Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...
Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...
Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />
funzioni che […] si attendono a vicenda, affinché, sostenendosi a vicenda, si influenzino<br />
completamente e in questo influsso non si limitino semplicemente a stab<strong>il</strong>ire l’unità di<br />
senso della proposizione, ma anche a mettere in azione la funzione dell’intera<br />
proposizione in essi fondata». E alcune righe sotto aggiunge: «proprio dal fatto che<br />
secondo <strong>il</strong> predicato che rientra nella proposizione si verifica un mutamento di soggetto si<br />
dimostra come gli elementi del contenuto di senso della proposizione si adeguino l’un<br />
l’altro e in questo adeguamento formino un’unità di senso» 53 .<br />
Con ciò Ingarden ha spiegato in che senso la proposizione prescriva ai suoi elementi la<br />
funzione che devono avere e, inversamente, perché essa risulti dalle funzioni stesse di<br />
questi elementi. Se un nome e un verbo infatti non “funzionassero” in un certo modo,<br />
allora la proposizione non potrebbe richiedere questi due elementi per costituire un’unità<br />
di senso; ma solo due elementi che possiedano queste due distinte funzioni possono<br />
costituirne una – in tal senso è dunque la proposizione a determinare quali funzioni le<br />
servano per costituirsi.<br />
Ulteriore momento distintivo della proposizioni rispetto ai suoi singoli elementi è<br />
l’intenzionalità:<br />
Essa non è né puramente nominale, quindi che indica e determina direttamente, né<br />
puramente verbale, quindi che esplica […]. Per <strong>il</strong> momento accontentiamoci col dire che<br />
questa funzione consiste in una sintesi propria ai due distinti tipi di intenzionalità, quello<br />
nominale e quello verbale. […] Anche <strong>il</strong> suo correlato è unico nel suo genere; non è un<br />
“oggetto”, ma nemmeno un semplice “stato” […] corrispondente al verbo isolato. È uno<br />
“stato di cose” 54 .<br />
Il punto essenziale da trattenere, rispetto al passo citato, è che l’intenzionalità della<br />
proposizione risulta essere «una sintesi propria ai due distinti tipi di intenzionalità, quello<br />
nominale e quello verbale», la quale ha per correlato uno stato di cose.<br />
Con ciò si può considerare conclusa la parte di questo studio ricostruttiva dell’idea<br />
ingardeniana di unità di significato. Abbiamo deciso di non trattare le analisi di Ingarden<br />
relative alle unità superiori (rispetto alla proposizione) di significato in quanto dal punto di<br />
vista teorico e rispetto all’interesse di fondo, sotteso al libro, ci sembra che non<br />
aggiungano elementi all’analisi. Solo un’ultima precisazione è importante: da quanto<br />
53 Ibid., p. 187.<br />
54 Ibid., p. 188. Per quanto concerne <strong>il</strong> correlato intenzionale della proposizione possiamo solo rimandare al<br />
§22 de L’opera d’arte letteraria e osservare che si tratta di un’oggettività composita, la cui forma corrisponde<br />
all’“esser-b di A”, ovvero un’entità in cui l’oggetto “A” è in un certo modo “b”. Va detto poi che <strong>il</strong> correlato<br />
intenzionale è prodotto. Questa funzione produttiva, svolta necessariamente dalla proposizione, è alla base<br />
della costituzione delle oggettività rappresentate e in parte degli aspetti schematizzati che costituiscono<br />
rispettivamente l’essere e <strong>il</strong> modo di apparire delle finzioni dispiegate nell’opera letteraria. Tutto ciò esula però<br />
dall’oggetto specifico di questo studio.<br />
Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />
60