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Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

Emerge così una visione del mondo finzionale come mondo “quasi-reale”, popolato da<br />

oggettività ugualmente definib<strong>il</strong>i come “quasi-reali”, esibite dagli stati di cose intenzionali.<br />

Si tratta di un mondo creato dagli atti rappresentativi dell’autore <strong>il</strong> quale attraverso<br />

proposizioni dispiega una serie di stati di cose che “simulano” la realtà. Tali proposizioni<br />

hanno una funzione di “quasi-contenimento”, di “quasi-realizzazione finzionale”:<br />

nonostante le proposizioni siano un “nulla” dal punto di vista dell’autonomia ontologica –<br />

esattamente come, nello stesso senso, è un “nulla” l’opera letteraria nel suo complesso 18<br />

– grazie al proprio contenuto quasi-reale riescono a dotare l’opera narrativa di uno strato<br />

oggettuale.<br />

3. L’indeterminatezza del personaggio di finzione<br />

La delineazione delle oggettività rappresentate si realizza per Ingarden nel cosiddetto<br />

terzo strato dell’opera letteraria, in collaborazione con <strong>il</strong> primo e <strong>il</strong> secondo strato 19 . La<br />

possib<strong>il</strong>ità di ottenere oggettività rappresentate in una modalità quasi-reale è assicurata<br />

dalla dall’unità di significato del nome che si direziona all’oggettività in questione.<br />

Nell’unità di significato nominale sono compresi quattro elementi:<br />

- <strong>il</strong> fattore intenzionale di direzione, che consente <strong>il</strong> riferimento della parola proprio<br />

a “questo” oggetto;<br />

- <strong>il</strong> contenuto materiale, che determina qualitativamente l’oggetto, al cui interno<br />

possiamo distinguere elementi costanti ed elementi variab<strong>il</strong>i;<br />

- <strong>il</strong> contenuto formale, che determina la struttura formale dell’oggetto, ciò che lo<br />

caratterizza come “cosa”, “evento”, “processo” etc.;<br />

- un fattore di caratterizzazione esistenziale, che stab<strong>il</strong>isce la natura reale o ideale di<br />

un oggetto.<br />

Tutti i fattori contenuti nell’unità di significato nominale concorrono alla definizione del<br />

personaggio di finzione: <strong>il</strong> contenuto formale ne fornisce la struttura formale (Amleto è un<br />

essere umano); <strong>il</strong> fattore di direzione intenzionale garantisce la direzione a quell’unico<br />

personaggio; <strong>il</strong> contenuto materiale ne esprime le caratteristiche concrete; la<br />

caratterizzazione esistenziale ne assicura quella “realtà” per cui Amleto esisterebbe se<br />

fosse reale.<br />

A questi quattro elementi si può eventualmente aggiungerne un quinto, quale la<br />

«posizione esistenziale» 20 dell’oggetto, <strong>il</strong> suo esistere o meno all’interno del contesto<br />

18 Ibid., p. 475.<br />

19 Primo strato è quello delle formazioni sonoro-linguistiche; <strong>il</strong> secondo quello delle unità di significato. È<br />

l’unità armonica degli strati ad assicurare «<strong>il</strong> carattere polifonico essenziale» dell’opera letteraria. Vedi Ibid., p.<br />

86.<br />

20 Ibid., p. 135.<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

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