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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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92 Capitolo - 11 - <strong>Appunti</strong> <strong>di</strong> <strong>Teoria</strong> dell’Informazione e Co<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> una costellazione QAM, è anche legittimo permutare le colonne della matrice ,<br />

questa operazione equivale in sostanza ad etichettare <strong>di</strong>versamente le <strong>di</strong>mensioni dello<br />

spazio .<br />

( )<br />

È ovvio che permutando opportunamente le colonne della si può ottenere<br />

una matrice del tipo:<br />

(11.1.1)<br />

un co<strong>di</strong>ce lineare a blocchi la cui matrice generatrice assume la forma (11.1.1) si <strong>di</strong>ce<br />

sistematico tale denominazione è dovuta al fatto che i primi bit della parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce<br />

coincidono con i bit informativi, i restanti sono utilizzati per effettuare i controlli<br />

<strong>di</strong> parità definiti dalle colonne della matrice .<br />

In pratica in corrispondenza ad ogni co<strong>di</strong>ce lineare a blocco non ambiguo esiste<br />

sempre un co<strong>di</strong>ce sistematico ad esso equivalente. L’utilizzo dei co<strong>di</strong>ci sistematici è<br />

quin<strong>di</strong> auspicabile, in quanto, solo per fare un esempio, consente <strong>di</strong> non effettuare<br />

nessuna deco<strong>di</strong>fica sulla parola ricevuta, limitandosi ad osservarne i primi bit,<br />

accettando in questo caso un degrado delle prestazioni a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione<br />

della complessità del sistema.<br />

11.2 - Matrice <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> parità<br />

Dato un co<strong>di</strong>ce lineare a blocco sistematico, in<strong>di</strong>chiamo con la generica<br />

parola d’ingresso e con la generica parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce. Se pren<strong>di</strong>amo in considerazione<br />

soltanto le ultime componenti della parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce, ponendo<br />

possiamo scrivere:<br />

[ ] (11.2.1)<br />

sostituendo a la sua espressione in termini della matrice<br />

otteniamo:<br />

[ ] [ ] ( )<br />

(11.2.2)<br />

Sempre in virtù del fatto che il co<strong>di</strong>ce è sistematico possiamo scrivere anche:<br />

che ci suggerisce <strong>di</strong> riscrivere l’ultima eguaglianza nella (11.2.2) nella forma:<br />

(11.2.3)<br />

[ ] (11.2.4)<br />

La matrice che compare nella precedente prende il nome <strong>di</strong> matrice <strong>di</strong><br />

controllo <strong>di</strong> parità (parity check matrix), in quanto la (11.2.4) è sod<strong>di</strong>sfatta da tutte e<br />

sole le parole <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce.

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