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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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e le girava leggermente la testa. Era come se si fosse svegliata da un sonno<br />

profondo e riposante in seguito a una malattia o a un avvenimento<br />

scioccante: si sentiva stranamente <strong>di</strong>sorientata e in pace con se stessa. La<br />

quiete dopo la tempesta.<br />

Si vestì. Stava per uscire dalla stanza, quando vide il pezzo <strong>di</strong> calcedonio<br />

sul pavimento. Lo raccolse e se lo mise in tasca.<br />

Sembrava che tutti dormissero ancora. Nonostante fosse giorno, il lungo<br />

corridoio era buio e freddo, illuminato solo dalla luce che penetrava<br />

attraverso le finestre poste alle due estremità. Cassie tremava mentre<br />

scendeva al piano <strong>di</strong> sotto, e le deboli luci <strong>delle</strong> lampade a muro<br />

tremolavano con lei, quasi a <strong>di</strong>mostrare la loro solidarietà.<br />

Il piano <strong>di</strong> sotto era più soleggiato. Ma c'erano così tante stanze che<br />

Cassie si perse quando provò a esplorarle. Alla fine, decise <strong>di</strong> imboccare il<br />

corridoio centrale e <strong>di</strong> uscire.<br />

Lo fece senza domandarsene il perché – forse voleva conoscere il<br />

quartiere. Imboccò la lunga e stretta strada sterrata, lasciandosi alle spalle<br />

una costruzione dopo l'altra. Era presto, e non c'era nessuno nei paraggi. Si<br />

fermò davanti alla bella casa gialla con le torri.<br />

Una finestra in una <strong>delle</strong> torri era illuminata.<br />

Cassie la stava fissando, chiedendosi il motivo <strong>di</strong> quella luce accesa,<br />

quando un movimento <strong>di</strong>etro una finestra al pianoterra catturò la sua<br />

attenzione. Si trattava forse <strong>di</strong> una biblioteca o <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o, e dentro c'era<br />

una ragazza alta e snella, con un'incre<strong>di</strong>bile cascata <strong>di</strong> capelli che le<br />

nascondeva il volto chino su una scrivania sotto la finestra. Quei capelli...<br />

Cassie non riusciva a <strong>di</strong>stogliere lo sguardo. Era come se racchiudessero la<br />

luce del sole e quella della luna. Ed erano naturali. Nessuna ra<strong>di</strong>ce scura.<br />

Cassie non aveva mai visto nulla <strong>di</strong> così bello.<br />

Erano talmente vicine: Cassie in pie<strong>di</strong> <strong>di</strong>etro una siepe, e la ragazza<br />

dall'altra parte della finestra, ma con lo sguardo rivolto verso il basso.<br />

Cassie guardò, rapita, l'operazione che la ragazza stava compiendo seduta<br />

alla scrivania. Le sue mani muovevano con grazia un attrezzo, macinando<br />

qualcosa con un pestello che batteva ritmicamente in un mortaio. Spezie?<br />

Qualunque cosa fosse, i suoi movimenti erano rapi<strong>di</strong> e precisi e le mani<br />

agili ed eleganti.<br />

Cassie provò una stranissima sensazione ... "Se solo alzasse la testa e<br />

guardasse verso <strong>di</strong> me", pensò. "Se solo lanciasse un'occhiata fuori dalla<br />

finestra". Se l'avesse fatto, allora... sarebbe successo certamente qualcosa.<br />

Cassie non sapeva cosa, ma aveva la pelle d'oca. Avvertiva un legame tra<br />

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