I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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Cassie si voltò verso sua madre: «Mamma?», quasi supplicò.<br />
Ma la madre stava fissando la porta. Pian piano, un'espressione <strong>di</strong><br />
rassegnazione le invase il volto. Quando si girò per parlare a Cassie, la sua<br />
voce era <strong>di</strong> nuovo falsamente spensierata e allegra.<br />
«Quella è tua nonna, cara», <strong>di</strong>sse. «Non facciamola aspettare, dài».<br />
«Mamma...», bisbigliò Cassie. Era una preghiera <strong>di</strong>sperata. Gli occhi<br />
della madre, però, erano <strong>di</strong>ventati spenti e opachi. Bianchi.<br />
«An<strong>di</strong>amo, Cassie», <strong>di</strong>sse.<br />
Cassie avvertì la folle tentazione <strong>di</strong> chiudersi nell'auto e rimanere lì<br />
dentro finché qualcuno non fosse andato a salvarla. Ma la stessa<br />
sensazione <strong>di</strong> sconforto che si era abbattuta su sua madre sembrò colpire<br />
anche lei. Erano arrivate. Non c'era più nulla da fare. Cassie chiuse lo<br />
sportello e seguì la madre in silenzio sino alla casa.<br />
La donna sull'ingresso era molto vecchia. Abbastanza da poter essere<br />
almeno la sua bisnonna. Cassie cercò invano <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare qualche tratto<br />
in comune con la madre.<br />
«Cassie, lei è nonna Howard».<br />
Cassie riuscì a biascicare qualcosa. La vecchia fece un passo verso <strong>di</strong><br />
loro, puntando gli occhi incavati su Cassie. Un pensiero bizzarro balenò<br />
nella mente della ragazza: "M'infilerà nel forno". Ma poi sentì <strong>delle</strong><br />
braccia intorno alle sue spalle, un abbraccio sorprendentemente deciso.<br />
Allungò meccanicamente le braccia per rispondere al gesto della vecchia.<br />
La nonna in<strong>di</strong>etreggiò per guardarla. «Cassie! Finalmente, dopo tutti<br />
questi anni!». Cassie notò con inquietu<strong>di</strong>ne che la donna continuava a<br />
fissarla con quello che sembrava un misto <strong>di</strong> preoccupazione e speranza<br />
ansiosa. «Finalmente», sussurrò <strong>di</strong> nuovo, quasi tra sé.<br />
«È bello rivederti, mamma», <strong>di</strong>sse la signora Blake con voce pacata e<br />
formale. Solo allora i vecchi occhi intensi si allontanarono da Cassie.<br />
«Alexandre. Oh, mia cara, è passato tanto tempo, troppo». Le due donne<br />
si abbracciarono, anche se un'indefinibile atmosfera <strong>di</strong> tensione rimase tra<br />
loro, vibrando.<br />
«Ma non restiamo qui fuori. Entrate, entrate in casa voi due», <strong>di</strong>sse la<br />
nonna asciugandosi gli occhi. «Temo che questo vecchio posto non sia uno<br />
splendore, ma vi ho riservato le camere migliori. Vieni, Cassie, ti mostro la<br />
tua».<br />
La luce rossastra del tramonto donava all'interno della casa un'atmosfera<br />
oscura e cupa. Tutto sembrava trasandato, dalle logore imbottiture <strong>delle</strong><br />
se<strong>di</strong>e al liso tappeto orientale sul pavimento <strong>di</strong> pino.<br />
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