I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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«Non credo».<br />
«Be'...», farfugliò Cassie fissandolo, quasi spaventata. «Il tuo cane se n'è<br />
stato buono», riuscì a <strong>di</strong>re alla fine con voce incerta. «Cioè, non ha mai<br />
abbaiato».<br />
«Sa come deve comportarsi».<br />
«Oh». Cassie abbassò gli occhi sulla sabbia, cercando <strong>di</strong> pensare a<br />
qualcos'altro da <strong>di</strong>re. La voce del ragazzo era dolce, tutt'altro che brusca,<br />
ma c'era un'espressione penetrante e sinistra che non lo abbandonava mai.<br />
«Credo che se ne siano andati», <strong>di</strong>sse.<br />
«Grazie», rispose lui. I loro sguar<strong>di</strong> s'incrociarono. «Non so come<br />
ringraziarti», aggiunse, «<strong>di</strong> aver corso questo rischio per me. Nemmeno mi<br />
conosci».<br />
Cassie si sentiva sempre più strana. Guardarlo la faceva sentire stor<strong>di</strong>ta,<br />
eppure non riusciva a togliergli gli occhi <strong>di</strong> dosso. La scintilla che ardeva<br />
prima nel suo sguardo era sparita: adesso aveva le iri<strong>di</strong> grigie come<br />
l'acciaio. Irresistibili, ipnotiche. L'attiravano a sé.<br />
"Ma io ti conosco", pensò Cassie. In quell'istante, una strana immagine<br />
le balenò nella mente. Stava fluttuando fuori dal proprio corpo e riusciva a<br />
vedere entrambi, sé e il ragazzo, in pie<strong>di</strong> sulla spiaggia, il sole che brillava<br />
sui capelli <strong>di</strong> lui e lei che lo guardava. Tra loro c'era un filo d'argento che<br />
vibrava e riecheggiava <strong>di</strong> forza.<br />
Un fascio <strong>di</strong> energia che li collegava. Era così reale che quasi allungò<br />
una mano per toccarlo. Correva da cuore a cuore, e stava cercando <strong>di</strong><br />
avvicinarli l'uno all'altra.<br />
Un pensiero, quasi una debole voce che veniva dal profondo del suo<br />
essere, le attraversò la mente. La voce <strong>di</strong>ceva: "Il filo d'argento non potrà<br />
mai essere spezzato, le vostre vite sono collegate. Non potete fuggire l'uno<br />
dall'altra più <strong>di</strong> quanto non potete sfuggire al destino".<br />
All'improvviso, con la stessa velocità con cui erano comparsi,<br />
l'immagine e la voce si <strong>di</strong>ssolsero. Cassie sbatté le palpebre e scosse la<br />
testa per schiarirsi le idee. Il ragazzo, in attesa <strong>di</strong> una risposta, la stava<br />
ancora fissando.<br />
«È stato un piacere aiutarti», <strong>di</strong>sse Cassie, accorgendosi <strong>di</strong> quanto<br />
fossero deboli e inadeguate le sue parole. «E, non mi interessa... quel che è<br />
successo». Il ragazzo le guardò il polso e un lampo argentato gli balenò<br />
negli occhi.<br />
«A me sì», <strong>di</strong>sse. «Sarei dovuto uscire prima».<br />
Cassie scosse <strong>di</strong> nuovo la testa. Per nulla al mondo avrebbe permesso<br />
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