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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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«Ehi, Nick», si lamentò uno dei fratelli Henderson. «C'hai rovinato il<br />

<strong>di</strong>vertimento».<br />

«Sparite», fece Nick.<br />

«Sparisci tu», ringhiò Deborah alle spalle <strong>di</strong> Cassie. «Io e Doug stavamo<br />

solo...».<br />

«Sì, "stavamo solo"...».<br />

«Sta' zitto». Nick guardò l'arma<strong>di</strong>etto <strong>di</strong> Cassie con i brandelli <strong>di</strong> carne<br />

che penzolavano dal bordo <strong>di</strong> metallo, e restituì lo zaino a Cassie. «Tu,<br />

vattene», or<strong>di</strong>nò.<br />

Cassie lo guardò negli occhi. Erano marroni, come il mogano dei mobili<br />

della nonna. E, come i mobili, sembravano riflettere le luci del soffitto su<br />

<strong>di</strong> lei. Non erano ostili, non proprio. Solo... <strong>di</strong>staccati. Come se nulla<br />

riuscisse a toccarli.<br />

«Grazie», gli <strong>di</strong>sse, ricacciando in<strong>di</strong>etro le lacrime.<br />

Vide qualcosa brillare in quegli occhi scuri. «Non devi ringraziarmi»,<br />

<strong>di</strong>sse Nick. La sua voce era come un vento gelido, ma a Cassie non<br />

interessava. Prese lo zaino e se ne andò.<br />

Fu durante l'ora <strong>di</strong> fisica che le consegnarono il biglietto.<br />

Una certa Tina lo lasciò cadere sul suo banco, cercando <strong>di</strong> farlo sembrare<br />

un gesto casuale. Poi andò a sedersi al lato opposto dell'aula. Cassie<br />

squadrò il foglio <strong>di</strong> carta piegato come se, toccandolo, potesse bruciarsi le<br />

<strong>di</strong>ta. Sopra, con una calligrafia che riusciva a essere elaborata e <strong>di</strong>screta<br />

allo stesso tempo, c'era il suo nome.<br />

Cassie spiegò il foglio con molta lentezza.<br />

Cassie, ve<strong>di</strong>amoci alla fine <strong>delle</strong> lezioni nel vecchio istituto <strong>di</strong> scienze, al secondo<br />

piano. Credo che potremmo aiutarci a vicenda.<br />

Un'amica.<br />

Cassie fissò le parole fino a che non cominciarono a sfocarsi. Terminata<br />

la lezione, costrinse Tina in un angolo.<br />

«Chi ti ha detto <strong>di</strong> darmelo?».<br />

La ragazza guardò il bigliettino come se ne ignorasse l'esistenza. «Di che<br />

stai parlando? Io non...».<br />

«Sì che lo sai. Chi te l'ha dato?».<br />

Tina si guardò intorno. Poi sussurrò: «Sally Waltman, va bene? Ma mi<br />

ha detto <strong>di</strong> non <strong>di</strong>rlo a nessuno. Ora devo andare».<br />

Cassie la bloccò. «Dov'è il vecchio istituto <strong>di</strong> scienze?»<br />

«Senti...».<br />

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