Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...
Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...
Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />
Sulle funzioni del linguaggio intervengono svariati fattori extra-testuali, tra cui <strong>il</strong> “modo” e<br />
<strong>il</strong> “tono” dell’enunciazione, dai quali dipendono sia la “funzione espressiva” sia la “funzione<br />
di comunicazione e di influenza” e a cui si aggiunge un terzo fattore: <strong>il</strong> “contenuto”, ciò di<br />
cui si parla. “Modo”, “tono” e “contenuto” dell’enunciazione – nel caso di un “dialogo<br />
attivo” in cui i parlanti mirano a ottenere una reazione dai rispettivi interlocutori – servono<br />
a stimolare un preciso atteggiamento o a inst<strong>il</strong>lare un dato pensiero in chi ascolta,<br />
facendo generalmente leva sulla risposta con cui l’animo umano, per natura,<br />
contraccambia certi impulsi (ad esempio a parole cortesi segue cortesia, a parole che<br />
esprimono preoccupazione segue un atteggiamento ovvero un discorso preoccupato, etc.)<br />
e ponendo l’accento su argomenti d’interesse condiviso 53 . In realtà, “modo”, “tono” e<br />
“contenuto” dell’enunciazione esercitano un’influenza diversa a seconda che si consideri <strong>il</strong><br />
circuito comunicativo che si instaura all’interno della rappresentazione oppure la<br />
comunicazione extra-spettacolare che ha come destinatari gli spettatori. All’interno della<br />
situazione spettacolare l’influenza può risultare “diretta” o “indiretta” a seconda che le<br />
parole producano effetti immediati oppure conseguenti successivamente, a dialogo<br />
ultimato. L’influenza interna – secondo Ingarden – ha efficacia sia individuale che<br />
reciproca, in quanto, alternando <strong>il</strong> ruolo di parlante e ascoltatore, uno stesso personaggio<br />
ora influenza ora viene influenzato. Non solo: poiché «parlare con qualcuno significa<br />
pensare “ad alta voce”, un pensare che noi stessi ascoltiamo e del quale diveniamo più<br />
consapevoli» 54 , succede che i personaggi, esplicitando i propri pensieri e sentimenti,<br />
esercitano un potere modificatore anche su se stessi, che <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo chiama «autoinfluenza»<br />
55 . Per Ingarden, la “funzione di auto-influenza” resta circoscritta al mondo della<br />
finzione teatrale, ciò nonostante essa appare estremamente versat<strong>il</strong>e: oltrepassando <strong>il</strong><br />
confine che separa la finzione dalla realtà, si potrebbe rapportare la “funzione di autoinfluenza”<br />
non al personaggio ma all’attore, aprendo così scenari speculativi di vivo<br />
interesse per gli studi teatrali contemporanei, impegnati a raccontare sotto un prof<strong>il</strong>o<br />
scientifico, oltre che storico-culturale, l’arte della recitazione.<br />
Sul piano extra-spettacolare la “funzione di influenza” va osservata – come già detto –<br />
rispetto allo spettatore, tenendo conto in primo luogo di alcune variab<strong>il</strong>i che ne<br />
condizionano l’efficacia: la posizione del destinatario esterna al mondo rappresentato, la<br />
sua esclusione dall’azione e dal dialogo, l’atteggiamento estetico che egli assume dinanzi<br />
a un’opera teatrale. Dati questi fattori, incidenti su tutte le funzioni del linguaggio<br />
53 Al «dialogo attivo» Ingarden contrappone <strong>il</strong> «dialogo tranqu<strong>il</strong>lo», in cui i parlanti scambiano informazioni<br />
senza essere coinvolti emotivamente. Completamente estraneo al contesto teatrale, <strong>il</strong> «dialogo tranqu<strong>il</strong>lo»<br />
risulta, nella maggioranza dei casi, una formulazione teorica, ciò nonostante conserva un grado minimo di<br />
influenza, ingenerata all’attivazione del processo di comprensione dell’enunciazione. L’opera d’arte letteraria<br />
cit., p. 504.<br />
54 Ibid., p. 508.<br />
55 Ibid.<br />
Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />
123