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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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Fece due più due in un attimo atroce. Faye aveva ucciso Kori. E adesso<br />

stava per uccidere anche lei.<br />

«Cammina», <strong>di</strong>sse Faye, e Cassie sentì una spinta sulla schiena,<br />

all'altezza <strong>delle</strong> mani legate. Fece un passo vacillando. «Sta' dritta», le<br />

or<strong>di</strong>nò Faye.<br />

Cassie fece un altro passo, con un braccio che la reggeva. C'era qualcuno<br />

al suo fianco. Faye non era sola. Be', ovvio che non lo era, altrimenti non<br />

avrebbe potuto trasportarla.<br />

Fino a quel momento, Cassie non si era mai resa conto <strong>di</strong> quanto fosse<br />

importante la vista. Era terrificante muoversi nelle tenebre. Per quel che ne<br />

sapeva, Faye la stava facendo camminare verso una scogliera.<br />

No, non una scogliera. Erano su un promontorio, in spiaggia. Anche se<br />

non riusciva a vedere, adesso che non c'era più il lenzuolo ad avvolgerla<br />

gli altri sensi funzionavano a dovere. Da sinistra le arrivava lo sciabor<strong>di</strong>o<br />

lento e ritmato <strong>delle</strong> onde. Molto vicine. Sotto i pie<strong>di</strong> riusciva a sentire la<br />

sabbia bagnata. La brezza che le sollevava la camicia da notte sui polpacci<br />

era fredda. Sapeva <strong>di</strong> sale e alghe.<br />

«Fermati».<br />

Cassie obbedì meccanicamente. Cercò <strong>di</strong> deglutire e scoprì che l'interno<br />

della sua bocca era come rivestito <strong>di</strong> colla.<br />

«Faye...», riuscì a <strong>di</strong>re.<br />

«Sta' zitta!». La voce era asciutta, secca. Come un gatto che sfodera gli<br />

artigli. Un'improvvisa pressione sul collo la fece irrigi<strong>di</strong>re – qualcuno<br />

aveva afferrato la parte inferiore del cappuccio e lo stava stringendo a mo'<br />

<strong>di</strong> avvertimento. «Non parlare, a meno che non ti sia posta una domanda.<br />

Non muoverti, a meno che non ti venga detto <strong>di</strong> fare altrimenti. Hai<br />

capito?».<br />

Cassie annuì, stor<strong>di</strong>ta.<br />

«Adesso fa' un passo avanti. Gira a sinistra, fermati. Non ti muovere.<br />

Non fiatare».<br />

Delle mani stavano armeggiando intorno al suo collo. Poi, quando il<br />

cappuccio le venne tolto, sentì una meravigliosa ventata <strong>di</strong> aria fresca. La<br />

luce le aggredì gli occhi, e Cassie fissò con stupore la scena irreale che<br />

aveva davanti.<br />

"Nero e bianco", fu il primo pensiero che le venne in mente. Tutto era<br />

bianco o nero, come una foto della superficie lunare.<br />

E davanti ai suoi occhi c'era proprio la luna. Bianca, immacolata, appena<br />

sorta, si rispecchiava perfettamente sulla superficie dell'oceano. L'oceano<br />

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