I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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Poi improvvisamente ricordò quando aveva poggiato l'orecchio sul granito<br />
rosso e aveva sentito quel suono al suo interno. O meglio: quando aveva<br />
immaginato <strong>di</strong> sentirlo. Sì, riusciva a capire in che senso quella verdura<br />
fresca era piena <strong>di</strong> vita.<br />
«Ok, finito. Puoi <strong>di</strong>re a Di e Melanie che è pronto in tavola. Intanto io<br />
preparo i piatti», <strong>di</strong>sse Laurel.<br />
Cassie tornò nello spazioso ingresso. Melanie e Diana erano assorte in<br />
una conversazione, e non si accorsero del suo arrivo.<br />
«...raccolta dalla strada come un cucciolo. Sei sempre la solita», stava<br />
<strong>di</strong>cendo Melanie con veemenza. Diana la ascoltava con le braccia conserte.<br />
«Ma cosa succederà, dopo...».<br />
Melanie s'interruppe quando Diana vide Cassie e si toccò la fronte.<br />
«È pronto», <strong>di</strong>sse Cassie imbarazzata. Stavano parlando <strong>di</strong> lei? Avevano<br />
detto che era un cucciolo raccolto dalla strada? No, lo aveva detto Melanie,<br />
non Diana. Disse a se stessa che non le importava quel che pensava<br />
Melanie.<br />
A cena, tuttavia, i fred<strong>di</strong> occhi grigi <strong>di</strong> Melanie non sembravano ostili.<br />
Solo... inquieti. E quando arrivò la pizza, Cassie non poté fare a meno <strong>di</strong><br />
non ammirare la <strong>di</strong>sinvoltura con cui le tre parlarono e scherzarono con il<br />
fattorino in età da college. Il ragazzo era talmente interessato a Melanie<br />
che praticamente si autoinvitò in casa, ma Diana, ridendo, gli chiuse la<br />
porta in faccia.<br />
Dopo, Melanie raccontò numerosi aneddoti <strong>di</strong>vertenti sulle vacanze<br />
estive in Canada, e Cassie quasi <strong>di</strong>menticò il suo commento. Era piacevole<br />
chiacchierare in maniera così amichevole e semplice, non sentirsi esclusa.<br />
Ed essere lì perché era stata invitata da Diana, con lei che le sorrideva...<br />
Ancora non riusciva a crederci.<br />
Quando si stava preparando ad andare via, però, le prese un colpo. Diana<br />
le porse una pila <strong>di</strong> vestiti puliti – sul car<strong>di</strong>gan grigio non c'erano più<br />
tracce <strong>di</strong> fuliggine – e <strong>di</strong>sse: «Ti accompagno a casa. Non preoccuparti<br />
dell'auto <strong>di</strong> tua nonna. Se mi lasci le chiavi, <strong>di</strong>rò a uno dei fratelli<br />
Henderson <strong>di</strong> riportarla a casa».<br />
Cassie s'irrigidì mentre le consegnava le chiavi. «Henderson? Vuoi<br />
<strong>di</strong>re... Stai parlando <strong>di</strong> quei fratelli Henderson?».<br />
Diana sorrise mentre apriva la Integra. «Quin<strong>di</strong> hai sentito parlare <strong>di</strong><br />
loro. Chris è davvero carino, solo un po' irresponsabile. Non preoccuparti».<br />
In auto, Cassie ricordò che quello che aveva giocato con il suo zaino si<br />
chiamava Doug, non Chris. Ma non poteva fare a meno <strong>di</strong> essere<br />
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