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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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86 Capitolo - 10 - <strong>Appunti</strong> <strong>di</strong> <strong>Teoria</strong> dell’Informazione e Co<strong>di</strong>ci<br />

La precedente presuppone la conoscenza della <strong>di</strong>stribuzione dei pesi, purtroppo<br />

detta funzione non è nota per molti dei co<strong>di</strong>ci d’uso comune, in questo caso può essere<br />

utile una maggiorazione della (10.7.2) che si basa sulla considerazione che in ogni caso<br />

deve essere:<br />

( ) ( ) (10.7.3)<br />

non possono cioè esservi più pattern d’errore <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> quante non siano le parole <strong>di</strong><br />

aventi quel peso. Potremo quin<strong>di</strong> certamente scrivere:<br />

( ) ∑ ( ) ( ) (10.7.4)<br />

10.8 - Laterali <strong>di</strong> un sottogruppo<br />

Premesso che in questo paragrafo per como<strong>di</strong>tà utilizzeremo la notazione<br />

moltiplicativa per in<strong>di</strong>care la legge <strong>di</strong> composizione <strong>di</strong> un gruppo, in<strong>di</strong>cheremo quin<strong>di</strong><br />

con l’elemento neutro del gruppo, consideriamo un gruppo abeliano ed un suo<br />

sottogruppo . Ricor<strong>di</strong>amoci che, per definizione <strong>di</strong> sottogruppo, è chiuso rispetto<br />

alla legge <strong>di</strong> composizione <strong>di</strong> .<br />

Consideriamo adesso un generico elemento non appartenente a , se<br />

componiamo questo elemento con gli elementi <strong>di</strong> otteniamo un sottoinsieme <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sgiunto da . Se infatti risultasse che, per un qualche elemento <strong>di</strong> ,<br />

, ciò implicherebbe che e quin<strong>di</strong> , ma se<br />

allora essendo gruppo vi appartiene anche , contro l’ipotesi. viene denominato<br />

laterale, coinsieme o coset <strong>di</strong> .<br />

Consideriamo adesso, se esiste, un elemento che non appartiene né a né a ,<br />

sia . Anche , composto con gli elementi <strong>di</strong> , genera un sottoinsieme <strong>di</strong> ovviamente<br />

<strong>di</strong>sgiunto da , ma anche da ; se infatti esistesse tale che ˜<br />

, ciò implicherebbe ˜ che implicherebbe contro l’ipotesi.<br />

Possiamo quin<strong>di</strong> concludere che i laterali <strong>di</strong> un sottogruppo se non sono <strong>di</strong>sgiunti sono<br />

coincidenti.<br />

Appare chiaro che ogni sottogruppo <strong>di</strong> un gruppo induce una partizione in laterali<br />

del sottogruppo. Si può facilmente verificare che tutti i laterali hanno la stessa<br />

car<strong>di</strong>nalità del sottogruppo cui sono associati e che ogni elemento <strong>di</strong> un laterale,<br />

composto con gli elementi del sottogruppo, è in grado <strong>di</strong> generare il laterale cui<br />

appartiene. È quin<strong>di</strong> legittimo scegliere in corrispondenza ad ogni laterale un suo

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