14.06.2013 Views

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

4. Alla luce delle argomentazioni esposte, Ingarden giunge a una conclusione<br />

estremamente problematica: se da un lato sostiene con fermezza la diversità dell’opera<br />

teatrale dall’opera letteraria drammatica, per cui «sarebbe falso aggiungere che l’opera<br />

teatrale […] sia una realizzazione della corrispondente opera puramente letteraria» 32 –<br />

una conclusione, questa, vicina a quanto afferma Fischer-Lichte a proposito<br />

dell’impossib<strong>il</strong>ità di una fedeltà della rappresentazione teatrale rispetto al dramma<br />

rappresentato –, d’altra parte <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo ridimensiona l’eterogeneità di queste due forme<br />

artistiche entro i limiti di una “correlazione” 33 , dovuta al sostrato semantico comune. Di<br />

fatto, spiega Ingarden,<br />

ci è possib<strong>il</strong>e parlare di “uno stesso” dramma in due forme diverse, una volta in quella<br />

dell’opera teatrale, un’altra in quella dell’opera puramente letteraria 34 .<br />

Raffrontando la forma letteraria e quella teatrale dell’opera d’arte, Ingarden stab<strong>il</strong>isce che<br />

l’opera teatrale altro non è che un “caso limite” dell’opera letteraria, in quanto,<br />

nonostante evidenti diversità, esse condividono molte caratteristiche. Secondo Ingarden,<br />

l’opera teatrale è strutturata in strati analoghi a quelli costituenti l’opera letteraria, per<br />

quanto arricchiti da ulteriori elementi e con funzioni debitamente modificate: l’opera<br />

teatrale consta, infatti, di “unità di significato” e di “formazioni sonoro-linguistiche”<br />

coincidenti con quelle del dramma scritto, ovvero include <strong>il</strong> “testo principale”<br />

preservandone le potenzialità rappresentative; essa inoltre è “polifonica” quanto l’opera<br />

letteraria, in quanto è sintesi di formazioni estetiche eterogenee che creano una rete<br />

armonica di relazioni, ma mantiene anche <strong>il</strong> proprio statuto autonomo e, di conseguenza,<br />

la propria visib<strong>il</strong>ità 35 . Parimenti all’opera letteraria, l’opera teatrale mantiene inoltre <strong>il</strong><br />

carattere intenzionale delle oggettività rappresentate e può contenere “qualità<br />

ma anche in quello di una sua effettiva produzione (come produzione di sensi, di conoscenze, di eventi, di<br />

vissuti)», M. De Marinis, Semiotica del teatro cit., p. 178.<br />

32<br />

R. Ingarden, L’opera d’arte letteraria cit., p. 426.<br />

33<br />

Ibid., p. 427.<br />

34<br />

Ibid. Alla stessa conclusione giunge Schmid, vedi nota 6.<br />

35<br />

In relazione allo strato delle “formazioni sonoro-linguistiche”, Ingarden spiega l’opera d’arte letteraria come<br />

una “polifonia” generata dalla confluenza dei caratteri estetici di ciascun strato in un corpo unico<br />

sovraordinato – <strong>il</strong> testo letterario – che si configura come un tessuto di relazioni tra componenti estetiche<br />

differenti che non si annullano nel tutto, al contrario si mostrano con i propri tratti distintivi (L’opera d’arte<br />

letteraria cit., p. 119). Una diversa definizione di “polifonia” dell’opera teatrale si deve a Erika Fischer-Lichte.<br />

Secondo la studiosa, per “polifonia” dello spettacolo teatrale si intende una precisa qualità derivante dalla<br />

collaborazione di più soggetti in fase di gestazione e orchestrazione dello spettacolo: ogni soggetto crea un<br />

proprio testo che confluisce nell'opera teatrale, dall’interazione tra i diversi testi nasce appunto la “polifonia”<br />

(E. Fischer-Lichte, Semiotik des Theaters cit., pp. 33-34).<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

116

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!