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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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letto a baldacchino. Era leggermente sudata.<br />

«Mamma?».<br />

I larghi occhi neri si aprirono. La madre deglutì e si sforzò <strong>di</strong> sorridere.<br />

Un sorriso pieno <strong>di</strong> dolore. «Credo sia solo un po' <strong>di</strong> influenza», <strong>di</strong>sse, ma<br />

la sua voce era debole e <strong>di</strong>stante, una voce che ben si intonava al pallore<br />

del volto. «Tra un paio <strong>di</strong> giorni starò meglio, tesoro. Com'è andata a<br />

scuola?».<br />

La bontà d'animo <strong>di</strong> Cassie lottò con la voglia <strong>di</strong> scaricarle addosso il<br />

suo tormento. La madre sospirò debolmente e chiuse gli occhi, come se la<br />

luce le provocasse dolore.<br />

Vinse la bontà d'animo. Cassie si piantò le unghie nei palmi <strong>delle</strong> mani e<br />

<strong>di</strong>sse con calma: «Oh, bene».<br />

«Hai conosciuto qualcuno <strong>di</strong> interessante?»<br />

«Oh, puoi <strong>di</strong>rlo forte».<br />

Non voleva preoccupare neppure la nonna. A cena, però, quando la<br />

nonna le chiese perché fosse così silenziosa, le parole sembrarono uscire<br />

spontaneamente dalla sua bocca.<br />

«C'è questa ragazza a scuola... Si chiama Faye, ed è terribile. Un Attila<br />

al femminile. E il mio primo giorno <strong>di</strong> scuola sono già riuscita a<br />

inimicarmela». Poi le raccontò tutta la storia. Quando finì, la nonna guardò<br />

nel camino come se fosse preoccupata.<br />

«Le cose si sistemeranno, Cassie», <strong>di</strong>sse.<br />

"E se non fosse così?", pensò Cassie. «Oh, ne sono certa», <strong>di</strong>sse.<br />

Poi la nonna fece una cosa che la sorprese. Si guardò intorno come se<br />

volesse accertarsi che nessuno potesse sentirla e si chinò su Cassie. «No,<br />

Cassie, <strong>di</strong>co davvero. Lo so. Ve<strong>di</strong>, tu hai... un vantaggio speciale. Qualcosa<br />

<strong>di</strong> molto speciale...». La voce si ridusse a un sussurro.<br />

Cassie si sporse in avanti. «Di che si tratta?».<br />

La nonna aprì la bocca, ma poi un lieve crepitio nel camino la <strong>di</strong>strasse e<br />

le fece <strong>di</strong>stogliere lo sguardo. Andò a sistemare i ciocchi <strong>di</strong> legno.<br />

«Nonna, <strong>di</strong> che si tratta?»<br />

«Lo scoprirai».<br />

Cassie era scioccata. Era la seconda volta in un giorno che sentiva quelle<br />

parole. «Nonna...».<br />

«Per prima cosa, sei giu<strong>di</strong>ziosa», <strong>di</strong>sse la nonna, questa volta con tono<br />

allegro. «E hai due gambe sane. Ecco, porta questo brodo a tua madre.<br />

Non ha mangiato nulla tutto il giorno».<br />

Quella notte Cassie non riuscì a dormire. La paura la tenne sveglia<br />

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