò Portia, fumante <strong>di</strong> rabbia.<br />
Cassie si sentì avvampare e <strong>di</strong>stolse lo sguardo dal viso del giovane.<br />
Portia la stava squadrando furibonda.<br />
«Raj!», <strong>di</strong>sse il ragazzo. Il sorriso era sparito. «An<strong>di</strong>amo!».<br />
Con apparente riluttanza, il cane si allontanò da Cassie, ancora<br />
sco<strong>di</strong>nzolando. Poi, in una nuvola <strong>di</strong> sabbia, corse dal suo padrone. "Non è<br />
giusto", pensò <strong>di</strong> nuovo Cassie. La voce del ragazzo la fece sobbalzare.<br />
«La vita non è giusta», <strong>di</strong>sse.<br />
Scioccata, la ragazza cercò con lo sguardo il volto del giovane.<br />
I suoi occhi erano cupi come il mare in burrasca. Cassie li vide<br />
chiaramente, e per un attimo ne fu quasi spaventata, come se vi avesse<br />
visto qualcosa <strong>di</strong> proibito, qualcosa che andava ben oltre la sua<br />
comprensione. Qualcosa <strong>di</strong> potente. Qualcosa <strong>di</strong> potente e inaccessibile.<br />
Poi il ragazzo si allontanò, con il cane che gli saltellava <strong>di</strong>etro. Non si<br />
voltò più.<br />
Sbalor<strong>di</strong>ta, Cassie lo guardò andar via. Non aveva parlato ad alta voce,<br />
ne era certa. Allora lui come aveva fatto a sentirla?<br />
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