14.06.2013 Views

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Vol. 4 – Anno 2012 – Numero 4 La realtà della finzione <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

esaminare per se stessa. Tali fasi non sono dunque da riportare ai «momenti in cui<br />

l’autore ha scritto la sua opera o a quelli in cui l’eventuale lettore legge la sua opera» 22 .<br />

Nella prospettiva di Lukács la cautela di Ingarden – giusta e necessaria nell’ordine del suo<br />

discorso – non ha ragione di essere. Il tempo del romanzo per Lukács non è altro da<br />

quello dell’autore e dei lettori: è la stessa temporalità in cui la loro vita trova<br />

dispiegamento, la temporalità che quest’ultima si trova a fronteggiare. Il lettore ritrova nel<br />

romanzo <strong>il</strong> “tempo effettivo” 23 del mondo e del suo agire in esso. Vale a dire: <strong>il</strong> tempo del<br />

romanzo, per Lukács, non è un tempo analogo a quello reale, com’è per Ingarden. Il<br />

tempo del romanzo è <strong>il</strong> tempo reale. La temporalità del romanzo esprime e configura<br />

quella del mondo, vi è connessa in maniera essenziale. Questo significa che la distinzione,<br />

essenziale alla fenomenologia ingardeniana, tra <strong>il</strong> piano del reale e quello dell’opera,<br />

ovvero tra <strong>il</strong> primo e la quasi-realtà della seconda, è assente nella Teoria del romanzo. È<br />

assente in quanto nell’orizzonte lukácsiano – che a Hegel è improntato – non vi è una<br />

distinzione di diversi livelli ontologici. Il mondo e <strong>il</strong> romanzo si trovano, nell’orizzonte della<br />

Teoria del romanzo, su uno stesso piano. Entro quest’ordine di considerazioni si può<br />

r<strong>il</strong>evare quanto Ingarden scrive a proposito di quegli oggetti che «per loro essenza non<br />

possono essere “in actu”» 24 . Egli afferma che per tali oggetti «le oggettività corrispondenti<br />

non sono affatto nel tempo, come per esempio gli oggetti ideali individuali, le idee e le<br />

essenze» 25 . Le idee non sono nel tempo. Di un rapporto tra tempo e idea – e si tratta di<br />

un rapporto essenziale nel discorso del testo – parla anche Lukács. Egli scrive: «<strong>il</strong> tempo<br />

costituisce la discrepanza più vistosa tra l’idea e la realtà» 26 . Ma non è certo la non<br />

temporalità dell’ideale a essere qui da r<strong>il</strong>evare. Il punto è piuttosto la trattazione che<br />

Ingarden e Lukács fanno del rapporto tra l’elemento ideale e <strong>il</strong> tempo. Ingarden considera<br />

la non appartenenza degli oggetti ideali al tempo. Per la Teoria del romanzo la questione<br />

è piuttosto quella della relazione «tra l’idea e la realtà» 27 , ovvero tra l’idea e <strong>il</strong> tempo. In<br />

questione è una soggettività autosufficiente, eticamente auto-normante, che si presenta<br />

come norma originaria dell’essere. In questo istituirsi all’interno del recinto chiuso<br />

dell’interiorità <strong>il</strong> soggetto rinuncia al suo rapporto con <strong>il</strong> mondo esterno; salvo poi cedere<br />

di fronte «allo scorrere monotono e costante del tempo» 28 . L’autore esprime così <strong>il</strong><br />

desiderio e <strong>il</strong> tentativo dell’uomo di rifugiarsi nella propria interiorità, e sottrarsi così alla<br />

potenza necessitante del tempo: «<strong>il</strong> tempo […] è la volontà della vita di permanere nella<br />

propria immanenza pienamente conchiusa» 29 . Nel momento in cui una soggettività chiusa<br />

22<br />

Ibid., pp. 325-326.<br />

23<br />

Ibid., p. 113.<br />

24<br />

R. Ingarden, L’opera d’arte letteraria cit., p. 328.<br />

25<br />

Ibid.<br />

26<br />

G. Lukács, Teoria del romanzo cit., p. 113.<br />

27<br />

Ibid., p. 114.<br />

28<br />

Ibid.<br />

29<br />

Ibid., p. 115.<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

93

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!