I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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corsa la china <strong>di</strong> una duna. Improvvisamente e inspiegabilmente calma,<br />
Cassie si affrettò per incrociarlo sulla spiaggia.<br />
Il cane correva agilmente accanto al suo padrone, guardandolo come se<br />
volesse <strong>di</strong>rgli che si stava <strong>di</strong>vertendo un mondo, che quel gioco gli piaceva<br />
tantissimo. Dall'espressione del ragazzo e dal modo in cui correva, però,<br />
Cassie capì che non stavano giocando.<br />
Il ragazzo squadrò da cima a fondo la spiaggia deserta. A un centinaio <strong>di</strong><br />
metri sulla sinistra c'era un promontorio che bloccava la visuale. Quando<br />
guardò nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Cassie, i loro sguar<strong>di</strong> s'incrociarono. Poi,<br />
girandosi <strong>di</strong> scatto, il ragazzo iniziò a correre verso il promontorio.<br />
Il cuore <strong>di</strong> Cassie batteva all'impazzata.<br />
«Aspetta!», urlò.<br />
Quello si voltò, esaminandola in fretta con i suoi occhi grigio-azzurri.<br />
«Chi ti corre <strong>di</strong>etro?», chiese Cassie, anche se credeva <strong>di</strong> saperlo.<br />
La voce del ragazzo era ferma, le sue parole essenziali: «Due tizi che<br />
sembrano i <strong>di</strong>fensori dei New York Giants».<br />
Cassie annuì, avvertendo il rumore sordo del suo cuore che accelerava.<br />
La sua voce, però, era ancora calma: «Si chiamano Jordan e Logan<br />
Bainbridge».<br />
«Ma pensa».<br />
«Li conosci?»<br />
«No. Ma pensavo potessero avere nomi simili».<br />
Ci mancò un soffio che Cassie scoppiasse a ridere. Le piaceva l'aspetto<br />
<strong>di</strong> quel ragazzo, arruffato e sveglio, ancora pieno <strong>di</strong> fiato nonostante la<br />
corsa. E le piaceva l'aria temeraria dei suoi occhi e il modo in cui<br />
scherzava anche se era in pericolo.<br />
«Raj e io avremmo potuto affrontarli, ma quelli hanno portato un paio <strong>di</strong><br />
amici», <strong>di</strong>sse voltandosi <strong>di</strong> nuovo. Poi, facendo qualche passo in<strong>di</strong>etro,<br />
aggiunse: «È meglio se pren<strong>di</strong> un'altra strada... Non sono tipi che ti<br />
piacerebbe incontrare. E sarebbe carino se facessi finta <strong>di</strong> non avermi<br />
visto».<br />
«Aspetta!», urlò Cassie.<br />
Qualunque cosa stesse succedendo non erano affari suoi... ma si ritrovò<br />
a parlare senza alcuna esitazione. C'era qualcosa in quel ragazzo, qualcosa<br />
che la spingeva ad aiutarlo.<br />
«Di là non si va da nessuna parte, è un vicolo cieco... Dietro il<br />
promontorio ci sono solo rocce. Finirai in trappola».<br />
«Ma dall'altra parte non c'è niente <strong>di</strong>etro cui possa nascondermi. Mi<br />
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