I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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Cassie guardò prima il <strong>di</strong>to e poi Faye.<br />
«E così fecero», <strong>di</strong>sse Faye affabilmente. Ritirò il <strong>di</strong>to come<br />
inguainando una spada e proseguì. «Accusarono lo schiavo <strong>delle</strong> In<strong>di</strong>e<br />
occidentali e un paio <strong>di</strong> donne anziane che non piacevano alla maggior<br />
parte <strong>di</strong> loro. Donne che avevano una cattiva reputazione nel villaggio. E,<br />
quando le accusarono, le chiamarono...». Fece una pausa drammatica e<br />
sollevò la testa a guardare la luna crescente che splendeva nel cielo.<br />
Quin<strong>di</strong>, tornò a osservare Cassie. «Le chiamarono "<strong>streghe</strong>"».<br />
Si levò tra i presenti un mormorio, <strong>di</strong> agitazione, <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento amaro,<br />
<strong>di</strong> esasperazione. I membri del club scuotevano la testa per il <strong>di</strong>sgusto.<br />
Cassie sentì rizzarsi i capelli sulla nuca.<br />
«E, sapete una cosa?», Faye guardò il suo pubblico ammaliato. Poi<br />
sorrise lentamente e sussurrò: «Funzionò. Nessuno le incolpò per i loro<br />
piccoli giochi <strong>di</strong> magia. Erano tutti impegnati a dare la caccia alle <strong>streghe</strong><br />
del villaggio. Ma c'era un problema», continuò Faye con le sopracciglia<br />
nere che adesso erano inarcate per il <strong>di</strong>sprezzo. «Quei puritani non<br />
avrebbero riconosciuto una strega neppure se ci fossero caduti sopra.<br />
Cercavano donne dall'aspetto bizzarro, o troppo in<strong>di</strong>pendenti, o... ricche.<br />
Alle donne accusate venivano confiscati i beni, quin<strong>di</strong> tacciarle <strong>di</strong><br />
stregoneria era un affare piuttosto red<strong>di</strong>tizio. Ma le vere <strong>streghe</strong> furono<br />
sempre sotto i loro occhi».<br />
«Perché, ve<strong>di</strong>», <strong>di</strong>sse Faye con un filo <strong>di</strong> voce, «a Salem c'erano davvero<br />
le <strong>streghe</strong>. Ma non erano le povere donne, o gli uomini <strong>di</strong>sgraziati che il<br />
popolo accusò. Nonostante le ricerche, non ne beccarono neppure una. Ma<br />
le <strong>streghe</strong> erano lì, sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti, e non gra<strong>di</strong>vano ciò che stava<br />
accadendo. Si sentivano colpite troppo vicino a casa loro. Un paio <strong>di</strong> loro<br />
tentarono anche <strong>di</strong> fermare i processi, ma servì solo ad ampliare i sospetti.<br />
Era troppo pericoloso persino essere amici <strong>di</strong> uno dei prigionieri».<br />
Faye fece una pausa. Il silenzio fu totale. I volti intorno a Cassie non<br />
erano più allegri, ma fred<strong>di</strong> e arrabbiati. Come se quella storia<br />
riecheggiasse nelle loro ossa; per loro non era un vecchio racconto <strong>di</strong> un<br />
passato morto e sepolto, ma un avvertimento sempre attuale.<br />
«Cosa successe?», chiese alla fine Cassie in tono sommesso.<br />
«A coloro che erano stati accusati <strong>di</strong> stregoneria? Morirono. Quelli<br />
sfortunati, almeno, quelli che non vollero confessare. Ne vennero impiccati<br />
<strong>di</strong>ciannove, prima che il governo decidesse <strong>di</strong> intervenire. L'ultima<br />
esecuzione pubblica avvenne esattamente trecento anni fa, il 22 settembre<br />
1692, giorno dell'equinozio d'autunno. No, quei poveracci accusati <strong>di</strong><br />
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