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I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere

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delusione. «An<strong>di</strong>amo, bambina, non sei capace <strong>di</strong> piangere più forte? Se<br />

piangi più forte, forse riuscirai a spegnerla».<br />

Cassie singhiozzava dondolando la testa avanti e in<strong>di</strong>etro mentre le<br />

fiamme si facevano sempre più vicine. Così vicine che qualche lacrima vi<br />

cadde sopra. Cassie non stava più pensando; era semplicemente<br />

terrorizzata. Come un animale in trappola, un <strong>di</strong>sperato e patetico animale<br />

in trappola.<br />

Carne morta carne morta carne morta carne morta.<br />

«Che state facendo? Lasciala andare... Subito!».<br />

La voce arrivò dal nulla, e sulle prime Cassie non cercò neppure <strong>di</strong><br />

localizzarla. Tutto il suo essere era concentrato sul fuoco che, dopo<br />

un'ultima e improvvisa fiammata, si spense in una nuvola soffice <strong>di</strong> cenere<br />

grigia. Faye rimase con un cono <strong>di</strong> carta bruciacchiato in mano.<br />

«Ti ho detto <strong>di</strong> lasciarla!». Qualcosa <strong>di</strong> splendente investì Deborah, ma<br />

non splendente come il fuoco. Splendente come i raggi del sole. O della<br />

luna, quando è piena e talmente luminosa che puoi ad<strong>di</strong>rittura leggere.<br />

Era lei.<br />

La ragazza della casa gialla, la ragazza con i capelli scintillanti. Cassie<br />

era sbalor<strong>di</strong>ta, la fissava come se la vedesse per la prima volta.<br />

Era alta quasi quanto Faye, ma per il resto erano completamente <strong>di</strong>verse.<br />

Faye era prosperosa, lei era magra. Faye era vestita <strong>di</strong> rosso e lei <strong>di</strong> bianco.<br />

Faye aveva una folta chioma <strong>di</strong> capelli neri, lei aveva capelli lunghi, lisci e<br />

scintillanti – come la luce che filtrava dalle finestre.<br />

E ovviamente era bellissima, più bella da vicino <strong>di</strong> quanto aveva intuito<br />

Cassie quando l'aveva vista da lontano. Ma era una bellezza così <strong>di</strong>versa<br />

da quella <strong>di</strong> Faye che <strong>di</strong>fficilmente si poteva pensare che fossero la stessa<br />

cosa. Quella <strong>di</strong> Faye era mozzafiato ma spaventosa. I suoi strani occhi<br />

dorati erano incantevoli, ma ti facevano venir voglia <strong>di</strong> fuggire.<br />

Questa ragazza, invece, sembrava appena uscita da una vetrata colorata.<br />

Per la prima volta Cassie vide i suoi occhi, ver<strong>di</strong> e brillanti, come se<br />

qualcosa li illuminasse dall'interno. Il rosa sulle guance era il suo colore<br />

naturale, non si trattava <strong>di</strong> trucco.<br />

Il petto le andava su e giù per l'in<strong>di</strong>gnazione, e la voce, benché chiara e<br />

musicale, era piena <strong>di</strong> rabbia.<br />

«Quando Tina mi ha detto <strong>di</strong> aver consegnato un bigliettino da parte tua,<br />

ho capito che avevi qualcosa in mente», <strong>di</strong>sse. «Ma questo è inconcepibile!<br />

Per l'ultima volta, Deborah, lasciala andare!».<br />

Lentamente, con riluttanza, Deborah allentò la presa.<br />

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