Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo
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Co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Hamming e loro Duali 97<br />
le righe della matrice generatrice, tale combinazione lineare, a ben vedere, consiste nel<br />
cancellare un sottoinsieme <strong>di</strong> righe dalla matrice generatrice e sommare le restanti.<br />
Per semplificare il ragionamento immaginiamo <strong>di</strong> aggiungere alla matrice una<br />
colonna nulla, sia ˜ la matrice estesa così ottenuta. Osserviamo che le parole del co<strong>di</strong>ce<br />
( ) generato da ˜ <strong>di</strong>fferiscono da quelle generate da solo per il fatto <strong>di</strong> avere un<br />
bit in più, che essendo generato dalla colonna identicamente nulla, vale<br />
sistematicamente . Possiamo quin<strong>di</strong> affermare che le parole corrispondenti dei due<br />
co<strong>di</strong>ci, cioè generate dalla stessa parola <strong>di</strong> hanno lo stesso peso.<br />
Osserviamo adesso che la cancellazione <strong>di</strong> una riga in ˜ da luogo ad una<br />
sottomatrice ˜ ( ) che ha le colonne uguali a due a due; se cancellassimo due righe<br />
avremmo una sottomatrice ˜ ( ) con colonne uguali a quattro a quattro e così via.<br />
In generale quin<strong>di</strong> cancellando righe <strong>di</strong> ˜ , con 0 j k , avremo una<br />
sottomatrice ˜ ( ) <strong>di</strong> righe con solo colonne <strong>di</strong>stinte che non potranno essere<br />
altro se non tutte le parole binarie <strong>di</strong> bit.<br />
Il peso della parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce ottenuta componendo le righe <strong>di</strong> ˜ ( ) , è<br />
uguale al numero <strong>di</strong> colonne che hanno un numero <strong>di</strong>spari <strong>di</strong> al loro interno. Ci si<br />
convince facilmente che esattamente la metà delle colonne <strong>di</strong>verse tra loro hanno<br />
peso <strong>di</strong>spari. Il peso della parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce ottenuta componendo le righe vale<br />
, in<strong>di</strong>pendente dal numero <strong>di</strong> righe cancellato, pur <strong>di</strong> non cancellarle<br />
tutte, in questo caso otterremo la parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce nulla che ha peso .<br />
Possiamo quin<strong>di</strong> concludere che la <strong>di</strong>stanza minima per co<strong>di</strong>ci generati da matrici<br />
<strong>di</strong> tipo ˜ , o da matrici <strong>di</strong> tipo vale , che è anche, la <strong>di</strong>stanza tra due parole <strong>di</strong><br />
co<strong>di</strong>ce qualsiasi.<br />
12.3 - Co<strong>di</strong>ci ortogonali e transortogonali<br />
Immaginiamo <strong>di</strong> utilizzare un co<strong>di</strong>ce generato da una matrice del tipo ˜ ,<br />
introdotta nel paragrafo 12.1 - , con una segnalazione <strong>di</strong> tipo antipodale, associando<br />
cioè ai bit un impulso <strong>di</strong> segnalazione in banda base ( ) (la cui durata, per<br />
semplicità possiamo pensare sia non maggiore dell’intervallo <strong>di</strong> segnalazione ), e ai<br />
bit il suo opposto. Alla generica parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce verrà quin<strong>di</strong> associato il segnale in<br />
banda base:<br />
( ) ∑( ) ( ( ) ) (12.3.1)