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Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />
passa alla funzione specifica degli aspetti schematizzati nell’opera letteraria, arricchendosi<br />
quindi di un terzo momento.<br />
Nell’opera d’arte letteraria ci troviamo di fronte a una varietà infinita di qualità<br />
determinate e la causa di questa potenzialità infinita risiede nel fatto che la<br />
rappresentazione delle oggettività avviene per mezzo di espressioni nominali e di intere<br />
proposizioni 19 . All’interno della delineazione nominale sono presenti due aspetti: quello<br />
formale, vale a dire schematico, assicura l’unità dell’oggetto delineato, quello materiale è<br />
infinito poiché racchiude infinite possib<strong>il</strong>i qualità materiali che possono determinare e<br />
specificare ulteriormente lo schema formale:<br />
Per questo né l’oggetto rappresentato secondo <strong>il</strong> suo contenuto è definito chiaramente in<br />
ogni suo aspetto, né è infinito <strong>il</strong> numero delle caratteristiche determinate o anche solo<br />
rappresentate che gli si attribuiscono positivamente: è delineato solo uno schema formale<br />
di infiniti punti di determinazione, che rimane quasi sempre vuoto 20 .<br />
Assistiamo quindi a una scissione all’interno della rappresentazione dell’oggettività tra <strong>il</strong><br />
contenuto formale e <strong>il</strong> contenuto materiale. È la formazione schematica che mantiene i<br />
diversi elementi in uno stato di vera e propria potenzialità, una potenzialità strutturale<br />
che, nel caso degli oggetti puramente intenzionali, non può essere superata, una<br />
potenzialità che potrebbe essere avvicinata a una “condizione trascendentale” dell’opera<br />
d’arte letteraria. Nell’opera letteraria gli aspetti – scrive Ingarden – «non sono prodotti<br />
attraverso l’esperienza di un qualsiasi individuo, ma hanno <strong>il</strong> motivo della loro<br />
determinazione e della loro esistenza, in un certo senso potenziale, negli stati di cose<br />
creati dalle proposizioni, vale a dire negli oggetti rappresentati da queste» 21 .<br />
Gli aspetti schematizzati dell’opera d’arte letteraria sono determinati negli stati di cose<br />
creati dalle proposizioni. Sono proprio gli stati di cose che nella rappresentazione<br />
permettono <strong>il</strong> ponte tra lo strato del significato (che segna l’eteronomia degli oggetti<br />
puramente intenzionali) e quello della quasi-realtà degli oggetti (che segna invece <strong>il</strong> loro<br />
riferimento alla realtà). Lo schema è un’idealizzazione, una struttura formale che permette<br />
l’autonomia delle caratteristiche concrete che sono rappresentate nell’opera letteraria ed è<br />
quindi la natura schematica degli aspetti a realizzare la sintesi tra idealismo e realismo.<br />
La rappresentazione come Darstellung si realizza nell’attualizzazione degli aspetti<br />
potenzialmente infiniti che sono pronti a disposizione e che diversi fattori (anche quelli<br />
sonori) contribuiscono a predeterminare. Scrive Ingarden:<br />
19 Ibid., p. 342.<br />
20 Ibid., p. 344.<br />
21 Ibid., p. 361.<br />
Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />
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