I diari delle streghe: L'iniziazione - Liberi di Leggere
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con più forza, quasi aggrappandosi a lei. Chiuse gli occhi per un attimo,<br />
mentre Diana riprendeva a tremare. Poi guardò i fratelli Henderson.<br />
«Chris... Doug...».<br />
Doug stava <strong>di</strong>grignando i denti. «Sono stati gli esterni», <strong>di</strong>sse.<br />
«È stata Sally», ringhiò Deborah.<br />
«Non sappiamo chi è stato!», <strong>di</strong>sse Diana infervorata. «E non faremo<br />
nulla finché non scopriremo il colpevole».<br />
Adam annuì. «E tu», <strong>di</strong>sse, rivolto a qualcuno in fondo al gruppo. «Tu<br />
che hai fatto per aiutare?»<br />
«Un accidenti <strong>di</strong> niente», <strong>di</strong>sse Nick con le braccia conserte sul petto e<br />
l'espressione impassibile. Il suo sguardo <strong>di</strong> sfida adesso era fisso su quello<br />
<strong>di</strong> Adam. Era evidente che tra i due non scorresse buon sangue.<br />
«Ci sta dando una mano, Adam», <strong>di</strong>sse Diana anticipando qualunque<br />
cosa Adam avesse intenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re. «È sempre venuto agli incontri ed è<br />
presente anche stanotte. È tutto quello che possiamo chiedergli».<br />
«Io avrei qualcos'altro da chiedergli», <strong>di</strong>sse Adam.<br />
«Chie<strong>di</strong> pure. Non otterrai altro da me», <strong>di</strong>sse Nick voltandosi. «Me ne<br />
vado».<br />
«Oh, non andare...», cominciò Laurel, ma Nick ormai aveva deciso.<br />
«Sono venuto perché me l'ha chiesto Diana, ma adesso basta. Ne ho<br />
avuto abbastanza, per stanotte», <strong>di</strong>sse senza voltarsi. E se ne andò.<br />
Faye si voltò verso Adam rivolgendogli il sorriso più indolente e<br />
abbagliante <strong>di</strong> cui era capace. Poi applaudì. «Gran bel lavoro, Adam. Nelle<br />
ultime tre settimane Diana ha sgobbato come una schiava per tenere unita<br />
la truppa e tu hai <strong>di</strong>strutto tutto in tre minuti. Non avrei saputo fare <strong>di</strong><br />
meglio».<br />
«Oh, falla finita, Faye», la rimproverò Laurel.<br />
Cassie era ancora inginocchiata. Anche se continuava ad abbracciare<br />
Raj, riusciva a vedere, a sentire e a pensare soltanto a una cosa. Le braccia<br />
<strong>di</strong> Adam, le sue braccia, intorno alle spalle <strong>di</strong> Diana.<br />
"Si chiama Adam. E appartiene a lei. Non a me, a lei. E sarà sempre<br />
così".<br />
Non poteva essere. Non era possibile. L'aveva ritrovata, contro ogni<br />
speranza; era venuto da lei. Senza incantesimi d'amore, come attratto<br />
dall'estremo bisogno che Cassie aveva <strong>di</strong> vederlo. Era venuto, ma non<br />
poteva averlo.<br />
Come poteva essere stata così stupida? Come aveva fatto a non capire?<br />
Per tutta la notte si era parlato <strong>di</strong> completare il circolo, <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci membri.<br />
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