Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo
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134 Capitolo - 19 - <strong>Appunti</strong> <strong>di</strong> <strong>Teoria</strong> dell’Informazione e Co<strong>di</strong>ci<br />
seguenti<br />
( ) ( ) ( ):<br />
equazioni che devono essere sod<strong>di</strong>sfatte dai coefficienti del polinomio<br />
∑ (19.4.4)<br />
ciascuna delle equazioni appena scritte coinvolge simboli consecutivi della<br />
parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce e può quin<strong>di</strong> essere utilizzata come controllo <strong>di</strong> parità qualora si<br />
intenda utilizzare il co<strong>di</strong>ce per la correzione <strong>di</strong> errore. Le (19.4.4) potrebbero anche<br />
essere utilizzate per implementare un co<strong>di</strong>ficatore sistematico utilizzando un filtro FIR.<br />
Infatti nella prima delle (19.4.4) possiamo scegliere arbitrariamente ,<br />
(in sostanza la parola informativa) e calcolare , quin<strong>di</strong> utilizzare nella seconda<br />
per calcolare e così via fino ad ottenere una parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce. In<br />
sostanza si risolvono ricorsivamente equazioni del tipo<br />
Nell’incognita<br />
∑ (19.4.5)<br />
tali equazioni ammettono certamente soluzione dal momento che<br />
deve essere <strong>di</strong>verso da 0. Se così non fosse, tra le ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> ( ) vi sarebbe lo zero del<br />
campo che non è una ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
fattori.<br />
, quin<strong>di</strong> non può esserlo per nessuno dei suoi<br />
Esempio 19.1<br />
Vogliamo implementare un co<strong>di</strong>ficatore basato sulle (19.4.5) che emetta gli simboli della<br />
parola <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce in sequenza. Osserviamo che il co<strong>di</strong>ficatore è sistematico, i simboli informativi<br />
emessi dalla sorgente potranno quin<strong>di</strong> essere resi <strong>di</strong>sponibili <strong>di</strong>rettamente all’uscita del co<strong>di</strong>ficatore.<br />
Nello stesso tempo, al fine <strong>di</strong> calcolare i simboli <strong>di</strong> parità essi dovranno essere temporaneamente<br />
memorizzati in uno stack <strong>di</strong> memoria che nel caso <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci binari si identifica <strong>di</strong> fatto con uno shift<br />
register. Osserviamo lo schema <strong>di</strong> Fig.E 19.1, nel quale sono in<strong>di</strong>cati in rosso i simboli presenti nelle<br />
celle <strong>di</strong> memoria, schematizzate come elementi <strong>di</strong> ritardo. Ci ren<strong>di</strong>amo conto che, non appena la<br />
sorgente emette il -esimo simbolo informativo ( ), all’uscita del moltiplicatore posto in serie al<br />
sommatore sarà presente . Il passo successivo consisterà nel chiudere l’anello <strong>di</strong> reazione,<br />
spostando sulla posizione b il commutatore e mantenerlo in questa posizione per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
clock per calcolare i restanti<br />
simboli <strong>di</strong> parità.<br />
Osserviamo che ( ) può<br />
essere scelto in modo che<br />
risulti , nel qual caso<br />
sarebbe possibile eliminare il<br />
moltiplicatore in uscita al<br />
sommatore; d’altra parte tale<br />
scelta comporta in genere la<br />
rinuncia ad un polinomio<br />
Fig.E 19.1 Co<strong>di</strong>ficatore sistematico basato sul polinomio <strong>di</strong> parità generatore monico. Nel caso<br />
in cui il co<strong>di</strong>ce sia binario, la<br />
sua struttura si semplifica ulteriormente in quanto si potrebbero abolire tutti i moltiplicatori<br />
limitandosi a connettere al sommatore solo le celle <strong>di</strong> memoria cui corrisponde un coefficiente non<br />
nullo del polinomio <strong>di</strong> parità. Notiamo anche che in questo caso le celle <strong>di</strong> memoria si ridurrebbero a