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Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

In quest’ottica funzionale e basata sulla semantica, <strong>il</strong> materiale sonoro della fonologia è<br />

connesso a W e all’unità di significato attraverso la relazione di “realizzazione”. A questo<br />

proposito, può essere ut<strong>il</strong>e riportare una lunga citazione di Ingarden:<br />

L’impiego di un determinato significato tra un insieme di altri significati da esso distinti che<br />

stanno tra di loro in relazioni diverse fa sì che sia istituita una coordinazione univoca tra i<br />

significati e le loro espressioni. È quindi sensato scegliere come “espressione” di un<br />

identico significato qualcosa che sia altrettanto identico quanto <strong>il</strong> significato stesso. Ma<br />

tanto la natura del materiale concreto (acustico, ottico, etc.) che può essere impiegato<br />

nella formazione del suono di parola quanto, d’altra parte, <strong>il</strong> numero per principio<br />

indeterminato dei casi in cui può presentarsi uno stesso identico significato in connessioni<br />

diverse, rendono impossib<strong>il</strong>e che ciò che funge come espressione esterna di un significato<br />

identico sia un qualche oggetto individuale e reale o un caso reale. È perciò inevitab<strong>il</strong>e che<br />

in questi casi singoli ci si serva di un materiale concreto che non è lo stesso ma soltanto<br />

sim<strong>il</strong>e; ma pertanto esso forma non già <strong>il</strong> suono di parola (Wortlaut) ma solo la base<br />

“sensib<strong>il</strong>e” per la concretizzazione di un’identica figura tipica che poi fa da suono di parola.<br />

Questa figura che concerne <strong>il</strong> suono di parola è, per così dire, “imposta” mediante <strong>il</strong><br />

significato identico al concreto materiale sonoro e perciò portata a manifestazione. Ed è<br />

sempre questa figura che appartiene al significato e lo sostiene 27 .<br />

La relazione tra W e l’unità di significato dev’essere una relazione “uno a uno”, soprattutto<br />

a causa dalla “strettura” della relazione espressiva di cui ho già parlato. Il fatto evidente<br />

che c’è una pluralità di manifestazioni sonore per una stessa unità di significato potrebbe<br />

apparire come un’obiezione alla fonologia solo nel caso in cui la fonologia sia ridotta allo<br />

studio del solo materiale sonoro – sia ridotta alla fonetica. Per cui, a questo punto,<br />

comprendiamo fino a che punto sia importante che la fonologia si distingua dalla fonetica,<br />

e soprattutto come questa distinzione vada di pari passo con la possib<strong>il</strong>ità della fonologia<br />

di solidarizzare con la semantica.<br />

È solo all’interno di questo doppio movimento della fonologia (rispetto alla fonetica e alla<br />

semantica) che la dimensione puramente materiale della fonologia trova la sua giusta<br />

collocazione. Il materiale sonoro, allora, non è affatto escluso dalla fonologia di Ingarden,<br />

bensì esso realizza l’unità di significato che W esprime. Pertanto, <strong>il</strong> materiale sonoro è la<br />

realizzazione dell’espressione (W) dell’unità di significato 28 . Ecco <strong>il</strong> motivo per cui Ingarden<br />

27 L’opera d’arte letteraria cit., §9, pp. 95-96 (LKW, pp. 34-35); cfr. anche §13, pp. 120-121 (LKW, p. 58).<br />

28 Faccio notare che anche nei Grundzüge der Phonologie (cit.) di Trubetzkoi (vedi I.2., p. 36) <strong>il</strong> fonema è<br />

realizzato dalla sua materialità sonora. Ingarden condivide con lui l’impiego di questa importante relazione di<br />

realizzazione. Come accenneremo più avanti, anche questa idea di “realizzazione” sembra provenire dalla<br />

Prima delle Ricerche logiche (cit.) di Husserl. Va però detto che in questo contesto husserliano Realisation non<br />

è la relazione tra un significato e la sua espressione, bensì tra <strong>il</strong> significato in quanto solamente inteso (cioè,<br />

secondo Husserl, quel significato che solo può essere propriamente espressivo) e <strong>il</strong> significato riempito da<br />

un’intuizione della cosa significata.<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

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