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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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L’Algoritmo <strong>di</strong> Viterbi 109<br />

corrispondente al s egnale ricevuto, rappresentata nello stesso spazio. Va da se che, in<br />

questo caso, la probabilità che due sequenze ammissibili abbiano la stessa <strong>di</strong>stanza da<br />

quella ricevuta è nulla.<br />

Già questa sola considerazione ci fa intuire che l’impiego della deco<strong>di</strong>fica soft<br />

migliora le prestazioni del sistema in termini <strong>di</strong> probabilità d’errore.<br />

Al crescere della lunghezza dei messaggi da deco<strong>di</strong>ficare, appare chiaro che<br />

l’approccio sopra descritto seppur formalmente corretto <strong>di</strong>venta improponibile in pratica,<br />

sia per la crescita esponenziale del numero <strong>di</strong> sequenze ammissibili, sia per il<br />

ritardo che un deco<strong>di</strong>ficatore siffatto comporterebbe. Sarebbe infatti in<strong>di</strong>spensabile<br />

attendere la ricezione dell’intera sequenza prima che il processo <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>fica abbia<br />

inizio.<br />

14.2 - L’algoritmo <strong>di</strong> Viterbi<br />

In questo paragrafo descriveremo un algoritmo <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>fica che, con mo<strong>di</strong>fiche<br />

non concettuali, può essere impiegato sia per deco<strong>di</strong>ficatori hard che soft dei co<strong>di</strong>ci<br />

convoluzionali.<br />

In quel che segue chiameremo:<br />

metrica <strong>di</strong> ramo la <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> Hamming, o il quadrato della <strong>di</strong>stanza Euclidea, tra gli<br />

bit<br />

co<strong>di</strong>ficati che etichettano il ramo e la porzione <strong>di</strong> sequenza<br />

ricevuta corrispondente precisamente<br />

∑ ̆( )<br />

( )<br />

(14.2.1)<br />

∑ ( ) ( )<br />

{<br />

(ad apice abbiamo in<strong>di</strong>cato la sezione <strong>di</strong> trellis cui il ramo appartiene ed i pe<strong>di</strong>ci,<br />

in<strong>di</strong>viduano lo stato <strong>di</strong> partenza e quello <strong>di</strong> arrivo del ramo in esame);<br />

percorso una sequenza ininterrotta <strong>di</strong> rami che origina in in<br />

lunghezza del percorso il numero <strong>di</strong> rami compongono il percorso<br />

metrica <strong>di</strong> percorso la somma delle metriche <strong>di</strong> ramo che compongono il percorso;<br />

cammino una sequenza ininterrotta <strong>di</strong> rami del tipo<br />

lunghezza del cammino il numero <strong>di</strong> rami compongono il cammino<br />

metrica <strong>di</strong> cammino la somma delle metriche dei rami che lo compongono;<br />

Abbiamo detto che il deco<strong>di</strong>ficatore conosce lo stato iniziale in cui si trova il<br />

co<strong>di</strong>ficatore all’arrivo <strong>di</strong> una sequenza informativa, supponiamo sia lo stato zero. Al<br />

primo passo, osservando la sequenza ricevuta, il deco<strong>di</strong>ficatore può etichettare ciascuno

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