I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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convulsamente le braccia, barcollò per un istante interminabile e infine<br />
cadde schiena a terra.<br />
In seguito, Cassie non avrebbe mai ricordato esattamente quel che era<br />
successo dopo. Un attimo prima era accucciata <strong>di</strong>etro la roccia, al sicuro, e<br />
un attimo dopo si era lanciata sulla ragazza e l'aveva spinta sul prato.<br />
Cassie pensò che sarebbero rotolate entrambe ai pie<strong>di</strong> della collina, ma<br />
chissà come si fermarono su una radura, con Cassie sotto il corpo <strong>di</strong> Sally.<br />
«Lasciami! Mi hai strappato la maglia», esclamò una voce stridula. Un<br />
colpo ingrato colpì lo stomaco <strong>di</strong> Cassie, mentre Sally si rialzava in pie<strong>di</strong> a<br />
fatica. Cassie la guardò con la bocca spalancata. Era stata proprio lei a<br />
colpirla. Quando si <strong>di</strong>ce la gratitu<strong>di</strong>ne...<br />
«In quanto a te, Faye Chamberlain, hai cercato <strong>di</strong> uccidermi. Ma avrai<br />
quel che ti meriti, aspetta e vedrai!».<br />
«Anche tu, Sally», promise Faye, sorridendo, ma la tranquillità del suo<br />
sorriso non era più sincera. Sembrava che <strong>di</strong>etro le labbra stesse<br />
<strong>di</strong>grignando i denti.<br />
«Aspetta e vedrai», ripeté Sally con veemenza. «Un giorno potrebbero<br />
trovare te in fondo alla collina con il collo spezzato». Detto questo,<br />
cominciò a salire i gra<strong>di</strong>ni battendo i pie<strong>di</strong> su ognuno <strong>di</strong> essi come se<br />
stesse calpestando il volto <strong>di</strong> Faye. Non si voltò a guardare Cassie, anzi: fu<br />
come se non si fosse nemmeno accorta della sua esistenza.<br />
Cassie si alzò lentamente, lanciando un'occhiata alla lunga e<br />
serpeggiante rampa <strong>di</strong> scale che portava ai pie<strong>di</strong> della collina. Si rese conto<br />
che non avrebbe potuto fare altro. Sally sarebbe stata fortunata se si fosse<br />
spezzata solo il collo prima <strong>di</strong> raggiungere il fondo del burrone. Ma ora...<br />
Si voltò a guardare le tre veterane sopra <strong>di</strong> lei.<br />
Erano ancora ferme in una posa spontanea e naturale, ma <strong>di</strong>etro la loro<br />
<strong>di</strong>sinvolta eleganza covava la violenza. Cassie la vide nella cupa oscurità<br />
degli occhi <strong>di</strong> Deborah e nelle labbra ricurve e perfide <strong>di</strong> Suzan. Ma,<br />
soprattutto, la vide in Faye.<br />
Pensò, quasi per caso, che probabilmente erano le ragazze più belle che<br />
avesse mai visto in vita sua. Non solo per via della loro carnagione<br />
perfetta, priva <strong>di</strong> qualsiasi traccia dei tipici <strong>di</strong>fetti adolescenziali. E<br />
neppure per gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> capelli: i riccioli scuri e ribelli <strong>di</strong> Deborah, la<br />
chioma nera come la pece <strong>di</strong> Faye e la nuvola rossiccia <strong>di</strong> Suzan. E<br />
neppure per come vestivano, con lo stile <strong>di</strong> ciascuna che esaltava quello<br />
<strong>delle</strong> altre anziché sminuirlo. Si trattava <strong>di</strong> qualcos'altro, qualcosa che<br />
veniva da dentro. Un tipo <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> padronanza che nessuna ragazza<br />
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