I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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California. È così, no? Hai detto che hai intenzione <strong>di</strong> andare al college in<br />
California».<br />
«Be', sì, ma...». Cassie l'aveva detto, la prima sera a casa <strong>di</strong> Diana.<br />
Adesso in realtà non ne era più così sicura, ma non sapeva come spiegarlo<br />
all'amica. «Cosa c'entra questo?», <strong>di</strong>sse. «Voglio <strong>di</strong>re, unirsi al club non<br />
vuol mica <strong>di</strong>re restare qui tutta la vita, no?».<br />
Gli occhi <strong>di</strong> Diana erano incollati sulla strada. «Non è facile da<br />
spiegare». Poi aggiunse debolmente: «E in ogni caso... Be', mi <strong>di</strong>spiace,<br />
ma le adesioni sono limitate».<br />
Improvvisamente Cassie ricordò le parole che Deborah aveva<br />
pronunciato quel giorno, dopo che Kori era andata via: «Un posto vacante,<br />
un can<strong>di</strong>dato, ricor<strong>di</strong>?». E Kori, be', Kori era nata su quella strada. Ci era<br />
cresciuta. Era la sorella <strong>di</strong> Chris e Doug, non un'estranea accettata solo per<br />
l'insistenza <strong>di</strong> Diana, un cucciolo raccolto dalla strada.<br />
«Capisco», <strong>di</strong>sse Cassie. Cercò <strong>di</strong> parlare con noncuranza, come se la<br />
cosa non le importasse. Ma le importava. Le importava terribilmente.<br />
«No, non capisci», mormorò Diana. «Ma credo che sia meglio così.<br />
Davvero, Cassie, cre<strong>di</strong>mi».<br />
«Oh, no», <strong>di</strong>sse Diana. «Non ce l'ho, lo scotch. Dev'essere scivolato<br />
sotto il se<strong>di</strong>le della macchina. Aspettami qui, è inutile che torniamo<br />
in<strong>di</strong>etro tutte e due». Si girò e corse verso il parcheggio.<br />
Quella mattina erano in anticipo. Diana aveva uno striscione che<br />
avevano preparato lei e Laurel, su cui c'era scritto: BUON<br />
COMPLEANNO, KORI. Voleva appenderlo sopra l'ingresso principale<br />
della scuola, e Cassie si era offerta <strong>di</strong> aiutarla. Cassie pensava che il suo<br />
fosse un gesto particolarmente nobile e altruistico, considerando che non<br />
era stata ancora invitata alla festa <strong>di</strong> Kori. Inoltre, adoperandosi per la sua<br />
riuscita, avrebbero <strong>di</strong>mostrato che la cosa non le interessava.<br />
Adesso, stava fissando l'ingresso principale dell'e<strong>di</strong>ficio scolastico che<br />
due settimane prima l'aveva spaventata a morte.<br />
Due settimane. La prima l'aveva trascorsa come un paria, una reietta,<br />
qualcuno con cui era troppo pericoloso parlare senza attirare l'ira <strong>di</strong> Faye.<br />
Ma la seconda settimana...<br />
Diana non influenzava la gente terrorizzandola. Era molto più sottile, lo<br />
faceva con amore. Suonava incre<strong>di</strong>bilmente stupido e melenso, ma era<br />
vero. Tutti volevano bene a Diana – tanto le ragazze quanto i ragazzi – e la<br />
maggior parte <strong>di</strong> loro avrebbe camminato sui carboni ardenti per lei.<br />
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